martedì 26 novembre 2024

UN GIUBILEO DA VIVERE


Il giubileo dell’Anno santo 2025


- di  Giuseppe Oddone

Il Giubileo 2025 si aprirà ufficialmente nella ricorrenza del S. Natale il 24 dicembre 2024 con la celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro.

Durante questa celebrazione, verrà aperta la Porta Santa nella Basilica di San Pietro, segnando l'inizio dell'Anno Santo.

Il Giubileo ha il suo centro a Roma, ove sono le tombe dei santi apostoli Pietro e Paolo, e le basiliche maggiori di S. Maria Maggiore, di San Giovanni in Laterano, di San Paolo fuori le mura, ma avrà anche preparazione e manifestazioni nelle varie diocesi.

Il motto del prossimo Giubileo 2025 è Pellegrini di Speranza.

È bene far notare subito che abissale è la differenza fra la concezione cristiana della speranza, quella del mondo pagano e quella laica dei nostri giorni.  La speranza cristiana è fondata non su una vaga aspirazione, ma su un evento reale e ben preciso: la risurrezione di Gesù dopo la sua morte in croce, un evento che coinvolge anche il nostro destino. 

Come è bella la definizione di questa virtù proposta dal nostro poeta Dante! La speranza è un’attesa certa della gloria futura, prodotta in noi dalla grazia divina e dai nostri meriti, cioè dal nostro impegno quotidiano nell’amore per Dio e per i fratelli. “Dante, Par. XXV, 67-69: “Speme – diss’io - è uno attender certo / della gloria futura, il qual produce / grazia divina e precedente merto.”

La speranza dà valore al presente, a tutto il susseguirsi dei giorni, al nostro impegno di far crescere il seme del regno di Dio nella società attuale, di migliorare la nostra vita e quella della terra su cui viviamo e ci proietta nella realtà definitiva della gloria futura e del regno di Dio, ossia della nostra risurrezione e pienezza di vita eterna con Cristo nostro salvatore. Senza la speranza cristiana non resta che incolpare dei mali la natura indifferente: “O natura, o natura, perché non rendi poi / quel che prometti allor? Perché di tanto / inganni i figli tuoi? … All’apparir del vero / tu (speranza), misera, cadesti: e con la mano / la fredda morte ed una tomba ignuda / mostravi di lontano”. (G. Leopardi, A Silvia) oppure sprofondare nel nulla giungendo ad una disperazione calma, senza sgomento, lasciando eventualmente ad altri il compito di riprendere il lavoro e gli ideali terreni per i quali si è vissuto e lottato.

Gli aspetti biblici del giubileo

 L’anno del giubileo ha le sue radici nella Bibbia (Lev. 25): è un evento umano e religioso complesso, previsto ogni cinquanta anni, in cui ognuno avrebbe potuto recuperare la propria casa, i propri terreni, la propria libertà: esprimeva il desiderio ed il sogno di accoglienza, di fraternità, di pace, di riposo, di ripresa e di futuro per la propria terra, la propria vita, la propria patria. Era il tentativo di umanizzare le istituzioni, di aprire le porte all’accoglienza ed al perdono, nella prospettiva di una società non più concepita come fortezza in cui difendere i propri privilegi, ma come famiglia in cui si è amati, accolti e perdonati.

Gli aspetti storici del giubileo

Il desiderio di perdono, di purificazione, di rinnovamento si è espresso nei secoli del Medioevo attraverso al pellegrinaggio alle tombe dei martiri e degli apostoli. Il primo Giubileo è stato proclamato il 22 febbraio del 1300 nella festa della cattedra di San Pietro da Papa Bonifacio VIII, mentre giungevano a Roma masse di pellegrini. Come raccontano i cronisti del tempo, si trattò di un fenomeno nato dal basso, dal popolo cristiano, perché furono i fedeli a chiedere al Papa di poter ottenere nell'anno centenario il perdono e con l’indulgenza la remissione della pena, conseguenza dei loro peccati, visitando le tombe degli Apostoli. Da quella data inizia nella Chiesa la serie dei giubilei ordinari e straordinari.

