Il cardinale
prefetto del Dicastero per i Laici, la famiglia e la Vita ha aperto i lavori
del convegno "Pastori e Fedeli laici chiamati a camminare insieme",
in Vaticano fino al 18 febbraio. Dall'amministrazione economica al diritto
civile e canonico, dalle arti alla comunicazione, dall'evangelizzazione alla
carità: sono alcuni dei campi dove l'apporto dei laici porta entusiasmo e
creatività
-
di Antonella Palermo - Città del Vaticano
Promuovere
una pastorale integrata
L'appuntamento
tre giorni - cominciato il 16 febbraio per chiudersi il 18, nell'Aula nuova del
Sinodo - è frutto dell’Assemblea Plenaria del Dicastero del novembre 2019,
nella quale emerse con chiarezza l’esigenza di approfondire la responsabilità
di ogni battezzato nella Chiesa. L'obiettivo è quello di sensibilizzare sia i
pastori che i fedeli laici alla corresponsabilità. La logica della
"delega" o della "sostituzione" del laico è infatti
riduttiva, sottolinea il porporato, e va superata nel segno di ciò che Papa
Francesco disse in quella circostanza, quando sottolineò proprio l'importanza
dell'unità all'interno del Popolo di Dio. Farrell spiega che il suo dicastero
sta cercando di promuovere questo modello di “pastorale integrata” e di
positiva collaborazione.
La
Chiesa non è una federazione ma un organismo unitario
Questa
presenza attiva dei laici nella Chiesa chiarisce il cardinale, nulla toglie
alla loro missione primaria di essere lievito e fermento nella società e negli
ambienti ordinari della vita: lavoro, scuola, mezzi di informazione, cultura,
sport, politica, economia. "Questi, certamente, vanno considerati i campi
ordinari della testimonianza cristiana dei laici, ma evitando una visione
rigida ed esclusivista che estromette del tutto i laici da un attivo
coinvolgimento nella vita ecclesiale", afferma. Richiamando il punto 55
del Documento della Commissione Teologica Internazionale "La sinodalità
nella vita e nella missione della Chiesa", Farrell precisa la peculiarità
della Chiesa: non una federazione, ma un organismo unitario, un soggetto
comunitario.
L'elaborazione
delle decisioni è compito sinodale
È
la costituzione conciliare Lumen gentium a offrire il programma formativo in
questo orizzonte. Citandone il n.37, il prefetto si sofferma in particolare su
due aspetti. Innanzitutto, la necessità che il Pastore applichi ciò che prevede
il Documento della Commissione (n.69) laddove si distingue la fase del
'decison-making' da quella del 'decision-taking': "l’elaborazione è un
compito sinodale, la decisione è una responsabilità̀ ministeriale". Poi
si tratta di affidare ai laici alcuni compiti per i quali essi dimostrano
maggiori competenze, zelo e creatività rispetto a preti e consacrati che
possono essere abituati - dichiara Farrell - a metodologie e prassi più
tradizionali e meno 'scomode'.
Campi
in cui i laici possono esprimere zelo e creatività
Il
cardinale presenta alcuni esempi che vanno dal campo dell’amministrazione
economica e delle finanze a quello del diritto civile e, per coloro che hanno
fatto studi specifici, anche del diritto canonico "pensiamo ad esempio ai
processi di nullità matrimoniale; il campo del biodiritto e della bioetica,
soprattutto per quei laici che provengono da studi di medicina". Inoltre,
fa riferimento al campo del dialogo fra scienza e fede (in particolare per quei
laici che provengono da una formazione accademica di indirizzo scientifico)
alle comunicazioni sociali, alle arti come luogo di testimonianza e di
evangelizzazione. Poi c'è tutta l'impegno nell’evangelizzazione "di
strada" o dei vari "ambienti sociali": Farrell ricorda che nel
Dicastero da lui guidato numerose sono le associazioni di fedeli nate proprio
dall’impulso missionario di alcuni laici desiderosi di portare l’annuncio del
Vangelo nei luoghi di incontro e di lavoro delle persone: i campus
universitari, gli ambienti militari, il mondo dello sport... La raccomandazione
è che i pastori non trascurino di "vigilare e accompagnare tutte queste
iniziative prese dai laici - conclude il cardinale Farrell - ma abbiano sempre
grande fiducia nel loro discernimento e nella loro fedeltà̀ al Vangelo di
Cristo e alla sua Chiesa".
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