sabato 15 settembre 2018

Papa Francesco: SCEGLIERE TRA AMORE ED EGOISMO. ESSERE ALBE DI SPERANZA

A PIAZZA ARMERINA:

" ..... È importante favorire nelle nelle comunità la carità evangelica, la solidarietà e la sollecitudine fraterna, rifuggendo la tentazione mondana del quieto vivere, del passarsela bene, senza preoccuparsi dei bisogni altrui .....  Con semplicità andate per i vicoli, i crocicchi, le piazze e i luoghi di vita feriale, e portate a tutti la buona notizia che è possibile una convivenza giusta fra noi, piacevole e amabile, e che la vita non è oscura maledizione da sopportare fatalisticamente, ma fiducia nella bontà di Dio e nella carità dei fratelli.... Guardare sempre avanti, senza dimenticare le radici. Sappiate che Gesù vi ama: Egli è un amico sincero e fedele, che non vi abbandonerà mai; di Lui potete fidarvi! Nei momenti del dubbio – tutti abbiamo avuto da giovani momenti brutti, di dubbio –, nei momenti di difficoltà, potete contare sull’aiuto di Gesù, soprattutto per alimentare i vostri grandi ideali. E nella misura in cui ognuno può, è bene anche che si fidi della Chiesa, chiamata a intercettare i vostri bisogni di autenticità e ad offrirvi un ambiente alternativo a quello che vi affatica ogni giorno, dove poter ritrovare il gusto della preghiera, dell’unione con Dio, del silenzio che porta il cuore verso le profondità del vostro essere e della santità ....

DALL'OMELIA:

"..... Dunque c’è da scegliere: amore o egoismo. L’egoista pensa a curare la propria vita e si attacca alle cose, ai soldi, al potere, al piacere. Allora il diavolo ha le porte aperte. Il diavolo “entra dalle tasche”, se tu sei attaccato ai soldi. Il diavolo fa credere che va tutto bene ma in realtà il cuore si anestetizza con l’egoismo. L’egoismo è un’anestesia molto potente. Questa via finisce sempre male: alla fine si resta soli, col vuoto dentro. La fine degli egoisti è triste: vuoti, soli, circondati solo da coloro che vogliono ereditare. È come il chicco di grano del Vangelo: se resta chiuso in sé rimane sotto terra solo. Se invece si apre e muore, porta frutto in superficie.
Ma voi potreste dirmi: donarsi, vivere per Dio e per gli altri è una grande fatica per nulla, il mondo non gira così: per andare avanti non servono chicchi di grano, servono soldi e potere. Ma è una grande illusione: il denaro e il potere non liberano l’uomo, lo rendono schiavo. Vedete: Dio non esercita il potere per risolvere i mali nostri e del mondo. La sua via è sempre quella dell’amore umile: solo l’amore libera dentro, dà pace e gioia. Per questo il vero potere, il potere secondo Dio, è il servizio. Lo dice Gesù. E la voce più forte non è quella di chi grida di più. La voce più forte è la preghiera. E il successo più grande non è la propria fama, come il pavone, no. La gloria più grande, il successo più grande è la propria testimonianza.
Cari fratelli e sorelle, oggi siamo chiamati a scegliere da che parte stare: vivere per sé – con la mano chiusa [fa il gesto] – o donare la vita – la mano aperta [fa il gesto]. Solo dando la vita si sconfigge il male. Un prezzo alto, ma solo così [si sconfigge il male]. Don Pino lo insegna: non viveva per farsi vedere, non viveva di appelli anti-mafia, e nemmeno si accontentava di non far nulla di male, ma seminava il bene, tanto bene. La sua sembrava una logica perdente, mentre pareva vincente la logica del portafoglio. Ma padre Pino aveva ragione: la logica del dio-denaro è sempre perdente. Guardiamoci dentro. Avere spinge sempre a volere: ho una cosa e subito ne voglio un’altra, e poi un’altra ancora e sempre di più, senza fine. Più hai, più vuoi: è una brutta dipendenza. È una brutta dipendenza. È come una droga. Chi si gonfia di cose scoppia. Chi ama, invece, ritrova se stesso e scopre quanto è bello aiutare, quanto è bello servire; trova la gioia dentro e il sorriso fuori, come è stato per don Pino. ......  Non si può credere in Dio ed essere mafiosi. Chi è mafioso non vive da cristiano, perché bestemmia con la vita il nome di Dio-amore. Oggi abbiamo bisogno di uomini e di donne di amore, non di uomini e donne di onore; di servizio, non di sopraffazione. Abbiamo bisogno di camminare insieme, non di rincorrere il potere. Se la litania mafiosa è: “Tu non sai chi sono io”, quella cristiana è: “Io ho bisogno di te”. Se la minaccia mafiosa è: “Tu me la pagherai”, la preghiera cristiana è: “Signore, aiutami ad amare”. ...... "

AI GIOVANI:

" .... Siate capaci di sognare in grande e di impegnarvi per realizzare i sogni ..... Camminare, sognare, dialogare, servire.....  Dio si scopre camminando, non stando seduti .... Occorre mettere il cuore in cammino .... Il Signore parla a chi è in ricerca .... Siate uomini e donne di incontro, non di scontri .... Essere aperti a tutti i popoli ... Un cristiano non solidale non è un cristiano! .... La vita si vive! .... Mettere le proprie capacità a disposizione degli altri ..... Sapervi compromettere per costruire il futuro, per conquistare la gioia. .... Abbiamo bisogno di donne e uomini veri .... che amano i più deboli, che si appassionano di legalità, che dicano no al gattopardismo dilagante .... Occorre sapersi giocare la propria vita per un ideale, essere accoglienti ...  Siete chiamati ad essere albe di speranza, non vittime del pessimismo, del fatalismo, della rassegnazione .... Saper generare una civiltà nuova, accogliente, di amore ... Valorizzare le radici, dialogare con gli anziani per riscoprire le radici e poterle mettere al servizio del futuro ... Senza radici non c'è appartenenza, non c'è identità. ....  Siate operosi nel cammino e nell'incontro, audaci nel servire e nell'operare ....."





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