Gli aspetti artistici del “bel” giubileo

Il Giubileo ha sempre rappresentato uno stimolo artistico e culturale ed ha spinto la città di Roma ad abbellirsi. Nel 1300 Roma fu visitata da Dante e il giubileo costituì un potente impulso per la creazione della Divina Commedia, ideata come un pellegrinaggio spirituale per liberarsi dal male, purificarsi, incontrare Dio, rinnovare la Chiesa. Vi andò pellegrino anche Giotto e vi lasciò i segni della sua arte. Nel 1350 vi giunse anche il Petrarca e ne trasse ispirazione per diverse poesie del suo Canzoniere. Roma coglieva l’occasione per abbellirsi e per ospitare in modo più degno i pellegrini. A titolo esemplificativo si possono ricordare le opere di Gian Lorenzo Bernini, sepolto in S. Maria Maggiore: nel giubileo del 1625 fu eretto nella basilica il baldacchino di San Pietro, nel 1650 la fontana di Piazza Navona, nel 1675 il colonnato di San Pietro.

A queste opere d’arte si sono aggiunte in seguito nei giubilei successivi altre realizzazioni: ad esempio nel 1725 la scalinata di Trinità dei Monti, nel 1750 la fontana di Trevi. Così è avvenuto fino ai nostri giorni nei giubilei del 1975 e del 2000 ed altrettanto si spera che avvenga ancora oggi.

Roma, infatti, sta cercando di migliorare la sua immagine con numerosi cantieri realizzati per rendere più accogliente e più interessante ai pellegrini la città. 

 I giubilei furono previsti all’inizio ogni cento anni, poi ogni cinquanta, poi ogni venticinque, gli anni di una generazione. Ma nel corso della storia furono indetti anche numerosi giubilei straordinari, come quello del 1933 nell’anniversario della redenzione, nel 1983 e quello della misericordia nel 2015/16.

Dato che la Chiesa vive nella storia segnata da tante violenze, è interessante ricordare anche i giubilei mancati, “saltati”: nel 1800, subito dopo la morte di Pio VI, esiliato in Francia, nel 1850, quando Pio IX era a Gaeta a causa dei moti del 1848 e la creazione della Repubblica romana. Nel 1875 invece si celebrò un giubileo in tono minore: infatti papa Pio IX non aprì la Porta Santa, ignorò la città e i pellegrini ed evitò i cerimoniali: il Pontefice si era infatti autorecluso nei Palazzi Vaticani.

Gli aspetti teologici del giubileo

Il Giubileo offre a tutti una nuova possibilità, perché dà la prospettiva di rinnovamento, di speranza e di libertà: grida “liberi tutti” dalla colpa, dal peccato, dalla pena per la grazia del Signore. Ma è una gioia che ci viene solo dalla Croce di Cristo, una grazia che accogliamo con il nostro pentimento. L'uomo è rinnovato dal perdono e dalla Croce, lontano dalle logiche spietate del mondo. Il Giubileo è dunque anche questo: vivere nell’oggi, proclamato tante volte da Gesù nel Vangelo, in modo nuovo, liberati dal peccato e dalla violenza. Dobbiamo perciò camminare insieme e vivere il nostro “oggi” della salvezza, ricominciando nella speranza ogni anno, ogni giorno, ogni ora. Siamo infatti “Pellegrini di speranza”. 

 Il Giubileo, in cui tutti sono chiamati a riscoprire la bellezza del perdono, ha una valenza sociale ed ecclesiale e coinvolge in tante iniziative i sacerdoti e i fedeli nelle Diocesi, soprattutto nell’esercizio delle opere di misericordia corporale e spirituale.

 Il Giubileo, tuttavia, non è l'unica e la più importante occasione per essere perdonati, l'indulgenza plenaria è concessa anche in altri momenti.

L'indulgenza cancella le tracce del peccato perdonato ed è successiva alla riconciliazione con Dio che implica la consapevolezza dell'errore commesso: questo è il senso spirituale e teologico del Giubileo. Il cristiano è pronto a perdonare, perché è stato perdonato. Il Giubileo dovrebbe aiutarci a riscoprire il sacramento della riconciliazione e riaccendere in noi la gioia per aver ricevuto la misericordia di Dio.

Il Giubileo della scuola

Il giubileo dell’Anno santo interpella anche la scuola in tutte le sue componenti. Il giubileo ufficiale della scuola si terrà il 30 ottobre - 2 novembre 2025. Si riflette sul ruolo di tutte le componenti scolastiche, ma è prima di tutto un invito alla riconciliazione ed alla sinodalità, alla volontà di uscire insieme dai problemi e non solo in modo personale ed isolato; è uno stimolo per trovare alla luce di un ideale cristiano la strada dell’unità tra le varie realtà del mondo scolastico che spesso sono scollegate tra loro: docenti, alunni, famiglie, personale amministrativo, tecnico e ausiliario, dirigenza, rapporti col territorio, con la società, con il ministero e con lo Stato.

