dei “nonostante”
Nella
Giornata mondiale del Volontariato, dedichiamo a loro la homepage del nostro
sito, con le “dieci parole” che oggi sono i motori del volontariato. È il
nostro "grazie" ai 4,7 milioni di italiani che si spendono
gratuitamente per gli altri e per il bene comune: oggi, nonostante tutto. Le
dieci parole sono tratte dal magazine di novembre, "Volontario perché lo
fai?”: un numero schierato, che difende con forza le ragioni e il senso del
“noi ci impegniamo”. Insieme, rappresentano una sorta di riscrittura, ai giorni
nostri, del bellissimo testo che don Primo Mazzolari scrisse nel 1949, che vi
riproponiamo qui nella sua versione originale
Il
numero di VITA dedicato ai volontari, “Volontario, perché lo
fai?” è un numero schierato: una scelta di campo e un grandissimo
“grazie” ai milioni di volontari che in Italia, ogni giorno, si dedicano agli
altri e al bene comune. Nella Giornata mondiale del Volontariato,
dedichiamo a loro la homepage del nostro sito, con le “dieci parole” che oggi
rappresentano i motori del volontariato: da “comunità” a “frustrazione”, da
“desiderio” a “immaginazione”.
Le dieci firme che
riflettono sui nuovi motori del volontariato
Insieme, rappresentano
una sorta di riscrittura, ai giorni nostri, del bellissimo e sempre attuale
testo che don Primo Mazzolari scrisse nel 1949, Il
nostro impegno, qui nella versione originale condivisa dalla Fondazione don
Primo Mazzolari. Ripartiamo da qui, ripartiamo da noi.
Il nostro impegno
Ci impegniamo
noi e non gli altri
unicamente noi e non gli
altri
né chi sta in alto né chi
sta in basso
né chi crede né chi non
crede.
Ci impegniamo
senza
pretendere che altri s’impegni con noi o per suo conto, come noi o in altro
modo.
senza giudicare chi non
s’impegna
senza accusare chi non
s’impegna
senza condannare chi non
s’impegna
senza cercare perché non
s’impegna
senza disimpegnarci
perché altri non s’impegna.
Sappiamo
di non poter nulla su alcuno né vogliamo forzar la mano ad alcuno, devoti come
siamo e come intendiamo rimanere al libero movimento di ogni spirito più che al
successo di noi stessi o dei nostri convincimenti.
Il
mondo si muove se noi ci muoviamo si muta se noi ci mutiamo si fa nuovo se
alcuno si fa nuova creatura imbarbarisce se scateniamo la belva che è in ognuno
di noi
Noi
non possiamo nulla sul nostro mondo, su questa realtà che è il nostro mondo di
fuori, poveri come siamo e come intendiamo rimanere e senza nome. Se qualche
cosa sentiamo di potere — e lo vogliamo fermamente — è su di noi, soltanto su
di noi.
Il mondo si muove se noi
ci muoviamo
si muta se noi ci mutiamo
si fa nuovo se
alcuno si fa nuova creatura
imbarbarisce se
scateniamo la belva che è in ognuno di noi.
L’ordine nuovo incomincia
se alcuno si sforza di divenire un uomo nuovo.
La primavera incomincia
col primo fiore
la notte con la prima
stella
il fiume con la prima
goccia d’acqua
l’amore col primo
sogno.
Ci impegniamo perché…
Noi sappiamo di preciso
perché c’impegniamo: ma non lo vogliamo sapere, almeno in questo primo
momento, secondo un procedimento ragionato, l’unico che soddisfi molti anche
quando non capiscono, proprio quando non capiscono.
Questo sappiamo e più che
agli altri lo diciamo a noi stessi:
Ci impegniamo perché non potremmo non impegnarci.
C’è
qualcuno o qualche cosa in noi — un istinto, una ragione, una vocazione, una
grazia — più forte di noi stessi.
Nei
momenti più gravi ci si orienta dietro richiami che non si sa di preciso donde
vengano, ma che costituiscono la più sicura certezza, l’unica certezza
nel disorientamento generale. Lo spirito può aprirsi un varco attraverso le
resistenze del nostro egoismo anche in questa maniera, disponendoci a
quelle nuove continuate obbedienze che possono venire disposte in ognuno dalla
coscienza, dalla ragione, dalla fede.
Ci impegniamo
per
trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione
che non sia una delle tante ragioni che ben conosciamo e che non ci prendono il
cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ai
giovani dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non
vogliamo essere «giocati» in nome di nessun piccolo interesse.
non ci interessa la
carriera
non ci interessa il
denaro
non ci interessa la donna
se ce la presentate come femmina soltanto
non ci interessa il
successo né di noi stessi né delle nostre idee
non ci interessa passare
alla storia.
Abbiamo il cuore giovane
e ci fa paura il freddo della carta e dei marmi
non ci interessa né
l’essere eroi né l’essere traditori davanti agli uomini se ci costasse la
fedeltà a noi stessi.
Ci interessa di perderci per qualche cosa o per qualcuno che rimarrà anche dopo che noi saremo passati e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci.
ci interessa
di portare un destino
eterno nel tempo
di sentirci responsabili
di tutto e di tutti
di avviarci, sia pure
attraverso lunghi erramenti, verso l’Amore, che ha diffuso un sorriso di
poesia sovra ogni creatura, dal fiore al bimbo, dalla stella alla
fanciulla, che ci fa pensosi davanti a una culla e in attesa davanti a
una bara.
Ci impegniamo non
per riordinare il mondo, non per rifarlo su misura, ma per amarlo
Ci impegniamo
non per riordinare il
mondo
non per rifarlo su
misura
ma per amarlo
per amare
anche quello che non
possiamo accettare
anche quello che non è
amabile
anche quello che pare
rifiutarsi all’amore
poiché dietro ogni volto
e sotto ogni cuore c’è, insieme a una grande sete d’amore, il volto e il
cuore dell’Amore.
Ci impegniamo
perché noi crediamo
all’Amore,
la sola certezza che non
teme confronti,
la sola che basta per
impegnarci perdutamente.
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