giovedì 26 maggio 2016

Amoris laetitia

capitolo ottavo
                                                                                                                       di don Giulio Cirignano

        Tutto il capitolo ottavo della esortazione post-sinodale “Amoris laetitia”  è attraversata da una duplice linea. Da una parte il riconoscimento e l’affermazione della visione cristiana del matrimonio, dall’altra la lucida consapevolezza della condizione di fragilità in cui oggi versa l’istituto familiare. Da qui, il costante premuroso invito al discernimento rivolto in particolare ai Pastori per aiutare a vivere la logica della misericordia e della integrazione. La prima linea è arcinota e non merita di essere messa in evidenza.
    La seconda linea di pensiero, invece, molto meno nota e praticata può essere compiutamente indicata attraverso alcune affermazioni del documento. E’ sufficiente citarle per coglierne la portata rivoluzionaria. Sarà bene poi leggere per intero il capitolo, ma mettere subito in risalto alcune delle affermazioni  è più utile di qualsiasi commento. Iniziamo, dunque.
     “ La strada della Chiesa è quella di non condannare eternamente nessuno; di effondere la misericordia di Dio a tutte le persone che la chiedono con cuore sincero. Perché la carità vera è sempre immeritata, incondizionata e gratuita.” (296).
       “ Si tratta  di integrare tutti, si deve aiutare ciascuno a trovare il proprio modo di partecipare alla comunità ecclesiale, perché si senta oggetto di una misericordia ‘immeritata, incondizionata e gratuita’ .......

Leggi: AMORIS LAETITIA - cap. 8

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