Il giubileo dell’Anno santo 2025
- di Giuseppe Oddone
Il Giubileo 2025 si
aprirà ufficialmente nella ricorrenza del S. Natale il 24 dicembre 2024 con la
celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro.
Durante questa
celebrazione, verrà aperta la Porta Santa nella Basilica di San Pietro,
segnando l'inizio dell'Anno Santo.
Il Giubileo ha il suo
centro a Roma, ove sono le tombe dei santi apostoli Pietro e Paolo, e le
basiliche maggiori di S. Maria Maggiore, di San Giovanni in Laterano, di San
Paolo fuori le mura, ma avrà anche preparazione e manifestazioni nelle varie
diocesi.
Il motto del prossimo
Giubileo 2025 è Pellegrini di Speranza.
È bene far notare subito
che abissale è la differenza fra la concezione cristiana della speranza, quella
del mondo pagano e quella laica dei nostri giorni. La speranza cristiana
è fondata non su una vaga aspirazione, ma su un evento reale e ben preciso: la
risurrezione di Gesù dopo la sua morte in croce, un evento che coinvolge anche
il nostro destino.
Come è bella la
definizione di questa virtù proposta dal nostro poeta Dante! La speranza è
un’attesa certa della gloria futura, prodotta in noi dalla grazia divina e dai
nostri meriti, cioè dal nostro impegno quotidiano nell’amore per Dio e per i
fratelli. “Dante, Par. XXV, 67-69: “Speme – diss’io - è uno attender certo /
della gloria futura, il qual produce / grazia divina e precedente merto.”
La speranza dà valore al
presente, a tutto il susseguirsi dei giorni, al nostro impegno di far crescere
il seme del regno di Dio nella società attuale, di migliorare la nostra vita e
quella della terra su cui viviamo e ci proietta nella realtà definitiva della
gloria futura e del regno di Dio, ossia della nostra risurrezione e pienezza di
vita eterna con Cristo nostro salvatore. Senza la speranza cristiana non resta
che incolpare dei mali la natura indifferente: “O natura, o natura, perché
non rendi poi / quel che prometti allor? Perché di tanto / inganni i figli tuoi?
… All’apparir del vero / tu (speranza), misera, cadesti: e con la mano / la
fredda morte ed una tomba ignuda / mostravi di lontano”. (G. Leopardi, A
Silvia) oppure sprofondare nel nulla giungendo ad una disperazione calma,
senza sgomento, lasciando eventualmente ad altri il compito di riprendere il
lavoro e gli ideali terreni per i quali si è vissuto e lottato.
Gli aspetti biblici del
giubileo
L’anno del giubileo ha le sue radici nella
Bibbia (Lev. 25): è un evento umano e religioso complesso, previsto ogni
cinquanta anni, in cui ognuno avrebbe potuto recuperare la propria casa, i
propri terreni, la propria libertà: esprimeva il desiderio ed il sogno di
accoglienza, di fraternità, di pace, di riposo, di ripresa e di futuro per la
propria terra, la propria vita, la propria patria. Era il tentativo di
umanizzare le istituzioni, di aprire le porte all’accoglienza ed al perdono,
nella prospettiva di una società non più concepita come fortezza in cui
difendere i propri privilegi, ma come famiglia in cui si è amati, accolti e
perdonati.
Gli aspetti storici del
giubileo
Il desiderio di perdono,
di purificazione, di rinnovamento si è espresso nei secoli del Medioevo
attraverso al pellegrinaggio alle tombe dei martiri e degli apostoli. Il primo
Giubileo è stato proclamato il 22 febbraio del 1300 nella festa della cattedra
di San Pietro da Papa Bonifacio VIII, mentre giungevano a Roma masse di
pellegrini. Come raccontano i cronisti del tempo, si trattò di un fenomeno nato
dal basso, dal popolo cristiano, perché furono i fedeli a chiedere al Papa di
poter ottenere nell'anno centenario il perdono e con l’indulgenza la remissione
della pena, conseguenza dei loro peccati, visitando le tombe degli Apostoli. Da
quella data inizia nella Chiesa la serie dei giubilei ordinari e straordinari.
