venerdì 18 maggio 2018

COMUNITÀ' ACCOGLIENTI, USCIRE DALLA PAURA

Lettera della Commissione CEI per le Migrazioni  alle comunità cristiane

LE MIGRAZIONI, SEGNI DEI TEMPI

1. Introduzione
 Venticinque anni fa, la Commissione ecclesiale per le migrazioni pubblicava il documento "Ero forestiero e mi avete ospitato", interpretando e accompagnando il fenomeno dell’immigrazione nei suoi inizi e sviluppi in Italia “con gli occhi della fede”. A venticinque anni di distanza avvertiamo la necessità, come pastori, di condividere una riflessione sul tema dell’immigrazione: parola di aiuto al discernimento comunitario, di stimolo a rendere la nostra fede capace, ancora una volta, di incarnarsi nella storia, di gratitudine e di incoraggiamento a quelle comunità che già hanno accolto.
 Ciò che ci spinge a prendere nuovamente la parola è il profondo cambiamento che in questi anni continua a segnare il fenomeno migratorio nel nostro Paese, per rispondere nuovamente alla domanda del Signore a Caino, richiamata da papa Francesco nel suo viaggio a Lampedusa: “Dov’è tuo fratello?” (Gn 4,9).
  
2. L’immigrazione nel 1993
 L’immigrazione nel 1993 era un fenomeno “nuovo” ed emergente, di cui non si riusciva ancora a cogliere le dimensioni e le prospettive. Secondo i dati del Ministero dell’Interno gli immigrati regolari in Italia erano infatti 987.405, in maggioranza europei dell’Unione Europea e dell’Europa orientale (36,85%); seguivano gli africani (29,13%), gli asiatici (17,47%) e gli americani (15,95%); 559.294 erano stati i permessi di soggiorno per lavoro e 144.410 per ricongiungimento familiare; 7.476 le richieste d’asilo, 65.385 erano gli studenti nelle scuole1; 10.000 i matrimoni misti e tra stranieri (3% del totale); 17.000 i nati nelle famiglie con almeno un genitore straniero2.
  
3. L’immigrazione nel 2018
 Dal 1993 ad oggi l’immigrazione è diventata nel nostro Paese un fenomeno sorprendente nel suo incremento, anche se negli ultimi anni esso si è fermato ed è aumentato invece il numero degli emigranti italiani. Gli immigrati in Italia hanno infatti raggiunto e superato all’inizio del 2016 il numero di 5 milioni con un’incidenza sulla popolazione totale pari all’8,3%. Non dimentichiamo che il 52,6% di questi sono donne, portatrici di esigenze e sensibilità specifiche, e che nel 2016 sono arrivati in Italia più di 25.000 minori stranieri non accompagnati.
 Nel complesso, oltre il 50% dei migranti proviene da un Paese dell’Unione o dagli Stati dell’Europa Centro-Orientale non appartenenti all’Unione; il 22,9% del totale proviene da un solo Paese europeo, la Romania, e con cinque Paesi (Romania, Albania, Marocco, Cina e Ucraina) che da soli hanno oltre il 50% dei migranti.
 Considerando le ripartizioni territoriali, nell’insieme delle regioni del Nord risiede il 58,6% del totale della popolazione straniera;.2.400.000 sono i lavoratori e oltre 550.000 gli imprenditori immigrati; quasi 815.000 sono gli studenti stranieri nelle nostre scuole, di cui oltre il 50% nato in Italia. Nel 2016 circa 24.000 sono stati i matrimoni misti o tra immigrati (14,1% del totale dei matrimoni); 72.000 i nuovi nati da famiglie straniere (14,8% sul totale)3. Alla fine del 2017 erano in accoglienza nel nostro Paese 183.681 richiedenti asilo e rifugiati: appena il 3 per mille dei residenti4.

Mentre nell’ultimo triennio ......


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