lunedì 3 agosto 2020

PANDEMIA. L'EMERGENZA SANITARIA CONTINUA


Covid-19, non regredisce la pandemia. L’Oms avverte che sarà lunga

Continuano a cresce contagi e vittime del coronavirus. L'Organizzazione mondiale della sanità conferma che si tratta ancora di una emergenza sanitaria pubblica



Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

La diffusione del Covid-19 continua a “costituire una emergenza sanitaria pubblica di interesse nazionale”. Il direttore dell’Oms Ghebreyesus lo ha confermato ieri sera, subito dopo la riunione del comitato di emergenza che, da Ginevra, ha lanciato anche un avvertimento: la pandemia sarà molto lunga.
In America Latina si sono raggiunti i 200mila morti
E lunga purtroppo continua ad essere anche la lista dei contagi e delle vittime, arrivate in tutto il mondo a oltre 680mila. Negli Stati Uniti, rileva la John Hopkins University, si sono registrati, per il quinto giorno consecutivo, 60mila nuovi casi di positività, con mille vittime, per un totale di oltre 4 milioni e 600 mila contagiati e più di  154 mila morti dall’inizio della pandemia. Dall’America Latina continuano ad arrivare cifre spaventose, con oltre 200mila morti, mentre il Sudafrica, quinto paese al mondo più colpito, ha superato il mezzo milione di casi, con circa 150 decenni in un solo giorno.
Manifestazioni negazioniste in Germania
In Europa sale l’allerta per Germania e Francia. Nella prima si sono registrati, nelle ultime 24 ore, mille nuovi casi, con la capitale Berlino che veniva attraversata da 20mila negazionisti della pandemia, ostili a tutte le misure prese per fermare il contagio, soprattutto le restrizioni alle libertà individuali. In Francia, ci sono oltre 1300 casi, mentre continua ad essere Madrid la città europea con più vittime. Intanto, il ministro della salute russo ha annunciato che il vaccino contro il coronavirus sarà disponibile in Russia entro l’autunno e sarà gratuito per tutti, a cominciare da medici ed insegnanti.
Usa, per la prima volta una convention a porte chiuse
Nel frattempo, per la prima volta nella storia moderna degli Stati Uniti, è stato deciso che una convention repubblicana sarà chiusa alla stampa. Si tratta dell’appuntamento a Charlotte, nella Carolina del Nord, dove i delegati voteranno per la nomina formale di Trump a candidato repubblicano per il voto del prossimo 3 novembre, e che lascerà fuori i giornalisti per assicurare il rispetto del distanziamento sociale.



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