giovedì 11 dicembre 2025

NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI

 


Nuove Indicazioni nazionali:

 latino alle medie, 

si rafforza studio grammatica,

 si innova matematica.

 

TESTO DEFINITIVO infanzia e primo ciclo

 

Di Andrea Carlino

 

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato le nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione.

 Il documento entrerà in vigore dall’anno scolastico 2026/2027 e sostituirà le Indicazioni adottate nel novembre 2012.

Il ministro ha dichiarato che “con la firma delle nuove Indicazioni nazionali si volta pagina” e ha sottolineato il ritorno della centralità della storia occidentale, la valorizzazione dell’identità nazionale e la riscoperta dei classici.

Il percorso di elaborazione è durato quasi due anni e ha coinvolto il comitato tecnico presieduto da Loredana Perla, le sottocommissioni e il Ministero. Il Consiglio di Stato ha espresso il parere favorevole il 12 novembre, dopo aver valutato le integrazioni inviate dal Ministero il 23 ottobre.

 Le novità sui contenuti disciplinari e metodologici

Le nuove Indicazioni nazionali introducono lo studio del latino per l’educazione linguistica nella scuola secondaria di primo grado, con l’avvio previsto in seconda e terza media.

L’insegnamento sarà facoltativo e affidato al professore di italiano già abilitato per il latino, con un’ora aggiuntiva settimanale da inserire nelle attività di potenziamento pomeridiane. Il programma comprenderà l’alfabeto, i casi, la prima e la seconda declinazione, l’indicativo e l’imperativo e l’uso del vocabolario.

Il documento prevede il rafforzamento dello studio della grammatica e della calligrafia dalla scuola primaria, con l’obiettivo di evitare “eccessi di spontaneismo” nell’espressione e nella scrittura.

Gli studenti torneranno a imparare le poesie a memoria e a fare i riassunti nelle aule della scuola primaria. Il Ministro ha affermato che “ripristiniamo il valore della regola, a partire da quella grammaticale, e del latino” e ha precisato che “regole grammaticali e latino rappresentano fondamenti che consentiranno ai nostri ragazzi di crescere consapevoli della nostra lingua, con maggiore padronanza espressiva e più forte pensiero critico”.

 La riorganizzazione di storia, matematica e scienze

L’insegnamento della storia sarà dedicato alla storia dell’Occidente, con l’obiettivo di evitare un approccio enciclopedistico. Il documento afferma che la storia “è il principale strumento tanto per conoscere come si è formata la nostra civiltà, per comprenderne le caratteristiche di fondo e i valori, che per inquadrare al tempo stesso le vicende della scena mondiale e i rapporti di questa con l’Occidente”.

Il ministro ha annunciato che “innoviamo i programmi di matematica e scienze perché, partendo dal reale, possano appassionare i giovani”. Le modifiche riguardano i contenuti disciplinari, le metodologie didattiche e l’organizzazione del curricolo, con attenzione a temi come l’inclusione, le competenze digitali e la cittadinanza. Valditara ha sottolineato che le nuove Indicazioni mettono “al centro la cultura del rispetto e della lotta contro ogni discriminazione”. Il ministro ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al lavoro, definito “poderoso” e caratterizzato da “ascolto e confronto con la comunità scolastica e scientifica”.

 Testo Indicazioni

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Nuove Indicazioni Nazionali infanzia e primaria, ok definitivo del Consiglio di Stato con riserve e suggerimenti [leggi PARERE]. In vigore da settembre 2026

 Orizzonte scuola


LA CONTRORIVOLUZIONE TOLEMAICA

- di Italo Fiorin


Tra le tante cose che mi colpiscono, nella visione che guida le nuove Indicazioni, è la dissonanza con i tempi in cui viviamo. E’ come se pensassero in termini tolemaici: il Maestro al centro dell’universo educativo come la terra di Tolomeo, in un sistema armonico di costellazioni angeliche, gli alunni, le famiglie, la società a ruotare ordinatamente intorno alla scuola.

La società è vorticosamente in cambiamento, intorno al Magister, che se ne sta immobile nell’occhio del ciclone, impegnato a mettere ordine al caos che non conosce. E dall’alto della cattedra ammonisce: “Impara la grammatica che ti insegna a rispettare le regole, ripeti a memoria semplici filastrocche, scrivi in corsivo e in bella grafia, e ricorda che scrivere con chiarezza è un tuo dovere morale…”

Qualcuno ha scritto che gli studenti si fanno rappresentare in classe dai loro avatar, mentre se ne stanno altrove, con un dolore non ascoltato, una storia non raccontata, una vita che non interessa.

La scuola di Valditara vuole mettere ‘la persona al centro’, ma di che cosa?


 

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