giovedì 7 aprile 2022

UCRAINA 2022. LE TERMOPILI DEL TERZO MILLENNIO

 Leonida di Sparta e Serse I: l'alba dello scontro di civiltà

 -         di Luigi Sanlorenzo (*)

 Inquietanti analogie avvicinano il conflitto in corso in Ucraina con la Seconda guerra persiana e in particolare con l'episodio più famoso che vi ebbe luogo e fu tramandato ai posteri come Battaglia delle Termopili, nel 480 a. C.  Le dinamiche tattiche e strategiche dell’evento sono oggi tra i primi insegnamenti nelle accademie militari di tutto il mondo.

Non intendo annoiare il lettore con la genesi e le  caratteristiche di quel conflitto che potranno essere approfondite attraverso una quantità di fonti antiche ( Erodoto, Diodoro Siculo, Plutarco ed Eschilo)  per arrivare ai contemporanei Ernle Bradford, Thermopylae: The Battle for the West, Da Capo Press, 2004 e George Cawkwell, The Greco- Persian Wars, Oxford University Press, 2006, passando per la versione cinematografica offerta dal film "300" del 2007 con la regia di Zack Snyder,  tratto dalla graphic novel di Frank Miller e Lynn Varley.

Confiderò, pertanto, in antichi ricordi liceali - miei e dei lettori - per identificare alcune delle suddette analogie.

Personaggi e interpreti:

Serse I, re dei re, padrone del più grande impero persiano, già umiliato dalla sconfitta inflitta al padre Dario a Maratona ad opera delle poleis greche dieci anni prima nel 490 a.C.e animato da viscerali sentimenti di rivalsa e di spietata vendetta.

Leonida I, il più noto dei due re di Sparta, protagonista della battaglia delle Termopili, alla testa di trecento guerrieri, nonostante il divieto degli Efori di affrontare l'esercito persiano, non ritenendo il proprio e quello delle altre poleis ancora pronti allo scontro.

Gli Efori, la magistratura voluta da Licurgo per dirimere eventuali contrasti tra i due sovrani svolgendo un'eminente funzione politica e spesso luogo di intrighi e connivenze di ogni genere, anche con i nemici della città.

L'Oracolo di Delphi, autore della celebre quanto ambigua profezia che avrebbe convinto Leonida ad immolare se stesso e trecento spartani per ritardare l'invasione persiana, dando tempo alle città greche di organizzare la difesa: "O voi, o abitatori di Sparta dalle larghe piazze: o la vostra grande gloriosissima città viene distrutta sotto i colpi dei discendenti di Perseo, oppure questo non avverrà; ma il paese di Sparta piangerà la morte d'un re della stirpe di Eracle."

Efialte, il traditore che rivelando ai persiani un sentiero noto a lui solo, consentì l'accerchiamento degli spartani e il loro annientamento. …

 continua



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