C’era ‘na vota e c’era…” è l’intestazione iniziale che Antonella Marascia ha voluto dare al suo primo libro pubblicato proprio la scorsa settimana da Multiverso Edizioni ed in vendita su Amazon e nelle librerie e che sintetizza in poche parole il grande contenuto storico, culturale ed emotivo trascritto all’interno del volume. Usiamo il termine trascritto proprio perché è questo il lavoro prezioso e certosino che l’autrice mazarese ha compiuto, ovvero quello di mettere nero su bianco i “cunti” cioè le fantastiche fiabe e favole che fin da piccola le venivano narrati dalla sua famiglia.
Una Mammadraga furibonda,
vecchie Magàre e giovani Principesse, Re traditi e Reginotte fatate, Rane
parlanti, Corvi che rubano cuori e pettinesse, giovani Principi che sciolgono
il voto dei padri e fanno il Cammino di Santiago, una figlia di Marchese che
riesce a gabbare la Corte del Re e un vecchietto arzillo che sfida Lucifero con
l’inconsapevole complicità di Commare Morte…
Sono queste le storie
raccolte entusiasmanti e piene non solo di fantasia ma di tradizione, di
storia, e di appartenenza ad un territorio magnifico ovvero quello siciliano e mazarese
lì dove affondano le radici familiari di Antonella Marascia che vanno dal mare
alla terra ed in particolare la Borgata Costiera da parte di padre, il fiume
Màzaro da parte di madre. Il libro non ha alcun intento scientifico, non è
scritto in siciliano ma nella lingua parlata da chi raccontava ed è tradotto in
italiano dall’autrice che ha cercato di rendere non solo il senso dei “cunti”,
ma anche la loro coloritura, le battute che le nonne usavano intercalare, la
musicalità di tutte le parti in rima. E’ una raccolta di perle pescate nel
fondo della memoria, riportate a galla, ripulite ed infilate ad una ad una tra
pagine che attendono di essere lette ma anche raccontate e colorate.
Proprio in merito alle
immagini vi è un’altra particolarità che rende ancora più prezioso e ricco il
libro difatti le illustrazioni, contenute al suo interno a corredo dei
racconti, sono quelle originali fatte da Alessandra Celere quando aveva appena
cinque anni, mentre in merito alla magnifica copertina è opera attuale del
piccolo Flavio Prestifilippo.
In merito all’autrice,
Antonina (Antonella) Marascia è nata a Levanto (SP) e vive a Mazara del Vallo
(TP). Segretaria comunale, formatrice, esperta di sviluppo locale. Appassionata
di tradizioni popolari è cresciuta a pane e “cunti”. Con Mazara del Vallo ha un
legame davvero particolare perché oltre a viverci e ad avere qui la sua
famiglia, è stata per molti anni proprio il Segretario Generale del Comune in
cui risiede. Attualmente invece è la segretaria/direttrice generale della Città
Metropolitana di Palermo. Da sempre ha avuto una grande passione che è quella
della lettura ma soprattutto della scrittura e questo è proprio il suo primo
libro anche se si augura di poterne pubblicare degli altri in futuro visto che
come afferma lei, da grande vorrà fare la scrittrice. Il suo motto è “viaggiare
è più che vivere”.
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