- Indicazioni Nazionali
per il curricolo -
Scuola dell’infanzia e
Scuole del Primo ciclo di istruzione
Pubblicata
la bozza delle "Indicazioni Nazionali per il curricolo - Scuola
dell’infanzia e Scuole del Primo ciclo di istruzione" che è stata
trasmessa al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il prescritto
parere.
"Una riforma pensata per i nostri giovani, per abituarli ad esprimersi
correttamente, ad essere chiari, a saper ragionare, a sviluppare creatività e
sensibilità. Per imparare meglio la matematica. Per conoscere la nostra storia
e, dunque, avere un’identità. Per conoscere la geografia e il mondo in cui
vivono”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe
Valditara.
Le principali novità
dalle Nuove Indicazioni Nazionali Scuola dell’infanzia, scuola primaria e
scuola secondaria di I grado
ACCESSIBILITÀ E LEGGIBILITÀ DEL TESTO
Il
nuovo testo è meno ‘tecnico’, più breve, chiaro e fruibile da parte di un
pubblico allargato che potrà cogliere con esplicitezza i capisaldi culturali
delineati nel progetto delle Nuove Indicazioni Nazionali.
SONO STATI PRECISATI GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO, GIÀ
PREVISTI DAL DPR 275/1999.
Essi
costituiscono una declinazione operativa importantissima delle competenze
indicate nel Profilo dello studente al termine del primo ciclo. Organizzati per
aree di competenza e articolati per ciascun grado scolastico, essi
faciliteranno la progettazione didattica collegiale del curricolo.
FOCUS SU EDUCAZIONE ALL’EMPATIA E AL RISPETTO DELLA DONNA
Si
è rafforzato il concetto di scuola che educa alle relazioni educative e ai
sentimenti. Il lavoro cui sarà chiamata la scuola nei prossimi anni è
infatti preventivo e servirà a ridurre e, auspicabilmente, a debellare il
triste fenomeno del femminicidio. Con le Nuove Indicazioni Nazionali si
investirà su due fronti di lavoro didattico potenziando quanto già previsto
dalle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica: l’educazione
al rispetto della donna e l’educazione ai positivi sentimenti, in particolare
all’empatia.
INSEGNANTE COME MAGISTER
Le
Nuove Indicazioni Nazionali restituiscono centralità e incisività al ruolo
dell’insegnante. Non più solo professionista dell’istruzione ma guida
culturale ed educativa, capace di accendere la motivazione e di sostenere la
crescita degli studenti con carisma e ispirazione. Una figura che opera in
sinergia con famiglie e personale scolastico per rispondere ai nuovi bisogni
formativi degli studenti.
POTENZIAMENTO DELLA DIDATTICA DELLA SCRITTURA
Si
è potenziato il ruolo e la funzione formativa della scrittura in corsivo,
della calligrafia.
Si è precisato che per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento,
l’uso del corsivo tiene conto di quanto riportato dalle Linee guida per il
diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici
dell’apprendimento, MIUR, 2011. La scrittura è molto più che una tecnica: è
saper strutturare il pensiero con logica rappresentando quindi un potente
strumento di avviamento al pensiero riflessivo e alla introspezione.
CENTRALITÀ ALL’ESERCIZIO DEL RIASSUNTO
Le
Nuove Indicazioni attribuiscono un ruolo chiave all’esercizio del riassunto
che insegna a essere chiari, logici nella individuazione delle parti essenziali
di un testo, brevi nella comunicazione. Apprendere a riassumere è una
conquista fondamentale per apprendere a pensare.
TORNANO LE POESIE A MEMORIA
Con
le Nuove Indicazioni torna l’apprendimento delle poesie a memoria che,
come attestato da numerosi studi neuroscientifici, rafforza la memoria a breve
e a lungo termine, l’attenzione e la concentrazione, arricchisce il linguaggio
nel confronto con la lingua colta e stimola la sensibilità. Già Calvino ed Eco,
nell’epoca della diffusione della rete e quindi anche dei rischi della
dispersività da essa indotti, suggerivano la riscoperta di questo
importantissimo esercizio che torna ad avere una sua centralità nel documento
ministeriale.
INCLUSIONE E INTERCULTURA
Sono
state meglio esplicitate le misure sistemiche e le prassi specifiche per
l'accoglienza e l'integrazione di studenti provenienti da contesti migratori e
per l'esercizio del diritto allo studio degli alunni adottati. Sono stati
esplicitati i quadri teorici - come le neuroscienze - e i modelli operativi -
ICF (International Classification of Functioning) e l'UDL (Universal Design for
Learning) - utili per progettare interventi personalizzati.
