venerdì 14 ottobre 2011

LA SCUOLA IGNORANTE

MANCA LA VISIONE CONDIVISA DEL FUTURO
L'istruzione non è più una priorità nazionale. Il rischio è la rassegnazione. I docenti hanno le loro responsabilità, ma è il sistema che fa acqua.

Un grido d’allarme, dettato «da un grande amore per la scuola», ma venato da «una difficoltà crescente a guardare con speranza al futuro».  Non nasconde il proprio pessimismo Graziella Priulla, ordinario dei Sociologia dei processi culturali nella facoltà di Scienze politiche all’Università di Catania, per la situazione in cui versa la scuola italiana. Ma anche per il suo avvenire. Lo fa mettendo nero su bianco un’analisi oggettiva, quanto spietata, della situazione attuale.
            E non a caso questa sua fatica (che sarà in libreria da lunedì 17 ottobre e sarà presentato ufficialmente a Bologna il 21 ottobre) si intitola L’Italia dell’ignoranza (Franco Angeli editore, 207 pagine, 23 euro) con un sottotitolo anch’esso molto esplicito «Crisi della scuola e declino del Paese».  «Una frase, quest’ultima – precisa l’autrice –, che vuole sottolineare come esista un nesso tra i due aspetti. Non proprio causa ed effetto, ma .....


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