sabato 1 dicembre 2018

UNESCO: DON PRIMO MAZZOLARI, COSTRUTTORE DI PACE

In un convegno all’Unesco di Parigi dedicato al parroco lombardo, il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Parolin,  ha ricordato l’impegno del sacerdote contro ogni violenza

di Michele Raviart - Città del Vaticano

“Don Primo Mazzolari fu un vero costruttore di pace. I suoi insegnamenti ci ricordano che la pace è un bene che deve essere chiesto per tutti, anche per coloro che non lo meritano, che è frutto dell’impegno di tutti gli uomini di buona volontà”. Così il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin è intervenuto in un convegno all’Unesco di Parigi dedicato al “messaggio e all’azione” del parroco di Bozzolo che, spiega il porporato, ha “affrontato il dramma della guerra”, maturando “convinzioni che lo condurranno a diventare un costruttore di pace del XX secolo”.

Opposizione all’ingiustizia e al razzismo
Nel discorso inaugurale del convegno, riportato dal Sir, il cardinale Parolin ricorda questa “straordinaria figura di sacerdote e profeta”, il confronto con la “dura realtà della guerra” che “lo aiuta a comprendere che tra il Vangelo e la violenza la distanza è abissale”, “il coraggio di opporsi con forza a tutte le forme di ingiustizia e razzismo” durante il fascismo, e il sostegno alla resistenza “come esercizio di una coscienza che voleva preservare l’umanità dall’incubo della violenza”.

Discernere il bene e il vero
Tra gli insegnamenti di don Primo, ricorda il porporato, il discernimento del “bene e vero” in una realtà come la guerra, “che non è mai limpida”, “il mito del dovere come esattamente opposto al primato della coscienza morale” e alcuni intuizioni come la creazione di un’istituzione sovranazionale per garantire la pace. "Uno degli scopi dell'Unesco è quello di costruire la pace", ha ribadito poi in un'intervista per la diocesi di Cremona il cardinale Parolin, " e la Chiesa è qui per aiutare i popoli e il mondo intero a ricercare la pace e in questo contesto il contenuto di don Primo Mazzolari è fondamentale".

Tre lezioni sulla pace
Tre le “lezioni di vita”,  ha spiegato il Segretario di Stato nel suo discorso, suggerite dall’esperienza di don Primo Mazzolari  e dai suoi scritti, “una miniera alla quale possono aspirare ricercatori, intellettuali e uomini di buona volontà”. La prima è che la pace, “che non può essere imposta ma offerta”, “nasce da un tra gli uomini”, quando “i cuori e gli arsenali sono disarmati”. La seconda è che la pace “nasce dal fatto che l’educazione non è e non dovrebbe mai essere vista in modo puramente utilitaristico” e infine che la pace “nasce dall’impegno di tutti a vivere la storia con amore” con un “impegno concreto” e “personale”.

Nel 2017 la visita del Papa a Bozzolo

Il cardinale ha ricordato poi la visita di Papa Francesco alla tomba di don Primo a Bozzolo il 20 giugno del 2017 e ha concluso il suo discorso ricordando le parole di don Mazzolari: “la pace deve rimanere la costante ostinazione dell’uomo. In ogni momento e per tutte le persone”.


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