martedì 2 settembre 2025

SCUOLA SENZA VOTI E LEZIONI


 Una scuola senza voti né lezioni frontali: a Piacenza la nuova media con il metodo di Daniele Novara che mette al centro esperienze, domande e lavoro di gruppo.

 

-       di Andrea Carlino

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Un modello educativo che rompe con l’impostazione tradizionale e si fonda sulla relazione educativa, sull’apprendimento esperienziale e sulla rinuncia a ogni forma punitiva. L’incontro, ospitato nella sede di Via Genocchi 4, offrirà a genitori e cittadini un’occasione di confronto diretto con i promotori dell’iniziativa.

Il dirigente dei Licei, Fabrizio Bertamoni, ha sottolineato lo spirito dell’appuntamento: “Sarà un’occasione preziosa per raccontare in prima persona il progetto della nuova scuola media firmata San Benedetto, rispondere a domande e chiarire eventuali dubbi. La nostra scuola si fonda sulla relazione e sulla fiducia reciproca”.

Un modello didattico che cambia prospettiva

Il Metodo Daniele Novara propone un approccio di forte discontinuità con la scuola tradizionale: niente voti punitivi, nessuna lezione frontale come unico strumento didattico, assenza della cattedra come simbolo gerarchico e una centralità del lavoro di gruppo. Gli studenti sono chiamati a collaborare, a costruire conoscenze attraverso laboratori maieutici e a sviluppare competenze attraverso la “fatica creativa”.
Come ha spiegato lo stesso pedagogista, “si lavora sulle domande e sull’apprendimento attivo, elementi che permettono agli alunni di crescere nella collaborazione, nella scoperta e nella conquista di nuove capacità applicative”.

Una comunità di apprendimento orientata al futuro

La nuova scuola media si pone come comunità di apprendimento, attenta a valorizzare le risorse personali di ciascun ragazzo. L’obiettivo dichiarato è offrire agli studenti un contesto nel quale imparare con motivazione, consolidando il rispetto reciproco e la consapevolezza del valore dell’esperienza scolastica. Per Novara, si tratta di “una concreta speranza per tanti ragazzi e ragazze di trovare una scuola che sappia orientarsi al futuro, utilizzando gli aspetti migliori del passato e non quelli peggiori”. L’iniziativa, unica nel panorama nazionale, si presenta come un’esperienza pilota che mira a tradurre in pratica un metodo già sperimentato in diversi contesti educativi, ma mai prima d’ora applicato in modo integrale nell’ambito della scuola secondaria di primo grado.

 Orizzonte Scuola

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