Presentato il vademecum "La nostra casa comune: una guida per prendersi cura del
nostro pianeta vivente" dell'Istituto per l'Ambiente di Stoccolma e del
Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, pratico opuscolo
illustrato e ricco di schemi che, partendo dai contenuti della Laudato si’ di
Papa Francesco, offre informazioni scientifiche sul cambiamento climatico e le
sue conseguenze e suggerisce comportamenti per un uso responsabile delle
risorse
-
di Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Un
piccolo vademecum che invita ad impegnarsi per affrontare l’attuale crisi
climatica e che offre informazioni, idee e strumenti essenziali per farlo.
Questo è "La nostra casa comune: una guida per prendersi cura del nostro
pianeta vivente", frutto della collaborazione tra l'Istituto per
l'Ambiente di Stoccolma (Stockholm Environment Institute, Sei) e il Dicastero
per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, presentato on line questo
pomeriggio. Si tratta di un opuscolo illustrato che mette in connessione la
scienza riguardante il cambiamento climatico, la biodiversità e l'uso
sostenibile delle risorse con i messaggi dell'enciclica di Papa Francesco Laudato
si’ sulla cura della casa comune. La guida, dunque, abbraccia il
sapere scientifico sulle questioni ambientali più urgenti e spiega come le
persone e le comunità possono agire per costruire un futuro più sostenibile e
socialmente giusto. E questo attraverso brevi panoramiche sulla crisi
climatica, la biodiversità, la gestione delle risorse idriche, l’inquinamento
atmosferico e la produzione alimentare sostenibile cui seguono indicazioni su
cosa è necessario cambi e suggerimenti circa possibili azioni da
intraprendere.
“Coraggiosa
rivoluzione culturale” per un momento storico critico
Ad
aprire la presentazione del booklet è stato il cardinale Michael Czerny,
prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. “Siamo
in un momento storico critico in cui le azioni di oggi determineranno il
destino delle generazioni a venire” ha detto il porporato, aggiungendo che ci
attende una sfida monumentale e che per rispondervi adeguatamente occorre una
“coraggiosa rivoluzione culturale”, come scrive Papa Francesco nella Laudato
si'. E audace vuole essere la guida che viene offerta “alle Chiese locali e
ai gruppi comunitari” e che, ha proseguito il cardinale Czerny, “rappresenta
una collaborazione importante e piena di speranza” tra i due grandi settori
della scienza e della fede. “Pur partendo da visioni del mondo complementari,
ciò che conta è quanto abbiamo in comune - ha affermato il porporato - la
scienza e la fede condividono valori e scopi fondamentali in grado di guarire
il mondo”. Il prefetto ha inoltre sottolineato che “i principi di
interconnessione e corresponsabilità inquadrano il nostro clima come un bene
comune e il pianeta come la nostra casa comune” e dunque “proteggere, curare e
rigenerare il creato deve essere una priorità per tutti”. Per questo la guida
prodotta dal Sei e dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale
invita a unirsi “e ad agire” su più fronti: “dallo spreco alimentare
all'inquinamento atmosferico, dall'insicurezza idrica alla perdita di
biodiversità”. Il booklet presenta la terra come un'eredità condivisa, e mostra
“come spostare le priorità in modo che i doni della creazione vadano a
beneficio di tutti” spiega il porporato, suggerisce inoltre, “azioni pratiche
che possono essere condivise e messe in rete sulla Piattaforma d'Azione Laudato
Si'”.
La
presentazione della guida
Måns Nilsson, direttore esecutivo dell'Istituto per l'Ambiente di Stoccolma, organizzazione internazionale di ricerca e politica senza scopo di lucro che affronta le sfide dell'ambiente e dello sviluppo, abbracciando questioni relative al clima, all'acqua, all'aria e all'uso del suolo guardando a governance, economia, genere e salute umana, ha evidenziato che il progetto realizzato con la Santa Sede si adatta bene alla missione dell’istituto. "In tutto ciò che facciamo al Sei, abbiamo una duplice missione: produrre una scienza solida e affidabile e comunicare i risultati in modo che siano chiari, convincenti e attuabili", ha affermato. Nilsson ha precisato inoltre che “le prove concrete sono più cruciali che mai”, ma che “ciò che guida le azioni delle persone sono i loro valori e il senso che hanno del loro posto nel mondo”, e allora “in un momento in cui molte persone si sentono senza speranza, come se non potessero fare la differenza”, guida realizzata da Sei e Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale “mostra che possono farlo, sia individualmente che sostenendo collettivamente un cambiamento sistemico”.
La
guida per la cura della “nostra casa comune”
Per
illustrare "La nostra casa comune: una guida per prendersi cura del nostro
pianeta vivente", sono intervenuti anche Andrés Jato, ambasciatore di
Svezia presso la Santa Sede, John Mundell, direttore della Piattaforma
d’Iniziative Laudato si’ e Molly Burd, coordinatrice digitale del Sei e capo
progetto del booklet e sono giunte diverse testimonianze dai vari continenti.
L’opuscolo, in totale 20 pagine, corredate di foto e illustrazioni, è stato
realizzato in cinque lingue: inglese, francese, italiano, spagnolo e
portoghese. Di agile lettura, è disponibile online sul portale
del Sei e su quello del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Ogni sezione si apre con una citazione tratta dalla Laudato si’,
l’impaginazione, poi, affianca sintetiche informazioni scientifiche e schemi su
ciò che nel mondo deve cambiare per il bene della “casa comune” e sulle
modalità di comportamento da adottare. A chiusura dell’opuscolo la “Preghiera
per la nostra terra” di Papa Francesco. Il Dicastero per il Servizio dello
Sviluppo Umano Integrale è pronto a distribuire alle parrocchie più di 500mila
copie del booklet in tutto il mondo e, insieme al Sei, lavorerà per promuovere
il progetto su web evidenziando i cambiamenti che ispira. Uno strumento chiave
sarà la Piattaforma di Iniziative Laudato Si', l’hub online gestito
dal Dicastero che riunisce i cattolici mobilitatisi per affrontare le sfide
ecologiche in linea con l'invito all'azione del Papa.
Vatican News
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