SENZA CONOSCENZA NON C’È COMPETENZA
Le
Nuove Indicazioni Nazionali reintegrano pienamente la dimensione delle
conoscenze nel curricolo scolastico e offrono agli insegnanti un chiaro
quadro di riferimento di obiettivi e competenze per la progettazione del
curricolo verticale. Senza conoscenze non possono essere sviluppate le
competenze. Non una scuola del nozionismo, ma un’istruzione che punta
all’essenziale, al profondo, al duraturo. Un messaggio chiaro agli
insegnanti: selezionare, approfondire, far pensare, costruire percorsi che
abbiano senso e significato, che sviluppino pensiero critico e connessioni tra
i saperi.
STEM
Le Nuove Indicazioni Nazionali promuovono un'istruzione
matematico-scientifico-tecnologica (STEM) integrata e interdisciplinare.
L’informatica sarà introdotta sin dalla scuola primaria. L'obiettivo
primario è formare cittadini capaci di navigare nella complessità del mondo
contemporaneo e di progettare il futuro. In coerenza con le Linee guida
per le discipline STEM del 2023, si sottolinea la necessità di partire dalla
realtà e dall’esperienza dell’alunno per giungere alla teoria. Questo
approccio, basato sull’osservazione del mondo circostante e sull’interazione
concreta con esso, permette di appassionare lo studente allo studio delle
materie scientifiche, e in particolare della matematica. Le STEM diventano
un vero e proprio "laboratorio di idee" dove gli studenti
sperimentano la conoscenza in modo concreto e attivo: formulano congetture,
progettano, discutono, argomentano. L’approccio laboratoriale non solo
incoraggia un apprendimento profondo e significativo, ma favorisce anche lo
sviluppo di un atteggiamento positivo nei confronti delle discipline STEM.
Sono previsti raccordi interdisciplinari che mirano a stimolare il pensiero
critico e creativo
Diverse sono le innovazioni introdotte:
·
Una particolare attenzione è dedicata
anche alla prospettiva storica delle discipline. Questo approccio permette
di comprendere come il sapere si sia evoluto, riconoscendo il ruolo del pensiero
critico e dell'errore come elementi centrali del progresso.
·
Si rafforza il legame con l'educazione
civica e le tematiche di sostenibilità. Attraverso lo studio delle scienze
e della matematica, gli alunni acquisiscono la capacità di valutare
criticamente problematiche ambientali e sociali, diventando cittadini attivi e
consapevoli.
·
Scienze: lo studio delle scienze è un
pilastro per il progresso sociale, basato sull'osservazione, l'astrazione, la
formulazione di ipotesi e la sperimentazione. Si mira a sviluppare una
mentalità aperta, curiosa e orientata alla ricerca continua.
·
Tecnologia: la tecnologia è l'applicazione
dei risultati scientifici per scopi utili. L'insegnamento mira a sviluppare un
atteggiamento critico e consapevole verso le tecnologie, chiarendo la loro
natura di mezzi e non di scopi a sé stanti e promuovendo la comprensione del
loro impatto sociale.
·
ITALIANO
(LINGUA E LETTERATURA)
Le
Nuove Indicazioni Nazionali per Italiano segnano una svolta significativa riaffermando
il ruolo centrale della lingua e della letteratura nella formazione dei giovani
cittadini. Si tratta di un cambio di paradigma che mira a superare lo
spontaneismo linguistico per un'educazione linguistica e letteraria solida e
consapevole.
Al
centro di questa nuova visione vi è il ritorno al valore della ‘regola’
grammaticale e all’importanza della sintassi, superando una concezione
che, negli ultimi decenni, ha troppo spesso privilegiato l'idea di una lingua
come fenomeno spontaneo. L'italiano è presentato come strumento primario
di comunicazione e accesso alla conoscenza, fondamentale per
l'organizzazione del pensiero e la riflessione sul sapere tramandato. Le Nuove
indicazioni enfatizzano l'importanza di un'ortografia sicura e della scrittura
in corsivo, e l'esercizio del riassumere come chiave per
l'organizzazione logica delle informazioni. Particolare rilievo è dato anche
all'apprendimento delle poesie a memoria, riconosciuto come strumento per
rafforzare memoria, attenzione e sensibilità. L'educazione linguistica,
inoltre, è un compito trasversale di tutti i docenti, cruciale per il successo
scolastico e l'integrazione degli alunni di origine straniera.
Per
quanto riguarda la Letteratura, l'obiettivo principale è far prendere
gusto alla lettura affinché gli studenti ricavino dai testi strumenti
per capire sé stessi e il mondo. La letteratura è vista come un mezzo
potente per conoscersi, trovare un'umanità comune e imparare a relazionarsi con
consapevolezza nel mondo. Si promuove la lettura integrale di classici e
testi di buona qualità, scoraggiando la frammentazione antologica, e
incoraggiando la discussione e il confronto tra diversi punti di vista.
