È dedicato agli uomini e alle donne delle scorte, eroi silenziosi
che rischiano quotidianamente la vita per proteggere servitori dello Stato come
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il tema della riflessione dei 70mila
ragazzi di tutta Italia che saranno coinvolti nella commemorazione
del 26esimo anniversario delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio. Nel nome
degli “angeli custodi” del passato e del presente si svolgeranno tutte le
iniziative promosse quest’anno dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca e dalla Fondazione Falcone.
Fra queste, la Nave della Legalità che salperà il 22
maggio prossimo dal porto di Civitavecchia con a bordo oltre 1.000
studenti che, insieme a magistrati e rappresentanti delle istituzioni,
raggiungeranno l’indomani Palermo per unirsi a migliaia di altri giovani e dire
“no” a tutte le mafie e alla criminalità organizzata. Un coro di voci che
attraverserà il Paese grazie alle attività organizzate dagli Uffici Scolastici
Regionali del MIUR che animeranno le Piazze della Legalità.
Le celebrazioni ufficiali nell’Aula Bunker dell’Ucciardone di Palermo, le
iniziative nelle piazze e nelle scuole della città, i due cortei pomeridiani
che il 23 maggio, nel pomeriggio, confluiranno sotto l’albero intitolato a
Falcone, in via Notarbartolo, saranno il cuore pulsante di #PalermoChiamaItalia,
manifestazione per commemorare i giudici Giovanni Falcone, Francesca
Morvillo, Paolo Borsellino e le donne e gli uomini delle
loro scorte, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco
Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio
Montinaro, Vito Schifani, Claudio Traina. Ma tante
altre saranno le manifestazioni spontanee in tutto il Paese.
Dal 2002 il MIUR e la Fondazione Falcone promuovono percorsi di
educazione alla legalità nelle scuole di ogni ordine e grado. Progetti che
trovano il loro culmine nelle commemorazioni del 23 maggio a Palermo. Negli
anni questi percorsi si sono arricchiti di collaborazioni importanti con il
coinvolgimento delle Forze dell’Ordine, con accordi firmati con l’Autorità
nazionale anticorruzione, la Procura nazionale antimafia, il Consiglio
superiore della Magistratura, l’Associazione nazionale magistrati, la Corte dei
Conti. Quest’anno, con la collaborazione della Polizia di Stato, è stato
indetto il concorso “Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della
memoria”, al quale hanno partecipato oltre 700 scuole italiane.
da Tuttoscuola
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