giovedì 8 febbraio 2018

AIMC - XXI CONGRESSO NAZIONALE- DOCUMENTO PROGRAMMATICO

AIMC memoria e futuro. 
Periferie e  frontiere
dei saperi professionali

DOCUMENTO PROGRAMMATICO

Testo della Mozione approvata dall’Assemblea congressuale in data 5 gennaio 2018, contenente le linee orientative per il cammino del quadriennio 2018-2022.

Il XXI Congresso nazionale dell’AIMC celebrato in Roma presso l’Hotel Cicerone nei giorni 3-5 gennaio  2018,
udita la relazione del presidente nazionale, Giuseppe Desideri;
udite le relazioni sul tema congressuale dei proff. Giuseppe Trebisacce e Nicola Lupoli;
recepiti gli orientamenti del dibattito delle assemblee sezionali, dei consigli provinciali, dei congressi regionali, dell’assemblea congressuale nazionale, nonché gli esiti delle tre sezioni congressuali;
accolti i messaggi di S. Em.za il card. Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e di S. Em.za il card. Lorenzo Baldisseri, Segretario generale del Sinodo dei Vescovi;
approva e propone
a tutta l’Associazione e all’attenzione pubblica il seguente documento programmatico.

Premessa
L’AIMC è consapevole di doversi confrontare con il “presente”, conservando la memoria dei propri valori spirituali, culturali e professionali ed essere pronta a intercettare il cambiamento, ponendosi in atteggiamento di apertura non solo verso il mondo professionale, ma anche verso le famiglie e le realtà locali.
L’Associazione è chiamata a vivere la “sinodalità” tenendo vivi i carismi e non dimenticando lo spirito delle origini che richiama all’essere testimoni di impegno democratico, passione educativa, sensibilità ecclesiale e interculturale.
L’AIMC si connota come comunità educante, fonte di esperienza e di formazione continua, portatrice di uno stile e di un’impronta identitaria riconoscibile e condivisibile, in grado di compiere azione di mediazione rispetto ai cambiamenti, partecipe della gestione democratica della scuola e della vita sociale e sempre protesa alla ricerca e all’innovazione.
Riconosciuti e riconfermati i tratti identitari dell’Associazione, che non si sottrae alla ricerca di nuovi approcci e nuove strade per continuare a essere accanto ai docenti, oggi si è chiamati a riflettere per quale idea di educazione, di scuola, di docente e di Associazione s’intende lavorare e impegnare il nostro tempo.
In un contesto dominato da complessità e relativismo, da superamento dei confini materiali, ma anche etici, occorre riportare l’azione educativa al completo servizio dell’uomo secondo la logica di un “nuovo umanesimo”, che riposizioni “al centro” la persona e riaffermi la centralità dei processi educativi.

Memoria e futuro. Periferie e frontiere dei saperi professionali
Non può esistere il futuro senza il passato e l’AIMC fa memoria nel momento in cui riscopre la propria idealità, la forza propositiva che, da sempre, l’ha vista a fianco dei professionisti di scuola nei momenti del cambiamento.
Parlare di nuove frontiere dei saperi professionali vuol dire riconoscere che ......



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