Il Papa: il desiderio che orienta la vita non è la voglia di un attimo ma nostalgia di Dio
Nella
catechesi all'udienza generale Francesco prosegue la riflessione sul
discernimento e osserva che spesso la "bussola" che muove ogni
esistenza sta nella capacità di desiderare qualcosa di bello per cui spendersi,
anche se oggi la facilità di accesso alle cose sembra aver atrofizzato questa
spinta. Ma a Dio si può chiedere di conoscere e realizzare quello che Lui ci ha
messo nel cuore
- di Adriana
Masotti - Città del Vaticano
La parola italiana viene da un termine latino molto bello, questo è curioso: de-sidus, letteralmente “la mancanza della stella”, desiderio è una mancanza della stella, mancanza del punto di riferimento che orienta il cammino della vita; essa evoca una sofferenza, una carenza, e nello stesso tempo una tensione per raggiungere il bene che manca. Il desiderio allora è la bussola per capire dove mi trovo e dove sto andando, anzi è la bussola per capire se sto fermo o sto andando, una persona che mai desidera è una persona ferma, forse ammalata, quasi morta.
Il
Papa guarda al momento storico in cui viviamo e fa notare che se da un lato
sembra “favorire la massima libertà di scelta, nello stesso tempo atrofizza il
desiderio” riducendolo a qualcosa di momentaneo. Mille proposte ci bombardano
rischiando di distrarci da ciò che veramente vogliamo. "Pensiamo ai
giovani, per esempio - rileva il Papa -, con il telefonino in mano e cercano,
guardano… “Ma tu ti fermi per pensare?”. E prosegue:
Molte
persone soffrono perché non sanno che cosa vogliono dalla propria vita;
probabilmente non hanno mai preso contatto con il loro desiderio profondo. Da
qui il rischio di trascorrere l’esistenza tra tentativi ed espedienti di vario
tipo, senza mai arrivare da nessuna parte, e sciupando opportunità preziose. E
così alcuni cambiamenti, pur voluti in teoria, quando si presenta l’occasione
non vengono mai attuati, manca il desiderio forte di portare avanti una cosa.
Che
cosa risponderemmo oggi a Gesù se chiedesse a noi “Che cosa vuoi che io faccia
per te?”, domanda Papa Francesco. “Forse - è la sua risposta - , potremmo
finalmente chiedergli di aiutarci a conoscere il desiderio profondo di Lui, che
Dio stesso ha messo nel nostro cuore". E "forse il Signore ci darà la
forza di concretizzarlo”, per “renderci partecipi della sua pienezza di vita”.
Questo infatti, conclude il Papa, è il desiderio di Dio per noi.
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