martedì 11 settembre 2018

GLI INSEGNANTI CATTOLICI DI SICILIA DANNO IL BENVENUTO A PAPA FRANCESCO

Al Santo Padre Francesco


Santità,

             gli insegnanti cattolici siciliani manifestano viva gratitudine per la Vostra visita alla città di Palermo e alla Sicilia.

            La nostra Associazione professionale, l’AIMC, che quest’anno celebra i suoi 73 anni di vita, si è costituita in quest’isola raccogliendosi attorno a Carlo Carretto e Maria Badaloni, che diffusero anche in Sicilia l’idea di una presenza organizzata di docenti e dirigenti scolastici, pronti a testimoniare, nell’esercizio della professione scolastica, una vita ispirata ai principi del Vangelo.
            Eredi e protagonisti di tale  esperienza di servizio alla scuola siciliana, consapevoli della rilevanza dei bisogni educativi nell’attuale contesto regionale, attendiamo con gioia e con fiducia la Vostra paterna parola orientatrice.

            Risuonano ancora in noi tutti le paterne parole che Vostra Santità ci ha rivolto nell’incontro che ha voluto concedere alla nostra Associazione  il 5 gennaio scorso, parole di  apprezzamento e incoraggiamento.  Ci ha esortato a “rinnovare la volontà di essere e fare associazione nella memoria dei principi ispiratori, nella lettura dei segni dei tempi e con lo sguardo aperto all’orizzonte sociale e culturale”. “L’essere associazione – ci ha ricordato - è un valore ed è una responsabilità, che in questo momento è affidata a voi” [1].

Ci risuona sovente il Vostro pressante invito a contrastare la cultura della violenza e del disimpegno per costruire sentieri di impegno e di pace, il Vostro invito ad “ampliare gli orizzonti” per rispondere adeguatamente alle molteplici sfide che l’oggi e il domani ci pongono  » .

Le siamo grati per la costante attenzione che Vostra Santità presta all’opera degli insegnanti e ai problemi dell’educazione, specialmente nelle “periferie esistenziali”, del dialogo tra tutte le genti e tutte le culture, dell’accoglienza e della misericordia.

            Più volte abbiamo sentito il Vostro richiamo ad essere presenza viva e feconda nelle realtà ove operiamo, in particolare nei luoghi ove è maggiore l’emergenza educativa, a saper rischiare, a testimoniare le opere di misericordia nel quotidiano, a prestare servizio là dove “l’umanità è ferita” , a costruire ponti e non muri, a farci carico dell’educazione integrale di ogni alunno e nel contempo a rinnovare l’impegno per una seria ed efficace alleanza educativa tra scuola, famiglia e istituzioni del territorio.

Ci siamo sentiti fortemente interpellati nel nostro essere persone e professionisti di scuola, cristiani, educatori e formatori di persone e di cittadini, mettendo sempre al centro l’alunno che ha il diritto a crescere pienamente in ambienti che favoriscano lo sviluppo delle sue potenzialità e dei talenti che Dio gli ha affidato, per una scuola che sappia essere “inclusiva anche umanamente” e che promuova la cultura dell’accoglienza, del dialogo, dell’incontro.
             
Riconosciamo i nostri limiti e le nostre manchevolezze e riconfermiamo a Vostra Santità la nostra piena disponibilità ad un servizio generoso ai ragazzi che la Provvidenza ci affida, alla nostra isola e alle comunità ove operiamo, nel segno della libertà e della democrazia, confortati e illuminati dal dono della Fede.
         
Nella nostra bella terra di Sicilia, ricca di memoria e di contrasti, c’è molto da fare nel campo dell’istruzione e della formazione per essere degni continuatori di una prestigiosa tradizione ma, soprattutto, per superare molti limiti e costruire una società migliore, una comunità che abbia veramente al centro la persona umana e la sua prospettiva di crescita umana, civile e religiosa.

Siamo coscienti che c’è molto da fare per estirpare varie forme di violenza ed assicurare un futuro migliore alle giovani generazioni, sovente disorientate da falsi valori ed umiliate dalla mancanza di un vero e adeguato lavoro; c’è molto da fare per valorizzare pienamente le numerose risorse umane, culturali, religiose, ambientali. E ciò costituisce una pressante sfida per ciascuno di noi.

            Siamo consapevoli che non sempre è facile vivere la vita associativa, comunità feconda di maturazione umana, culturale, spirituale e professionale, al generoso e qualificato servizio della persona e della società. Non sempre è facile garantire alle istituzioni ove operiamo, anche mediante la nostra testimonianza, piena qualità.

            Sappiamo che non ci mancano e non ci mancheranno la comprensione e l’incoraggiamento della Santità Vostra e possiamo assicurarLe che la Vostra visita lascerà tracce benefiche ed indelebili in tutti gli ambienti sociali della nostra Isola e, particolarmente, nella scuola.

            Durante la Vostra visita saremo dovunque sarà possibile salutarLa e acclamarLa, ovunque sarà possibile ascoltarLa.
          Santità, siamo grati al Signore per averLa chiamata a guidare la Chiesa e apprezziamo la Vostra sollecitudine, e il Vostro coraggio e il generoso ed instancabile impegno.

Santo Padre, conti su di noi. È un piccolo contributo, ma siamo dalla Vostra parte, con sempre filiale affetto.

            Voglia benedirci.


Marina Ciurcina
Presidente  dell’AIMC della Sicilia


[1] Udienza ai soci dell’AIMC, Roma, 5 gennaio 2017



[1] Udienza di Papa Francesco ai soci dell’AIMC, Roma, 5 gennaio 2017

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