Gli aspetti artistici del
“bel” giubileo
Il Giubileo ha sempre
rappresentato uno stimolo artistico e culturale ed ha spinto la città di Roma
ad abbellirsi. Nel 1300 Roma fu visitata da Dante e il giubileo costituì un
potente impulso per la creazione della Divina Commedia, ideata come un pellegrinaggio
spirituale per liberarsi dal male, purificarsi, incontrare Dio, rinnovare la
Chiesa. Vi andò pellegrino anche Giotto e vi lasciò i segni della sua arte. Nel
1350 vi giunse anche il Petrarca e ne trasse ispirazione per diverse poesie del
suo Canzoniere. Roma coglieva l’occasione per abbellirsi e per ospitare in modo
più degno i pellegrini. A titolo esemplificativo si possono ricordare le opere
di Gian Lorenzo Bernini, sepolto in S. Maria Maggiore: nel giubileo del 1625 fu
eretto nella basilica il baldacchino di San Pietro, nel 1650 la fontana di
Piazza Navona, nel 1675 il colonnato di San Pietro.
A queste opere d’arte si
sono aggiunte in seguito nei giubilei successivi altre realizzazioni: ad
esempio nel 1725 la scalinata di Trinità dei Monti, nel 1750 la fontana di
Trevi. Così è avvenuto fino ai nostri giorni nei giubilei del 1975 e del 2000
ed altrettanto si spera che avvenga ancora oggi.
Roma, infatti, sta
cercando di migliorare la sua immagine con numerosi cantieri realizzati per
rendere più accogliente e più interessante ai pellegrini la città.
I giubilei furono previsti all’inizio ogni
cento anni, poi ogni cinquanta, poi ogni venticinque, gli anni di una
generazione. Ma nel corso della storia furono indetti anche numerosi giubilei
straordinari, come quello del 1933 nell’anniversario della redenzione, nel 1983
e quello della misericordia nel 2015/16.
Dato che la Chiesa vive
nella storia segnata da tante violenze, è interessante ricordare anche i
giubilei mancati, “saltati”: nel 1800, subito dopo la morte di Pio VI, esiliato
in Francia, nel 1850, quando Pio IX era a Gaeta a causa dei moti del 1848 e la
creazione della Repubblica romana. Nel 1875 invece si celebrò un giubileo in
tono minore: infatti papa Pio IX non aprì la Porta Santa, ignorò la città e i
pellegrini ed evitò i cerimoniali: il Pontefice si era infatti autorecluso nei
Palazzi Vaticani.
Gli aspetti teologici del
giubileo
Il Giubileo offre a tutti
una nuova possibilità, perché dà la prospettiva di rinnovamento, di speranza e
di libertà: grida “liberi tutti” dalla colpa, dal peccato, dalla pena per la
grazia del Signore. Ma è una gioia che ci viene solo dalla Croce di Cristo, una
grazia che accogliamo con il nostro pentimento. L'uomo è rinnovato dal perdono
e dalla Croce, lontano dalle logiche spietate del mondo. Il Giubileo è dunque
anche questo: vivere nell’oggi, proclamato tante volte da Gesù nel Vangelo, in
modo nuovo, liberati dal peccato e dalla violenza. Dobbiamo perciò camminare
insieme e vivere il nostro “oggi” della salvezza, ricominciando nella speranza
ogni anno, ogni giorno, ogni ora. Siamo infatti “Pellegrini di speranza”.
Il Giubileo, in cui tutti sono chiamati a
riscoprire la bellezza del perdono, ha una valenza sociale ed ecclesiale e
coinvolge in tante iniziative i sacerdoti e i fedeli nelle Diocesi, soprattutto
nell’esercizio delle opere di misericordia corporale e spirituale.
Il Giubileo, tuttavia, non è l'unica e la più
importante occasione per essere perdonati, l'indulgenza plenaria è concessa
anche in altri momenti.
L'indulgenza cancella le
tracce del peccato perdonato ed è successiva alla riconciliazione con Dio che
implica la consapevolezza dell'errore commesso: questo è il senso spirituale e
teologico del Giubileo. Il cristiano è pronto a perdonare, perché è stato
perdonato. Il Giubileo dovrebbe aiutarci a riscoprire il sacramento della
riconciliazione e riaccendere in noi la gioia per aver ricevuto la misericordia
di Dio.
Il Giubileo della scuola
Il giubileo dell’Anno
santo interpella anche la scuola in tutte le sue componenti. Il giubileo
ufficiale della scuola si terrà il 30 ottobre - 2 novembre 2025. Si riflette
sul ruolo di tutte le componenti scolastiche, ma è prima di tutto un invito
alla riconciliazione ed alla sinodalità, alla volontà di uscire insieme dai
problemi e non solo in modo personale ed isolato; è uno stimolo per trovare
alla luce di un ideale cristiano la strada dell’unità tra le varie realtà del
mondo scolastico che spesso sono scollegate tra loro: docenti, alunni,
famiglie, personale amministrativo, tecnico e ausiliario, dirigenza, rapporti
col territorio, con la società, con il ministero e con lo Stato.
