venerdì 16 marzo 2012

APPRENDIMENTO e INSEGNAMENTO


Come insegnare, oggi?

         Questi e altri interrogativi fanno da filo conduttore alla riflessione sull’insegnamento in rapporto alla didattica, con particolare attenzione alla valutazione e ai modelli organizzativi connessi all’idea di scuola a cui l’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) vuol trovare prime risposte di senso.
        In continuità con il Convegno dello scorso anno “Apprendere, ma come?”, in questa seconda fase sarà approfondito il rapporto tra innovazione didattica e miglioramento della qualità della scuola. Il modo in cui un’istituzione scolastica è gestita e organizzata crea, di fatto, un ambiente più o meno favorevole che può accrescere o, per contro, inibire il potenziale del capitale umano degli studenti, ma anche degli stessi insegnanti.
         A discutere su cosa sta cambiando nella didattica, sul come le scuole progettano l’organizzazione, tenendo in debito conto degli spazi di flessibilità e autonomia, docenti e dirigenti di ogni ordine di scuola, soci e non dell’AIMC, insieme al presidente nazionale Giuseppe Desideri, al presidente regionale, Paolo Centomani e ai responsabili associativi, i proff. Angela Chionna dell’Università di Bari, Italo Forin, dell’Università LUMSA Roma, Paolo Ardizzone dell’Università Cattolica di Milano, Claudio Lazzeri docente dell’IMI - Gorgonzola (MI), Valentina Di Trapani dell'Associazione Oltremodo e GIpa e Cristina Giuntini, dirigente scolastico di Arezzo.
         L’occasione è rappresentata dal Seminario nazionale “Insegnare, ma come?”, che si svolgerà presso l’Hotel Clio in Viale Kennedy, 20, a Monopoli (BA) i prossimi 17 e 18 marzo c.a.. Un’opportunità preziosa che consente all’Associazione, ancora una volta secondo il proprio specifico, di realizzare presenza e di stare nei processi, partecipando al confronto con una propria elaborazione, testata sul campo e, il più possibile, condivisa.
 La presidenza nazionale AIMC

Roma, 16 marzo 2012

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