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domenica 14 settembre 2025

UNA SCUOLA CHE FA COMUNITA'

 


UN

 PENSIONAMENTO 

CHE LASCIA 

UNA TRACCIA

 

In genere i pensionamenti di un insegnante vengono festeggiati all’interno delle mura scolastiche, con la partecipazione dei colleghi della pensionata o del pensionato, di qualche autorità locale, e anche di genitori.

Felicità per avere raggiunto una meta si unisce alla nostalgia per gli anni trascorsi a scuola.

Questa volta ho avuto la gioia di partecipare a una festa di un intero paese, che si è unito alla festeggiata per ringraziarla del servizio svolto.

Godrano è un elegante e piccolo centro de palermitano, incastonato nel bosco della Ficuzza e dominato dall’imponente e maestosa Rocca Busambra. Laboriosità, pastorizia e agricoltura ne costituiscono le risorse.

Vi è stato parroco per diversi anni il beato Pino Puglisi, ancor giovane prete, capace di lasciare un profondo segno di spiritualità e civismo, ma anche tanti preziosi ricordi.

L’insegnante, Giusi Cannella, maestra aperta, dinamica, con spirito umile ma competenza elevata e volontà forte, ha voluto ringraziare tutta la comunità per aver saputo accompagnare e sostenere il suo quarantennale servizio educativo.

Non è stato un saluto di commiato, ma una tappa del suo cammino, preludio ad un servizio di volontariato nella comunità civica, scolastica ed ecclesiale.

La cerimonia- festa, infatti, testimoniava principalmente la gioia di tutti di far festa ad una maestra cresciuta con loro.

La partecipazione di sindaco e assessori, parroco, carabinieri, genitori, colleghi “vecchi e nuovi”, dirigenti scolastici “di ieri e di oggi”, alunni ha dato dinamicità e sostanza all’evento.

Una tavola rotonda sul tema “educazione, cultura e identità” ha dato un tono culturalmente elevato alla giornata.

Molteplici i ricordi- tasselli del suo cammino umano, civile, scolastico. Emozione, memoria, gratitudine, rimpianto e sguardo al domani hanno interagito costantemente.

L’inserimento della maestra nella vita parrocchiale e le varie attività vissute, il suo itinerario di formazione, la sua partecipazione ai campi estivi per insegnanti organizzati dall’AIMC nel bosco e l’arricchimento ricevuto dall’associazione professionale, le sue attività a favore delle famiglie, il sostegno a situazioni precarie …. In tutto questo percorso, intenso e pregevole, l’insegnante ha avuto modo di incontrare persone significative con le quali ha potuto interagire per condividere sentieri comuni. “Circulus et amici me fecerunt”, scriveva Cicerone. Io sono quel che sono grazie alla vita associativa e alle relazioni amicali.

La “festa del pensionamento” non è stata un evento autoreferente, ma ha evidenziato e rafforzato lo spirito di comunità e il senso della presenza feconda della istituzione scolastica nella comunità cittadina e oltre.

Giovanni Perrone