martedì 18 febbraio 2025

INDICAZIONI NAZIONALI. LA TERRA DEI PADRI


 
Nuove Indicazioni Nazionali, Perla in Commissione: 

“Prima l’Italia poi il resto. 


Cos’è la scuola senza Iliade e Odissea?”

 

Loredana Perla, la docente di Didattica e Pedagogia Speciale presso l’Università di Bari Aldo Moro, ha presieduto assieme Ernesto Galli La Loggia, la Commissione per la revisione della didattica incaricata di dare vita alle nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

 La professoressa, intervistata da Il Fatto Quotidiano, come riporta Open ha definito la Bibbia “come libro dei libri”, nonché “fonte di tutta la nostra letteratura”. “I nostri insegnanti sono bravissimi, riusciranno a scegliere per ogni anno di età parti e spunti significativi. Internet ha fatto un danno enorme alla cultura del sapere classico, la tecnologia produce scritture alternative e sfibra la memoria”.

La docente sostiene che “da un punto di vista culturale, essere patrioti, conoscere cioè la terra dei padri, è un’aspirazione che dovrebbe coinvolgere tutti”. Anche per questo “secondo noi va rinnovato un patto con la cultura classica, aiutato lo studente a riconoscere e studiare la grande letteratura, l’epica. Che cos’è la scuola senza l’Iliade e l’Odissea? Ci sono mille modi: anche i fumetti possono aiutare i nostri bimbi”. Bisogna conoscere “prima l’Italia, e poi il resto”.

Il progetto

Dopo oltre cento consultazioni con associazioni di genitori, di categoria e comitati studenteschi, la Commissione chiamata a sostenere il ministero nella stesura dei nuovi programmi ha dato corpo al progetto. La presenza nella Commissione di personalità quali Uto Ughi e di Flavia Vallone, solista e prima ballerina al Teatro alla Scala, dimostra fin dall’inizio dei lavori di preparazione l’idea di valorizzare lo studio della musica e dell’arte.

“Diciamo che prendiamo il meglio della nostra tradizione per una scuola capace di costruire il futuro. Ma vorrei precisare che la commissione da me incaricata, che ha già fatto oltre cento audizioni, ha svolto un lavoro capillare e approfondito, su cui avvieremo un ampio confronto”, ha esordito il ministro.

Ecco le varie novità: “Abbiamo disegnato il cammino di bambini ed adolescenti dai 3 ai 14 anni, insomma il percorso dall’infanzia alle medie. Ma stiamo lavorando anche per le superiori. E introduciamo molte innovazioni. Cominciando dall’Italiano. Ma non solo: verrà reintrodotta la possibilità di inserire il latino nel curricolo a partire dalla seconda media, verrà abolita la geostoria nelle superiori e ridata centralità alla narrazione di quel che è accaduto nella nostra penisola dai tempi antichi fino ad oggi. E poi, fra le tante novità, sin dalla prima elementare avvicineremo i bambini alla musica, alla sua comprensione, alla civiltà musicale. Per questo fra gli esperti che hanno lavorato in questi mesi ci sono storici come Ernesto Galli della Loggia, latinisti come Andrea Balbo, il presidente emerito dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, letterati come Claudio Giunta, musicisti celeberrimi come Uto Ughi e figure di spicco del mondo artistico”.

Il latino alle medie sarà ancora a scelta delle famiglie ma diventerà curricolare (un’ora a settimana dalla seconda media).

“Sarà dato più spazio alla letteratura, anche dell’infanzia, e alla grammatica. L’insegnamento della letteratura sin dalla prima elementare, in modalità adeguata alla giovane età degli studenti, deve far sì che gli allievi prendano gusto alla lettura e imparino a scrivere bene. Si è scelto di rafforzare l’abilità di scrittura che è quella più in crisi delle abilità linguistiche”, ha aggiunto Valditara.

La lettura viene stimolata anche attraverso lo studio dell’epica che non comprende più solamente i poemi omerici e Virgilio. Il repertorio si amplia fino a comprendere la saga di Percy Jackson. Resta forte il richiamo ai classici per ragazzi (Verne, Stevenson) da leggere in classe nella versione integrale ma a essi si possono affiancare autori che oggi sanno raccogliere il favore del pubblico più giovane senza rinunciare alla qualità romanzesca e letteraria, come Stephen King.

Nella riforma la Storia acquista un ruolo fondamentale fin dalle prime classi delle elementari dove si incoraggia la lettura di testi dell’epica classica ma anche della Bibbia per rafforzare le conoscenze delle radici della nostra cultura.

Cosa cambierà?

In sintesi, le novità che Valditara intende portare avanti sono:

  • Possibilità di inserire il latino nel curricolo a partire dalla seconda media;
  • Abolita la geostoria nelle superiori;
  • Centralità alla narrazione di quel che è accaduto nella nostra penisola dai tempi antichi fino ad oggi;
  • Più musica, letteratura, epica, filastrocche e grammatica alla primaria.

 

Tecnica della scuola

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