Al
Santo Padre Francesco
Santità,
gli insegnanti cattolici siciliani manifestano
viva gratitudine per la Vostra visita alla città di Palermo e alla Sicilia.
La
nostra Associazione professionale, l’AIMC, che quest’anno celebra i suoi 73
anni di vita, si è costituita in quest’isola raccogliendosi attorno a Carlo
Carretto e Maria Badaloni, che diffusero anche in Sicilia l’idea di una
presenza organizzata di docenti e dirigenti scolastici, pronti a testimoniare,
nell’esercizio della professione scolastica, una vita ispirata ai principi del
Vangelo.
Eredi e protagonisti di
tale esperienza di servizio alla scuola
siciliana, consapevoli della rilevanza dei bisogni educativi nell’attuale
contesto regionale, attendiamo con gioia e con fiducia la Vostra paterna parola
orientatrice.
Risuonano ancora in noi tutti le paterne parole che
Vostra Santità ci ha rivolto nell’incontro che ha voluto concedere alla nostra
Associazione il 5 gennaio scorso, parole
di apprezzamento e incoraggiamento. Ci ha esortato a “rinnovare la volontà di
essere e fare associazione nella memoria dei principi ispiratori, nella lettura
dei segni dei tempi e con lo sguardo aperto all’orizzonte sociale e culturale”.
“L’essere associazione – ci ha ricordato - è un valore ed è una
responsabilità, che in questo momento è affidata a voi” [1].
Ci risuona
sovente il Vostro pressante invito a contrastare la cultura della violenza e
del disimpegno per costruire sentieri di impegno e di pace, il Vostro invito ad
“ampliare gli orizzonti” per
rispondere adeguatamente alle molteplici sfide che l’oggi e il domani ci
pongono » .
Le siamo
grati per la costante attenzione che Vostra Santità presta all’opera degli
insegnanti e ai problemi dell’educazione, specialmente nelle “periferie esistenziali”,
del dialogo tra tutte le genti e tutte le culture, dell’accoglienza e della
misericordia.
Più volte abbiamo sentito il
Vostro richiamo ad essere presenza viva e feconda nelle realtà ove operiamo, in
particolare nei luoghi ove è maggiore l’emergenza educativa, a saper rischiare,
a testimoniare le opere di misericordia nel quotidiano, a prestare servizio là
dove “l’umanità è ferita” , a costruire ponti e non muri, a farci carico
dell’educazione integrale di ogni alunno e nel contempo a rinnovare l’impegno
per una seria ed efficace alleanza educativa tra scuola, famiglia e istituzioni
del territorio.
Ci siamo
sentiti fortemente interpellati nel nostro essere persone e professionisti di
scuola, cristiani, educatori e formatori di persone e di cittadini, mettendo
sempre al centro l’alunno che ha il diritto a crescere pienamente in ambienti
che favoriscano lo sviluppo delle sue potenzialità e dei talenti che Dio gli ha
affidato, per una scuola che sappia essere “inclusiva anche umanamente” e che promuova
la cultura dell’accoglienza, del dialogo, dell’incontro.
Riconosciamo
i nostri limiti e le nostre manchevolezze e riconfermiamo a Vostra Santità la
nostra piena disponibilità ad un servizio generoso ai ragazzi che la
Provvidenza ci affida, alla nostra isola e alle comunità ove operiamo, nel
segno della libertà e della democrazia, confortati e illuminati dal dono della Fede.
Nella nostra bella terra di Sicilia, ricca di memoria e di contrasti, c’è
molto da fare nel campo dell’istruzione e della formazione per essere degni
continuatori di una prestigiosa tradizione ma, soprattutto, per superare molti
limiti e costruire una società migliore, una comunità che abbia veramente al
centro la persona umana e la sua prospettiva di crescita umana, civile e
religiosa.
Siamo
coscienti che c’è molto da fare per estirpare varie forme di violenza ed
assicurare un futuro migliore alle giovani generazioni, sovente disorientate da
falsi valori ed umiliate dalla mancanza di un vero e adeguato lavoro; c’è molto
da fare per valorizzare pienamente le numerose risorse umane, culturali,
religiose, ambientali. E ciò costituisce una pressante sfida per ciascuno di
noi.
Siamo
consapevoli che non sempre è facile vivere la vita associativa, comunità feconda
di maturazione umana, culturale, spirituale e professionale, al generoso e
qualificato servizio della persona e della società. Non sempre è facile
garantire alle istituzioni ove operiamo, anche mediante la nostra
testimonianza, piena qualità.
Sappiamo che non ci mancano
e non ci mancheranno la comprensione e l’incoraggiamento della Santità Vostra e
possiamo assicurarLe che la Vostra
visita lascerà tracce benefiche ed indelebili in tutti gli ambienti sociali
della nostra Isola e, particolarmente, nella scuola.
Durante la Vostra visita saremo
dovunque sarà possibile salutarLa e acclamarLa, ovunque sarà possibile
ascoltarLa.
Santità, siamo grati al Signore per averLa
chiamata a guidare la Chiesa e apprezziamo la Vostra sollecitudine, e il Vostro
coraggio e il generoso ed instancabile impegno.
Santo Padre, conti
su di noi. È un piccolo contributo, ma siamo dalla Vostra parte, con sempre filiale
affetto.
Voglia
benedirci.
Marina
Ciurcina
Presidente dell’AIMC della Sicilia
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