Un
giorno il mondo si sveglia e scopre che sono finiti il petrolio, il carbone e
l'energia elettrica. È pieno inverno, soffia un vento ghiacciato e i denti
aguzzi del freddo mordono alle caviglie.
Gli
uomini si guardano l'un l'altro. E ora come faranno?
La
stagione gelida avanza e non ci sono termosifoni a scaldare, il cibo
scarseggia, non c'è nemmeno più luce a illuminare le notti. Le città sono
diventate un deserto silenzioso, senza traffico e senza gli schiamazzi e la
musica dei locali.
Rapidamente
gli uomini capiscono che se vogliono arrivare alla fine di quell'inverno di
fame e paura, devono guardare indietro, tornare alla sapienza dei nonni che
ancora erano in grado di fare le cose con le mani e ascoltavano la natura per
cogliere i suoi insegnamenti.
Così,
mentre un tempo duro e infame si abbatte sul mondo intero e i più deboli
iniziano a cadere, quelli che resistono imparano ad accendere fuochi, cacciare
gli animali, riconoscere le erbe che nutrono e quelle che guariscono.
Resi
uguali dalla difficoltà estrema, gli uomini si incammineranno verso la
possibilità di un futuro più giusto e pacifico, che arriverà insieme alla tanto
attesa primavera.
Ma
il destino del mondo è incerto, consegnato nelle mani incaute dell'uomo...
Mauro
Corona ancora una volta stupisce costruendo un romanzo imprevedibile. Un
racconto che spaventa, insegna ed emoziona, ma soprattutto lascia senza fiato
per la sua implacabile e accorata denuncia di un futuro che ci aspetta.
Mauro
Corona, LA FINE DEL MONDO STORTO, Oscar Mondadori
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