I docenti cristiani possono proporre e creare con la loro amicizia e la loro testimonianza iniziative che favoriscano un clima di dialogo e di amicizia. Solo per questa strada si può celebrare un giubileo della scuola e nella scuola, per superare insieme le lacerazioni e le emarginazioni che esistono, con un’attenzione particolare rivolta al recupero degli alunni sfiduciati, emarginati o svantaggiati.

Un aspetto non secondario del giubileo è anche quello didattico: si possono proporre attività di ricerca e di approfondimento anche multidisciplinare che riguardino questo evento nell’arte, nella letteratura, nella religione, nella storia, nel campo scientifico e nella stessa educazione civica.

Dove è possibile, è auspicabile e bello proporre e realizzare per quanti lo desiderano un pellegrinaggio a Roma a visitare nelle loro stupende basiliche le tombe di San Pietro e di San Paolo, per rinnovare la fede, per respirare il clima spirituale del giubileo, partecipando a qualche solenne evento religioso che per l’anno santo è programmato anche per il mondo della scuola. 

Il Pellegrinaggio a Roma e la visita alle quattro basiliche maggiori

Vengono presentate qui alcune indicazioni di carattere religioso ed artistico che riguardano le quattro basiliche maggiori: sono molto sommarie, perché ogni basilica rappresenta un tesoro, uno scrigno di arte e di fede. San Pietro La visita alla Basilica di San Pietro è il punto centrale del pellegrinaggio del Giubileo 2025: è un luogo ricco di storia, arte e spiritualità, ma soprattutto costituisce il momento in cui si rinnova la propria fede sulla tomba dell’Apostolo. È opportuno partecipare qui a qualche celebrazione eucaristica.

Naturalmente è bene anche notare le altre espressioni di fede e di arte, in particolare:

1. La Pietà di Michelangelo: Questa celebre scultura raffigura la Vergine Maria che tiene in braccio il corpo di Gesù dopo la crocifissione. È uno dei capolavori più famosi di Michelangelo.

2. Il Baldacchino di San Pietro: Realizzato da Gian Lorenzo Bernini, questo imponente baldacchino in bronzo si trova sopra l'altare maggiore della basilica. È stato recentemente restaurato ed è un esempio straordinario di arte barocca.

3. La Cattedra di San Pietro: Un trono di legno incastonato in una struttura di bronzo dorato, anch'esso opera di Bernini. Simboleggia l'autorità del Papa come successore di San Pietro.

4. Le Grotte Vaticane: Situate sotto la basilica, queste grotte ospitano le tombe di molti papi e sono un luogo di grande importanza storica e spirituale.

5. La Cupola di Michelangelo: La maestosa cupola progettata da Michelangelo offre una vista spettacolare sia dall'interno che dall'esterno della basilica.

6. La Tomba di San Pietro: Situata sotto l'altare maggiore, ove è sepolto l'apostolo Pietro, il primo Papa.

7. Il colonnato di Piazza San Pietro: Rappresenta le braccia della Chiesa che accolgono i fedeli di tutto il mondo. Al centro l’obelisco del circo di Nerone, che anche San Pietro contemplò negli ultimi istanti della sua vita, mentre veniva crocifisso. Questi sono solo alcuni dei tesori religiosi che puoi scoprire dentro e fuori della Basilica di San Pietro. Ma ogni altare, ogni angolo di questo luogo sacro racconta una storia di fede e devozione.

Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore è una delle quattro basiliche papali di Roma e proprio perché dedicata alla Vergine Maria ha un ruolo molto significativo durante il Giubileo.

Ecco alcune cose notabili che puoi vedere e fare:

1. Reliquie della Natività: La basilica ospita le reliquie della Natività: La Sacra Culla di Santa Maria Maggiore si trova nella cripta sotto l'altare maggiore della basilica. Questa reliquia è custodita in un prezioso reliquiario in cristallo di rocca, progettato da Giuseppe Valadier. La Sacra Culla contiene cinque assi di legno di acero della Palestina, che si ritiene facessero parte della mangiatoia in cui Gesù Bambino fu adagiato alla nascita. È un luogo di grande devozione e pellegrinaggio, soprattutto durante il periodo natalizio.