I docenti cristiani
possono proporre e creare con la loro amicizia e la loro testimonianza
iniziative che favoriscano un clima di dialogo e di amicizia. Solo per questa
strada si può celebrare un giubileo della scuola e nella scuola, per superare
insieme le lacerazioni e le emarginazioni che esistono, con un’attenzione
particolare rivolta al recupero degli alunni sfiduciati, emarginati o
svantaggiati.
Un aspetto non secondario
del giubileo è anche quello didattico: si possono proporre attività di ricerca
e di approfondimento anche multidisciplinare che riguardino questo evento
nell’arte, nella letteratura, nella religione, nella storia, nel campo scientifico
e nella stessa educazione civica.
Dove è possibile, è
auspicabile e bello proporre e realizzare per quanti lo desiderano un
pellegrinaggio a Roma a visitare nelle loro stupende basiliche le tombe di San
Pietro e di San Paolo, per rinnovare la fede, per respirare il clima spirituale
del giubileo, partecipando a qualche solenne evento religioso che per l’anno
santo è programmato anche per il mondo della scuola.
Vengono presentate qui
alcune indicazioni di carattere religioso ed artistico che riguardano le
quattro basiliche maggiori: sono molto sommarie, perché ogni basilica
rappresenta un tesoro, uno scrigno di arte e di fede. San Pietro La visita alla
Basilica di San Pietro è il punto centrale del pellegrinaggio del Giubileo
2025: è un luogo ricco di storia, arte e spiritualità, ma soprattutto
costituisce il momento in cui si rinnova la propria fede sulla tomba
dell’Apostolo. È opportuno partecipare qui a qualche celebrazione eucaristica.
Naturalmente è bene anche
notare le altre espressioni di fede e di arte, in particolare:
1. La Pietà di
Michelangelo: Questa celebre scultura raffigura la Vergine Maria che tiene in
braccio il corpo di Gesù dopo la crocifissione. È uno dei capolavori più famosi
di Michelangelo.
2. Il Baldacchino di San
Pietro: Realizzato da Gian Lorenzo Bernini, questo imponente baldacchino in
bronzo si trova sopra l'altare maggiore della basilica. È stato recentemente
restaurato ed è un esempio straordinario di arte barocca.
3. La Cattedra di San
Pietro: Un trono di legno incastonato in una struttura di bronzo dorato,
anch'esso opera di Bernini. Simboleggia l'autorità del Papa come successore di
San Pietro.
4. Le Grotte Vaticane:
Situate sotto la basilica, queste grotte ospitano le tombe di molti papi e sono
un luogo di grande importanza storica e spirituale.
5. La Cupola di
Michelangelo: La maestosa cupola progettata da Michelangelo offre una vista
spettacolare sia dall'interno che dall'esterno della basilica.
6. La Tomba di San
Pietro: Situata sotto l'altare maggiore, ove è sepolto l'apostolo Pietro, il
primo Papa.
7. Il colonnato di Piazza
San Pietro: Rappresenta le braccia della Chiesa che accolgono i fedeli di tutto
il mondo. Al centro l’obelisco del circo di Nerone, che anche San Pietro
contemplò negli ultimi istanti della sua vita, mentre veniva crocifisso. Questi
sono solo alcuni dei tesori religiosi che puoi scoprire dentro e fuori della
Basilica di San Pietro. Ma ogni altare, ogni angolo di questo luogo sacro
racconta una storia di fede e devozione.
Santa Maria Maggiore
Santa Maria Maggiore è
una delle quattro basiliche papali di Roma e proprio perché dedicata alla
Vergine Maria ha un ruolo molto significativo durante il Giubileo.
Ecco alcune cose notabili
che puoi vedere e fare:
1. Reliquie della
Natività: La basilica ospita le reliquie della Natività: La Sacra Culla di
Santa Maria Maggiore si trova nella cripta sotto l'altare maggiore della
basilica. Questa reliquia è custodita in un prezioso reliquiario in cristallo
di rocca, progettato da Giuseppe Valadier. La Sacra Culla contiene cinque assi
di legno di acero della Palestina, che si ritiene facessero parte della
mangiatoia in cui Gesù Bambino fu adagiato alla nascita. È un luogo di grande
devozione e pellegrinaggio, soprattutto durante il periodo natalizio.
