martedì 5 luglio 2022

UNA VITA BUONA E BELLA

UNA PERENNE SFIDA 

PER CIASCUNO E PER TUTTI.

Qualche semplice riflessione

 - di Giovanni Perrone 

 Tutti cerchiamo con affanno la buona vita. Talora incolpiamo il buon Dio e gli altri per ogni difficoltà o stortura che incontriamo. Facilmente dimentichiamo che la buona vita non cade dal cielo come la manna, ma che è costruita giorno per giorno mediante le nostre scelte e il nostro intelligente, competente e generoso impegno.

Le relazioni con gli altri, e con noi stessi, talora sono ingarbugliate e possono provocare danni alle persone e alle stesse istituzioni. Perciò, è opportuno non avere malintesi, gelosie, invidie, astio, rancori, risentimenti, insofferenze, pregiudizi, malumori, odio .... verso alcuno. Sono tarme che rodono il cervello, miasmi che imputridiscono l'aria e affannano il respiro e il cammino, sporcizie che imbrattano gli occhiali e offuscano la visione e la mente, nebbie  che disorientano il giudizio e l'agire, distruggono le relazioni, provocano malessere e favoriscono la cattiva salute individuale e collettiva... 

Sono pesanti zavorre che non fanno volare in alto, miopie che ostacolano il veder bene e lontano, scelte che disorientano e fanno vagare di qua e di là, trasportati dalle turbolenze del tempo, alla spasmodica e alienante ricerca del vuoto o della “vera verità”.

Per vedere, pensare, comprendere e vivere bene occorre curare la pulizia degli occhiali (o cambiarli), tenere sgombra la mente da rovi e acquitrini, saper comprendere ed accogliere il bene che ci viene donato e che sta attorno a noi; preferire la benevolenza alla maldicenza, il ben pensare al mal pensare, È necessario aiutarci l’un l’altro a resistere ad ogni intemperia della vita e a superare ogni difficoltà; scegliere l'onestà e non l’inganno, il dialogo e non la diffidenza....

È bene apprendere, sin da piccoli, a sorridere lealmente al Creatore, agli altri e a noi stessi, ad ogni nuovo giorno che ci viene donato; maturare il sentimento della gratitudine e dell'essenzialità; imparare a costruire piuttosto che a distruggere: preferire l'accoglienza al respingimento, il confronto e la cooperazione alla conquista e alla colonizzazione. 

Vita buona, infatti, vuol dire essere portatori di gioia e di pace, in se stessi e negli altri; farsi dono per donare serenità e felicità a tutti coloro che si incontrano nel cammino della vita; lasciare una luminosa traccia di pace lungo il proprio cammino, sanando le eventuali ferite che eventualmente possono avverarsi; scegliere la luce piuttosto che le  tenebrose e stressanti lamentazioni i pensieri positivi e non quelli negativi, la donazione  e non la mielosa ed asfissiante autoreferenza, la generosità e non l'accaparramento, il servizio e non l'asservimento, la gioia e non la malinconia, la progettualità e non la nostalgia, l’impegno e non l’inedia  ... ….

È un’utopia?  No! È la perenne sfida della saggia e buona vita, per ciascuno e per tutti. Per costruire, insieme, una migliore società. 


 

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