latino alle medie,
si rafforza studio grammatica,
si innova matematica.
TESTO DEFINITIVO infanzia
e primo ciclo
Il
ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato le
nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e il primo
ciclo di istruzione.
Il
ministro ha dichiarato che “con la firma delle nuove Indicazioni
nazionali si volta pagina” e ha sottolineato il ritorno della
centralità della storia occidentale, la valorizzazione
dell’identità nazionale e la riscoperta dei classici.
Il
percorso di elaborazione è durato quasi due anni e ha coinvolto il comitato
tecnico presieduto da Loredana Perla, le sottocommissioni e il Ministero. Il
Consiglio di Stato ha espresso il parere favorevole il 12 novembre, dopo aver
valutato le integrazioni inviate dal Ministero il 23 ottobre.
Le
nuove Indicazioni nazionali introducono lo studio del latino
per l’educazione linguistica nella scuola secondaria di primo grado, con
l’avvio previsto in seconda e terza media.
L’insegnamento
sarà facoltativo e affidato al professore di italiano già abilitato per il
latino, con un’ora aggiuntiva settimanale da inserire nelle attività di
potenziamento pomeridiane. Il programma comprenderà l’alfabeto, i casi, la
prima e la seconda declinazione, l’indicativo e l’imperativo e l’uso del
vocabolario.
Il
documento prevede il rafforzamento dello studio della grammatica e
della calligrafia dalla scuola primaria, con l’obiettivo di evitare “eccessi di
spontaneismo” nell’espressione e nella scrittura.
Gli
studenti torneranno a imparare le poesie a memoria e a fare i riassunti nelle
aule della scuola primaria. Il Ministro ha affermato che “ripristiniamo
il valore della regola, a partire da quella grammaticale, e del latino” e
ha precisato che “regole grammaticali e latino rappresentano fondamenti
che consentiranno ai nostri ragazzi di crescere consapevoli della nostra
lingua, con maggiore padronanza espressiva e più forte pensiero critico”.
L’insegnamento
della storia sarà dedicato alla storia dell’Occidente, con
l’obiettivo di evitare un approccio enciclopedistico. Il documento afferma che
la storia “è il principale strumento tanto per conoscere come si è formata la
nostra civiltà, per comprenderne le caratteristiche di fondo e i valori, che
per inquadrare al tempo stesso le vicende della scena mondiale e i rapporti di
questa con l’Occidente”.
Il
ministro ha annunciato che “innoviamo i programmi di matematica e scienze perché,
partendo dal reale, possano appassionare i giovani”. Le modifiche riguardano i
contenuti disciplinari, le metodologie didattiche e l’organizzazione del
curricolo, con attenzione a temi come l’inclusione, le competenze digitali e la
cittadinanza. Valditara ha sottolineato che le nuove Indicazioni mettono “al
centro la cultura del rispetto e della lotta contro ogni discriminazione”.
Il ministro ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al lavoro,
definito “poderoso” e caratterizzato da “ascolto e confronto con la
comunità scolastica e scientifica”.
LA CONTRORIVOLUZIONE TOLEMAICA
- di Italo Fiorin
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