2. Mosaici Bizantini:
Meravigliosi e interessanti sono i mosaici bizantini del V secolo che decorano
l'arco trionfale e l'abside della basilica. Questi mosaici rappresentano scene
della vita di Cristo e della Vergine Maria.
3. Cappella Paolina:
Questa cappella, costruita per volere di Papa Paolo V, è un esempio
straordinario di arte barocca e ospita la venerata icona della Madonna Salus
Populi Romani. 4. La Cappella Sistina: Fu commissionata da Papa Sisto V tra il
1585 e il 1587. È stata progettata dall'architetto Domenico Fontana e
rappresenta una delle più grandi cappelle della Roma dell'epoca, con una pianta
a croce greca. All'interno della cappella, vi sono affreschi e lavori che
illustrano la storia dell'infanzia di Gesù. Inoltre, la cappella ospita i
monumenti funebri di Papa Sisto V e di San Pio V. Altro elemento chiave della
cappella è il Tabernacolo, realizzato in bronzo dorato, che richiama il Tempio
di Salomone e simboleggia Betlemme, la "casa del pane".
5. Tomba di Gian Lorenzo
Bernini: Il famoso scultore e architetto barocco Gian Lorenzo Bernini è sepolto
nella basilica. La sua tomba è semplice, ma è un luogo di grande interesse per
gli appassionati di arte e storia.
San Giovanni in Laterano
San Giovanni in Laterano
è la cattedrale di Roma, è egualmente un luogo di grande importanza durante il
Giubileo. Fu fino al 1309 la residenza ufficiale dei papi
All’interno della basilica:
1. Reliquie e Arte Sacra:
La basilica è ricca di reliquie e opere d'arte sacra. Tra queste, spiccano le
reliquie di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista. Importante è
l’affresco attribuito a Giotto che raffigura Bonifacio VIII che proclama il
primo anno santo del 1300.
2. Cattedra Papale: La
basilica ospita la cattedra del Papa, simbolo della sua autorità come vescovo
di Roma. È un luogo di grande significato storico e spirituale.
3. Mosaici e Decorazioni:
Molto belli i mosaici bizantini e le decorazioni barocche, opera del Borromini,
che adornano la basilica. Questi elementi artistici raccontano la storia della
fede cristiana attraverso i secoli.
4. Chiostro di San
Giovanni in Laterano è uno dei più grandi e affascinanti chiostri di Roma.
Situato all'interno del complesso della Basilica di San Giovanni in Laterano, è
un capolavoro dell'arte cosmatesca del XIII secolo. Il chiostro è noto per le
sue bellissime colonne di marmo intarsiato, realizzate dalla famiglia
Vassalletto, famosi marmisti romani. Il chiostro è circondato da splendide
sculture in marmo, archi e colonne, e ospita anche opere di Arnolfo di Cambio.
È un luogo di grande bellezza e spiritualità, ideale per una visita tranquilla
e riflessiva.
5. Sancta Sanctorum: È
opportuna una visita al Sancta Sanctorum, una cappella situata nel Palazzo
Lateranense, che ospita alcune delle reliquie più sacre della
cristianità.
San Paolo fuori le mura
San Paolo fuori le Mura è
una delle quattro basiliche papali di Roma e un luogo di grande importanza
durante il Giubileo, perché vi è la tomba dell’apostolo Paolo.
Ecco alcune cose notabili
che si possono vedere:
1. Tomba di San Paolo: La
basilica è costruita sul luogo dove l'apostolo Paolo è stato sepolto. La tomba
è un luogo di grande venerazione.
2. Mosaici Bizantini:
Splendidi i mosaici bizantini che decorano l'arco trionfale e l'abside della
basilica. Questi mosaici rappresentano scene della vita di San Paolo e di
Cristo.
3. Il ciclo di 36 affreschi che narrano la
vita di San Paolo.
4. Medaglioni dei Papi:
All'interno della basilica, si possono vedere i medaglioni che raffigurano
tutti i papi della storia della Chiesa, un elemento unico e affascinante.
5. Candelabro del Cero
Pasquale: Un'opera d'arte alta circa sei metri, ornata da bassorilievi che
raccontano storie del Nuovo Testamento.
6. Il ciborio in marmo
dell’altare maggiore, opera di Arnolfo del Cambio (1285)
7. Chiostro Medievale: Il
chiostro della basilica è un esempio straordinario di architettura medievale,
con colonne decorate e un'atmosfera di pace e riflessione.
* Assistente
Ecclesiastico Nazionale dell’AIMC e UCIIM
Conferenza
Episcopale Italiana
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