Un re che chiama
Il Dio che Gesù è venuto a rivelare è un re che invita a nozze.
Non costringe, non obbliga, non intima. Propone.
E non propone solo di andare a lavorare per cambiare il mondo, no.
Propone di partecipare ad una bella festa, ad un banchetto elegante, ad una cena che lungamente
abbiamo sognato.
Così è Dio.
Non quello piccino della nostra testa, quello severo delle nostre paure, quello
intransigente delle nostre ristrette visioni inutilmente moralistiche.
Un Dio che fa festa. Un Dio che ama la compagnia, che la cerca, che mi invita.
Invita me, perché non è egoista come sappiamo essere noi, non narcisista e diffidente.
Dio è uno spettacolo di luce e di vita e mi chiede, mi propone nell’assoluta libertà, di partecipare alla
sua vita ma anche di condividere la sua gioia.
E i servi vanno, invitano, insistono.
Noi servi, noi discepoli che già abbiamo conosciuto l’immensa bellezza di Dio.
Come sono belli sui monti piedi di chi parla di Dio!
Solo che.
Ahia
Grandioso, direte voi.
In teoria. In pratica Dio si riceve un solenne e condiviso: no, grazie.
Abbiamo delle cose da fare. Vero, certo. Cose urgenti, necessarie, importanti.
Ma sempre e solo delle cose. Materia, impegno, lavoro, sudore.
Cose.
Che riempiono ogni spazio, che occupano la mente, che spengono l’anima e il desiderio.
Peggio: che la uccidono.
Non sono malvagi coloro che rifiutano......
Leggi: INVITO A NOZZE
Nessun commento:
Posta un commento