martedì 4 febbraio 2025

PERCHE' LA GUERRA ?

 

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-di ENRICO LA LOGGIA*



Sto assistendo sgomento a scambi di ostaggi e prigionieri. Uomini e donne umiliati e torturati, costretti a vivere come bestie e poi bambini e bambine strattonati strappati ai genitori, abusati e abbandonati a sopravvivere da soli e tanti altri orrori insopportabili anche solo da vedere. E fiumi di persone in marcia alla ricerca della propria casa ormai distrutta senza un futuro e forse senza speranza. E con la rabbia dentro e l’odio che cresce ogni momento dinanzi alla violenza brutale e inarrestabile.

Con tante domande. La prima è “Perché “. Perché servirsi di esseri umani per imporre la propria volontà? E perché un israeliano vale cinquanta palestinesi? E perché non sappiamo ancora chi è vivo e chi è morto e come tra gli ostaggi? E quando potrà iniziare una vera trattativa per arrivare ad una vera pace? Lo spettacolo al quale assistiamo non dovrebbe indurre tutti noi a batterci per questo obiettivo? La guerra non è mai solo tra chi la fa e chi la subisce, ma tra pezzi della stessa umanità. Quella stessa umanità della quale facciamo parte tutti noi.

La guerra si insinua dentro noi stessi e ci macera e ci modifica e se non sappiamo come reagire ci ucciderà. Ucciderà la nostra umanità. No, non credo che possiamo arrenderci a questo destino. Il futuro dobbiamo costruircelo con le nostre anime guardando dentro le anime degli altri, riconoscendoli come nostri fratelli, nella grande famiglia dell’umanità.

 E tutto questo mentre ricordiamo la shoah?

Ma è proprio vero che la storia lungi dall’essere “ magistra vitae “ non insegna nulla e si continua a ripetere gli stessi errori? Forse è proprio oggi il tempo per cominciare ad apprendere e a cambiare.

* Già presidente del gruppo dei Senatori di Forza Italia ( 1994 /2001) Ministro per gli Affari Regionali ( 2001  2006 ) . Professore di Contabilità di Stato presso l’università di Palermo ( 1985 al 2011 ). E’ Avvocato Cassazionista, Revisore Ufficiale dei conti. Presidente della Commissione per i rapporti tra lo Stato e la Regione Sicilia dal 2018. E’ ora presidente degli exparlamentari siciliani.

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