venerdì 18 maggio 2018

LO SPIRITO VIENE!

Domenica di Pentecoste 
At 2,1-11/1Cor 12,3-7.12-13/ Gv 20,19-23

 Eccolo! Lo aveva promesso, lo aveva invocato, lo aveva chiesto. 
Lo Spirito. Il fuoco ardente dell’amore di Dio. 
La fiamma di Ja. La passione travolgente con cui Dio ha creato il mondo e ricreato la relazione perduta con gli uomini.
La vibrazione del suo battito d’amore. Primo dono ai credenti dall'altro della croce dove l’appeso attira tutti a sé. Lo aveva promesso. 
Eccolo. Non è un soffio. È un vento. No, nemmeno un vento. Una bufera. Scuote, strappa, smuove. Fa uscire l’apostolo dai pavidi discepoli rintanati nelle catacombe per paura dei giudei. Come un terremoto. Come un incendio. Come l’irruzione del divino nella Storia. Una luce che ridona la capacità di intendersi, di parlarsi, di capirsi. L’anti Babele. La confusione ricondotta a linguaggio unitario. Pentecoste, infine. La festa della Torà Era una festa di origine contadina, poi diventata anniversario che ricordava al popolo di Israele il dono della Torà, il dono della Legge ad Israele, le istruzioni per l’uso verso la felicità e la pienezza affidata al piccolo popolo di liberati che avrebbe liberato ogni uomo dalla schiavitù del giudizio e della colpa. Ma gli uomini, purtroppo, avevano ridotto quelle parole a nuove regole, a nuove leggi, ad uno strumento di paura e di dominio. No, così non andava bene. La Legge era stata stravolta, offesa, inaridita, pietrificata. Gesù la libera. Le ridona verità. Un solo comandamento. Ama dell’amore con cui sei amato. Ora la Pentecoste, quella nuova, quella inattesa, fa terra bruciata di tutto il resto. Incendia. Divora. Nessuna norma scolpita nella pietra. Ma una forza interiore capace di scolpire l’amore nel cuore. Quella distanza infinita tra il poter essere e l’essere. Fra il seme che fatica a crescere e il fiorire. Lo Spirito, finalmente. Quando verrà Profetizza il Maestro, nel lungo discorso di addio che Giovanni pone sulle sue labbra prima di consegnarsi alla morte. Quando verrà, dice. Mi darà testimonianza. È lo Spirito che ci fa passar ......

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