Francesco:
Edith Stein,
unita a Cristo
fino al dono della
vita
La Chiesa celebra oggi la festa di santa Teresa Benedetta
della Croce, Compatrona d’Europa, testimone generosa dell’amore verso Dio.
Il
Papa più volte l’ha indicata come esempio di vita contro “ogni forma di
intolleranza e perversione ideologica”
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
“Chi cerca la verità, consapevolmente o inconsapevolmente,
cerca Dio”. Santa Teresa Benedetta della Croce lo scriveva ad una
suora benedettina, offrendo così una lettura semplice e profonda della sua
vita. Del suo prima, quando come Edith Stein, nata nella Slesia tedesca nel
1881, undicesima figlia di una coppia di ebrei molto religiosi, si era dedicata
allo studio della filosofia diventando assistente all’università di Friburgo
del filosofo Husserl. Del suo dopo, quando scelse di farsi suora carmelitana,
infiammata dello stesso amore che aveva trovato nella vita di santa Teresa
d’Avila e senza rinnegare le sue origini ebraiche.
Alla scuola della Croce
Una verità spiazzante, totale, che toglie qualsiasi dubbio
davanti le sofferenze della Croce e che coincidono con i dolori del suo popolo.
Nel 1942, la Gestapo bussa alla porta del monastero olandese dove era stata
trasferita, il 9 agosto insieme alla sorella Rosa, a 51 anni, entra nella
camera a gas di Auschwitz-Birkenau e diviene, come disse Benedetto XVI il 28 maggio 2006 nella visita al campo
di concentramento, una delle tante “luci in una notte buia” perché non
sottomessa al potere del male ma testimone “della verità e del bene”. San Giovanni Paolo II la canonizzò l’11 ottobre 1998,
mettendo in risalto la sua capacità di fare fino in fondo “il cammino alla
scuola della Croce”, mostrando che “il messaggio del dolore è una lezione
d'amore. L'amore rende fecondo il dolore e il dolore approfondisce l'amore”.
Custode dell’Europa
Dichiarandola compatrona d’Europa con il Motu Proprio del primo ottobre 1999, Papa Wojtyla intendeva
“porre sull’orizzonte del Vecchio continente un vessillo di rispetto, di
tolleranza, di accoglienza”. A lei Francesco, nell’udienza generale dell’8 agosto 2018, si rivolse per
proteggere il Vecchio Continente:
Martire, donna di coerenza, donna che cerca Dio con onestà,
con amore e donna martire del suo popolo ebraico e cristiano. Che lei, Patrona
d’Europa, preghi e custodisca l’Europa dal cielo.
La vita, dono di tolleranza
Una martire che con la sua vita, spiegò il Papa all’udienza generale del 7 agosto 2019, ricorda la strada da
seguire contro ogni forma di intolleranza:
“Invito tutti a guardare alle sue scelte coraggiose, espresse
in un’autentica conversione a Cristo, come pure nel dono della sua vita contro
ogni forma di intolleranza e di perversione ideologica”
Papa Francesco, udienza generale 7 agosto 2019
Il desiderio di Edith Stein era di far parte della Passione
di Cristo, di amare sempre di più, come fece scrive sul santino della sua
professione perenne, richiamando le parole di san Giovanni della Croce. “Nella
testimonianza della fede, non contano i successi, ma la fedeltà a Cristo”: nel
tweet che Papa Francesco scrisse il 9 agosto 2017, nella memoria liturgica di
santa Teresa Benedetta della Croce, c’è la parabola appassionata di chi lascia
tutto per quella scintilla che cambia la vita, per quello sguardo da cui non si
può fuggire, per quella verità che è una persona: Cristo.
Nessun commento:
Posta un commento