Lo
studio della lingua e della letteratura italiana diventa un veicolo per
competenze trasversali essenziali per la cittadinanza. Gli studenti
impareranno ad affrontare consapevolmente anche i testi non letterari –
come articoli di giornale o discorsi politici – per sviluppare una cittadinanza
matura. Le Indicazioni pongono enfasi sull'importanza di imparare a
studiare, acquisendo tecniche per prendere appunti e organizzare esposizioni
orali, e di discernere l'attendibilità delle fonti, sia cartacee (attraverso
l'uso delle biblioteche) che digitali. L'uso intelligente della rete e la
familiarizzazione con giornali (anche stranieri) e risorse multimediali sono
visti come elementi chiave per una formazione completa e critica.
STORIA
Nelle Nuove Indicazioni la storia accompagna gli studenti, sin dalla scuola
dell’infanzia, a capire chi sono, da dove vengono, per quale futuro si
preparano, quale contributo possono dare alla società. Per questo la storia
dell’Occidente, dipanatasi fra Atene, Roma e Gerusalemme, acquista una sua
centralità. Le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo aprono la storia a
una dimensione europea e fin dove appare possibile e sensato anche a un ambito
mondiale, mantenendo comunque ben fermo, specie per il primo ciclo,
l’innegabile rilevanza della dimensione italiana, non solo come la più vicina
all’esperienza dell’alunno ma anche quella così fortemente connessa al contesto
mediterraneo dove si svolge la vicenda greco-romana. La disciplina è pensata
per accompagnare i giovani nell’acquisizione di competenze fondamentali per
comprendere i fenomeni che hanno modellato le nostre società, per riconoscerne
la complessità, apprezzandone altresì le differenze rispetto ai contesti
geo-storici diversi dal nostro, dei quali si dovranno pure apprendere i
caratteri peculiari.
GEOGRAFIA
Non si può essere cittadini italiani se non si sa localizzare il Po o
distinguere le Alpi dagli Appennini, o in quali regioni si trovino Bari,
Salerno o Verona o Bergamo. Le nuove Indicazioni Nazionali per la Geografia
segnano un netto rilancio della Geografia fisica e politica, elevando
la disciplina a pilastro fondamentale per la formazione di un cittadino
autonomo e consapevole, capace di profonda comprensione delle relazioni tra
esseri umani, territorio e ambiente, a tutte le scale, dal locale al globale.
Una
delle novità più significative è la centralità data alla formazione del
"pensiero spaziale" e all’apprendimento del codice della
geo-graficità. La geografia non si limita a localizzare, ma insegna a produrre,
approfondire e sistematizzare conoscenze relative al complesso delle relazioni
materiali e immateriali sul territorio. Ciò avviene attraverso l'uso di un
linguaggio cartografico ampliato che include non solo mappe e globi, ma anche
rappresentazioni digitali come immagini satellitari e Sistemi Informativi
Geografici (GIS), affiancate da fotografie, audiovisivi, dati statistici e
persino il testo letterario o opere d'arte. Questa ricchezza di strumenti mira
a favorire un confronto continuo tra la propria realtà e quelle lontane.
LATINO PER L’EDUCAZIONE LINGUISTICA (LEL)
Il
grande ritorno del Latino per conoscere e imparare meglio la lingua italiana e
le sue regole. Le Nuove Indicazioni Nazionali reintroducono il Latino
curricolare e opzionale a partire dalla seconda media, elevandolo a strumento
vitale per la conoscenza profonda della lingua e della cultura
italiana e per la comprensione del rapporto tra la cultura italiana e
quelle europee.
Apprendere il latino favorirà lo sviluppo della logica, del ragionamento, della
concretezza. La disciplina insegnerà inoltre i grandi valori che sono a
fondamento della nostra civiltà.
Questi gli elementi più innovativi:
·
rafforzamento linguistico e logico: lo
studio del Latino contribuisce significativamente alla qualità linguistica
dell'espressione degli studenti, abitua alla logica e al ragionamento e
affina la conoscenza delle fondamenta grammaticali e del significato delle
parole della lingua italiana.... Si mira a una piena consapevolezza nella
lettura e nella scrittura dell'italiano.
·
dialogo con il contemporaneo e
interdisciplinarità: le indicazioni sottolineano l'importanza di un esame
comparativo del lessico latino con l'italiano e le lingue straniere
moderne, sia per i termini intellettuali che quotidiani. Cruciale è la
richiesta di accogliere le sollecitazioni tecnologiche, attuare
un dialogo costante con le discipline STEM e porre al centro
l'attenzione ai valori della Costituzione appresi tramite l'educazione
civica. Questo è un cambio di paradigma che collega il Latino a campi di studio
moderni e alla cittadinanza attiva.
