martedì 14 maggio 2024

I BAMBINI NON GIOCANO PIU'

 

Crepet: “I bambini non giocano più. Questo per molti genitori è normale, perché è meglio stare dentro a uno schermo. 


Come fanno i bambini a crescere 

senza aver giocato?

Di redazione

 La società contemporanea sembra sempre più caratterizzata da una preoccupante mancanza di empatia e gentilezza. L’individualismo, la corsa al successo personale e i rapidi cambiamenti tecnologici hanno contribuito a erodere questi valori fondamentali, lasciando spazio all’egoismo e al materialismo.

 Paolo Crepet ha approfondito questa tematica, evidenziando le conseguenze di questa deriva sociale.

 La mancanza di empatia: uno spettro della civilizzazione

Crepet sottolinea come l’assenza di gesti affettuosi e di contatto umano, anche in luoghi affollati, sia un segnale allarmante della perdita di empatia nella società. “Voglio impazzire per un abbraccio di un vecchio amico, di una persona che non vedo da anni ma anche di chi ho visto ieri”, afferma lo psichiatra, sottolineando l’importanza delle relazioni umane autentiche.

 Bambini sconnessi dalla realtà

Un altro aspetto preoccupante è la crescente disconnessione dei bambini dalla realtà, causata dall’uso eccessivo di dispositivi elettronici. “I bambini non giocano più”, osserva Crepet, evidenziando come il gioco sia fondamentale per lo sviluppo delle relazioni sociali, dell’empatia e della capacità di affrontare le sfide della vita.

 Un mondo orwelliano?

Crepet esprime preoccupazione per il mondo che stiamo costruendo, un mondo in cui i giovani sono costantemente connessi ai loro dispositivi, ma sconnessi dalla realtà circostante. “Se questo treno prendesse fuoco chi è che li avvisa?”, si chiede lo psichiatra, mettendo in luce la fragilità di una generazione immersa nella tecnologia ma incapace di interagire con il mondo reale.

 

Orizzonte scuola

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