educatrice della vita
Vincent Dollmann*
In questo periodo di Avvento, possiamo
pregare specialmente l'Angelus in cui la Vergine Maria ci insegna ad accogliere
Dio nella nostra vita. Ci dice che è solo con Lui che cresciamo nell'autostima.
La fiducia nel suo amore ci permette di condurre la nostra vita in uno spirito
di servizio che ci porta alla gioia del cielo, la nostra vera casa.
L'approccio dell'angelo alla Vergine
Maria mostra l'immenso amore di Dio per ogni persona. Quando la saluta dicendo:
"Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te", riprende le
profezie di Sofonia e Gioele: "Figlia di Sion, rallegrati, perché il
Signore è in te come un valoroso salvatore". Questo saluto esprime tutte
le aspettative del popolo dell'Antica Alleanza. Inoltre, il titolo "piena
di grazia" è il nuovo nome che Dio dà a Maria per significare che le
promesse sono compiute, che la salvezza è concessa a tutti. Attraverso Maria,
questo saluto è rivolto anche a noi, poiché noi stessi, attraverso il
battesimo, siamo riempiti di grazia essendo liberati dal peccato e innestati
nella vita di Gesù risorto. La Vergine Maria nell'Annunciazione ci rivela così
l'amore di Dio come il fondamento su cui possiamo coltivare la nostra autostima
e costruire la nostra vita.
L'Angelo Gabriele rivela i grandi piani
che Dio desidera vedere realizzati nella Vergine Maria. E lei, sentendo queste
parole “strane”, le accetta con semplicità e umiltà. Lei osa affermare questo
nella sua lode: "L'anima mia esalta il Signore... perché ha guardato la
sua umile serva". Il titolo di serva che Maria si dà riflette la sua
disponibilità alla missione che Dio le affida e ci ricorda che ogni scelta è
vivificante e gioiosa solo se fatta sotto gli occhi di Dio e in spirito di
servizio.
La preghiera dell'Angelus ci educa alla
speranza cristiana, che testimonia la vittoria della vita sul male e sulla
morte. Se Dio ha accettato di unirsi a noi, facendosi concepire come uomo nel
grembo di una donna, è perché ogni persona è sacra, anche la più insignificante
agli occhi degli uomini.
Il rispetto assoluto della persona
umana, dal concepimento alla morte, non è un'opzione morale della Chiesa
cattolica, ma una necessità che scaturisce dalla fede in Cristo. Ancora nel
grembo di sua madre Elisabetta, San Giovanni Battista si rallegra della visitazione
e stimola sua madre a benedire la Vergine Maria e Gesù, il frutto del suo
grembo. L'educazione è veramente fedele alla sua missione solo se sa illuminare
le coscienze e rafforzare i cuori alla luce di questa speranza in Dio che vuole
salvare tutti gli uomini.
L'Angelus si conclude con questa richiesta:
"Che la tua grazia, Signore nostro Padre, si riversi nei nostri cuori:
attraverso il messaggio dell'angelo, ci hai fatto conoscere l'incarnazione del
tuo amato Figlio; guidaci attraverso la sua passione e la sua croce alla gloria
della risurrezione.
*Arcivescovo di Cambrai, A.E. UMEC-WUCT
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