lunedì 1 dicembre 2025

LA CULTURA DEL DONO


 “Per una cultura del dono”, convegno a Falcone: le testimonianze dei maestri cattolici e delle associazioni

 



-         di Enzo Baglione

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Nell’aula consiliare del municipio di Falcone si sono riuniti i maestri cattolici della locale sezione dell'Associazione Italiana Maestri Cattolici e i rappresentanti di alcune associazioni di volontariato presenti nel comune di Falcone, per discutere sul tema “Per una cultura del dono”. Dopo l’introduzione della presidente Angela Raccuia, che ha evidenziato come “... dopo un lungo e a volte anche vivace confronto si è giunti a questo momento di condivisione gioiosa, - ha continuato - questa sera in quest’aula ci sono alcune delle più attive associazioni che operano e agiscono nel comune di Falcone”. È toccato all’ing. Carmelo Paratore, sindaco del borgo marinaro, che nel suo intervento di saluto ha evidenziato come “... la cultura del dono non è una cosa semplice, poiché́ oggi nel mondo c’è tanto egoismo generalizzato e purtroppo le persone che lo praticano sono semplicemente esseri inconcludenti che non riescono a lasciare alcun segno positivo nella vita”. 

Per fortuna - ha evidenziato ancora l’amministratore - ci sono tante altre persone che praticano concretamente la cultura del dono - e nel citare Gandhi ha concluso - “...sicuramente riusciranno a raggiungere traguardi immensi”. Al convegno, che ha registrato una massiccia partecipazione di maestri e semplici cittadini, non hanno fatto mancare il concreto contributo la sezione di Falcone dell’associazione Misericordia con il presidente Salvuccio Sottile, Pasquale Caliri vice presidente dell’associazione Falcone 2.0, l’associazione Talassa con il suo presidente Angelo Ventura e Rosetta Milone quale vice presidente dell’Aimc. Ognuno dei quattro rappresentanti, ha portato una testimonianza di quanto la propria associazione ha fatto e dato, nel comune di Falcone e anche nei paesi limitrofi nel corso degli anni in termini di “dono” nelle sue varie e diverse declinazioni.

Nella sua relazione padre Alessandro Caminiti, parroco della parrocchia di San Giovanni Battista e assistente spirituale della sezione locale dell’AIMC, ha evidenziato come: “...l’arte del donarsi, oggi stride con il modo di vivere e comportarsi da parte della nostra società nella quale è l’individualismo e l’egoismo a prevalere. Cos’è il dono? Il dono è dare qualcosa a qualcuno, senza aspettarsi nulla in cambio. È fondamentale promuovere la cultura del dono per promuovere la dignità̀ della persona”. 

Nella parte finale del suo intervento padre Caminiti, ha evidenziato, attraverso la parabola della moltiplicazione dei cinque pani e dei due pesci, come Gesù ha detto ai discepoli preoccupati dal fatto che non avevano cibo sufficiente per tutta la folla immensa presente “... date voi stessi da mangiare”, intendendo “voi non come soggetto bensì come complemento oggetto”, cioè̀ ognuno di noi è chiamato a dare e a condividere quel poco che ha con gli altri, così come ha detto Santa Teresa di Calcutta “...una goccia di ognuno di noi concorre a formare l’oceano”. È stata la psicologa e psicoterapeuta Chiara Librizzi, con la sua relazione dal titolo “Dono come legame comunitario” a declinare la differenza fra il donare e il donarsi, attraverso l’analisi del comportamento tenuto da San Francesco in due distinte circostanze della sua vita. 

Sul complesso e affascinante argomento, Librizzi ha illustrato il pensiero dell’antropologo francese Marcel Mauss, uno dei primi e massimi studiosi del dono, il quale analizzando il comportamento di alcune tribù̀ ha visto come il dono sin dalle origini “... è stato non un accordo di natura economica quanto una scelta morale fra le parti. Il dono è dunque una condivisione, è un collante sociale. Il dono è una circolazione è un vero reciprocare fra le parti”. Sull’argomento - ha ancora detto - “...il monaco Enzo Bianchi scrive che nel donare c’è un soggetto, il donatore che in totale libertà non costretto, per amore e per generosità̀ fa un dono all’altro indipendentemente dalla risposta di questo”. È fondamentale che il volontariato e il terzo settore diventino laboratori concreti e comuni del dono capaci di creare bene comune. Ha poi concluso il suo intervento ricordando, che la Repubblica Italiana con la legge del 4 ottobre 2015 ha istituito la giornata del dono.

Il convegno si è poi concluso in piazza “Principe Romeo”, dove l’AIMC ha regalato alla cittadinanza un angolo realizzato con sassi colorati realizzati con l’arte del riciclo creativo, per diffondere e ricevere messaggi di gioia, positività̀, coraggio e speranza.



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