·
consapevolezza dell'eredità Europea: il
"Latino per l'educazione linguistica" (LEL) mira a far percepire
il rapporto di continuità e alterità che lega il presente al passato e
a rafforzare la consapevolezza che il Latino è un'eredità condivisa e un
elemento di continuità tra le diverse culture europee, plasmando la
sostanziale unità della civiltà europea.
·
competenza pratica e strumentale: non si
tratta solo di teoria. Si punta a far riconoscere l'origine latina di parole
italiane (anche quelle ad alta frequenza e i latinismi di uso comune, inclusi
termini presenti in documenti fondamentali come la Costituzione e a utilizzare
applicativi informatici come vocabolari digitali per approfondire i
rapporti etimologici. Gli studenti dovranno anche essere in grado di
comprendere il senso globale di frasi e testi latini semplici in
contesti laboratoriali.
·
INGLESE
Lo studio della lingua inglese e della seconda lingua comunitaria è
acquisizione di strumenti essenziali per la comunicazione globale e
la comprensione reciproca tra i popoli. Le Nuove indicazioni ne rafforzano
ruolo e funzioni utili alla formazione di individui capaci di navigare un mondo
complesso e interconnesso. L'obiettivo generale per il primo ciclo è
l'alfabetizzazione linguistica e lo sviluppo delle competenze comunicative,
mirando a livelli A1 (scuola primaria) e A2 (scuola secondaria di primo
grado) secondo il QCER. L'approccio è graduale e comunicativo, con la
scuola primaria che introduce la lingua in modo naturale attraverso attività
ludiche e routine quotidiane. Viene fortemente incoraggiato un approccio
immersivo, con l'insegnante che "entra in aula parlando in inglese e
stimolando negli studenti l’espressione in inglese", per acquisire
sicurezza nell'uso e apprezzarne l'importanza nella vita quotidiana.
MUSICA
L'Italia vanta un patrimonio musicale di inestimabile valore, con compositori e
interpreti che hanno segnato la storia. Le più recenti ricerche
neuroscientifiche confermano che l'ascolto, la comprensione e la pratica
musicali attivano simultaneamente diverse aree cerebrali coinvolte nella
cognizione, nelle emozioni, nel movimento e nelle interazioni sociali,
sottolineando il suo profondo impatto sullo sviluppo neurologico e sul
benessere. Investire nell'educazione musicale di base – non specialistica
– fin dalla scuola dell'infanzia è essenziale per formare generazioni
capaci di ascoltare, comprendere, esprimere e apprezzare.
Principale novità:
·
L'Esperienza al centro: Si pone
un'attenzione mirata all'"esperienza con e attraverso la
musica". Questo include la pratica vocale, corale e strumentale, la
comprensione dell’ecosistema sonoro (attraverso "passeggiate e paesaggi
sonori"), l'ascolto attivo e guidato, e l'interazione con musicisti, la
partecipazione a concerti e attività laboratoriali.
·
ARTE
E IMMAGINE
L’insegnamento
di Arte e Immagine con le Nuove Indicazioni acquista piena centralità perché
persegue finalità essenziali: stimolare le potenzialità espressive e
creative attraverso il gioco simbolico e il racconto visivo; sviluppare
competenze tecniche per educare il gesto artistico; alfabetizzare ai saperi
estetici tramite opere che arricchiscono l’immaginario; promuovere la
crescita cognitiva ed emozionale con simboli e metafore; illustrare la storia
dell’arte per sensibilizzare al valore del patrimonio culturale, con focus su
quello locale; formare una cittadinanza attiva, consapevole del ruolo delle
arti nella tutela e nel dialogo culturale.
Arte e Immagine si distinguerà nelle Nuove Indicazioni per una caratteristica
preziosa: offrire un linguaggio universale per esplorare in classe emozioni,
idee e culture attraverso lo sviluppo della creatività basato
sull’apprendimento della tecnica. Si farà inclusione attraverso Arte e Immagine
e Musica.
EDUCAZIONE MOTORIA
Nelle
Nuove Indicazioni la disciplina favorisce la conoscenza del proprio corpo, si
occupa dello sviluppo e della maturazione di competenze motorie come
consapevolezza del proprio rapporto con l’ambiente di apprendimento e con gli
altri, concorre all’educazione integrale della persona attraverso il
movimento e contribuisce alla formazione della personalità dell’alunno
attraverso la strutturazione della propria identità corporea. Il benessere
e la cura della persona attraverso il movimento divengono così parte di una
cultura personale che tenderà a prevenire la sedentarietà, l’abbandono precoce
delle pratiche motorie e sportive e l’errata alimentazione contribuendo da un
lato ad arricchire le possibilità di esperienza e apprendimento e, dall’altro,
a limitare il fenomeno del sovrappeso o dell’obesità.
Documenti Allegati