2. Mosaici Bizantini: Meravigliosi e interessanti sono i mosaici bizantini del V secolo che decorano l'arco trionfale e l'abside della basilica. Questi mosaici rappresentano scene della vita di Cristo e della Vergine Maria.

3. Cappella Paolina: Questa cappella, costruita per volere di Papa Paolo V, è un esempio straordinario di arte barocca e ospita la venerata icona della Madonna Salus Populi Romani. 4. La Cappella Sistina: Fu commissionata da Papa Sisto V tra il 1585 e il 1587. È stata progettata dall'architetto Domenico Fontana e rappresenta una delle più grandi cappelle della Roma dell'epoca, con una pianta a croce greca. All'interno della cappella, vi sono affreschi e lavori che illustrano la storia dell'infanzia di Gesù. Inoltre, la cappella ospita i monumenti funebri di Papa Sisto V e di San Pio V. Altro elemento chiave della cappella è il Tabernacolo, realizzato in bronzo dorato, che richiama il Tempio di Salomone e simboleggia Betlemme, la "casa del pane".

5. Tomba di Gian Lorenzo Bernini: Il famoso scultore e architetto barocco Gian Lorenzo Bernini è sepolto nella basilica. La sua tomba è semplice, ma è un luogo di grande interesse per gli appassionati di arte e storia.

San Giovanni in Laterano

San Giovanni in Laterano è la cattedrale di Roma, è egualmente un luogo di grande importanza durante il Giubileo. Fu fino al 1309 la residenza ufficiale dei papi

 All’interno della basilica:

1. Reliquie e Arte Sacra: La basilica è ricca di reliquie e opere d'arte sacra. Tra queste, spiccano le reliquie di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista. Importante è l’affresco attribuito a Giotto che raffigura Bonifacio VIII che proclama il primo anno santo del 1300. 

2. Cattedra Papale: La basilica ospita la cattedra del Papa, simbolo della sua autorità come vescovo di Roma. È un luogo di grande significato storico e spirituale. 

3. Mosaici e Decorazioni: Molto belli i mosaici bizantini e le decorazioni barocche, opera del Borromini, che adornano la basilica. Questi elementi artistici raccontano la storia della fede cristiana attraverso i secoli. 

4. Chiostro di San Giovanni in Laterano è uno dei più grandi e affascinanti chiostri di Roma. Situato all'interno del complesso della Basilica di San Giovanni in Laterano, è un capolavoro dell'arte cosmatesca del XIII secolo. Il chiostro è noto per le sue bellissime colonne di marmo intarsiato, realizzate dalla famiglia Vassalletto, famosi marmisti romani. Il chiostro è circondato da splendide sculture in marmo, archi e colonne, e ospita anche opere di Arnolfo di Cambio. È un luogo di grande bellezza e spiritualità, ideale per una visita tranquilla e riflessiva. 

5. Sancta Sanctorum: È opportuna una visita al Sancta Sanctorum, una cappella situata nel Palazzo Lateranense, che ospita alcune delle reliquie più sacre della cristianità. 

San Paolo fuori le mura

San Paolo fuori le Mura è una delle quattro basiliche papali di Roma e un luogo di grande importanza durante il Giubileo, perché vi è la tomba dell’apostolo Paolo.

Ecco alcune cose notabili che si possono vedere:

1. Tomba di San Paolo: La basilica è costruita sul luogo dove l'apostolo Paolo è stato sepolto. La tomba è un luogo di grande venerazione.

2. Mosaici Bizantini: Splendidi i mosaici bizantini che decorano l'arco trionfale e l'abside della basilica. Questi mosaici rappresentano scene della vita di San Paolo e di Cristo.

 3. Il ciclo di 36 affreschi che narrano la vita di San Paolo.

4. Medaglioni dei Papi: All'interno della basilica, si possono vedere i medaglioni che raffigurano tutti i papi della storia della Chiesa, un elemento unico e affascinante.

5. Candelabro del Cero Pasquale: Un'opera d'arte alta circa sei metri, ornata da bassorilievi che raccontano storie del Nuovo Testamento.

6. Il ciborio in marmo dell’altare maggiore, opera di Arnolfo del Cambio (1285)

7. Chiostro Medievale: Il chiostro della basilica è un esempio straordinario di architettura medievale, con colonne decorate e un'atmosfera di pace e riflessione.

* Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’AIMC e UCIIM

Conferenza Episcopale Italiana


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