Nella
vita, si presentano “situazioni inattese, non programmate, dove è fondamentale
riconoscere l’importanza e l’urgenza di una decisione da prendere”, ha
sottolineato il Papa, che poi ha aggiunto a braccio: “Le decisioni che ognuno
di noi deve prendere: possiamo chiedere un consiglio, ma la decisione è
propria. Non si può prendere una decisione perché l’ha detto mio marito, l’ha
detto mia moglie…Ognuno di noi deve decidere. Per questo è importante saper
discernere: per decidere bene è necessario saper discernere”. Nel Vangelo, ha
ricordato il Papa, “Gesù parla del discernimento con immagini tratte dalla vita
ordinaria; ad esempio, descrive i pescatori che selezionano i pesci buoni e
scartano quelli cattivi; o il mercante che sa individuare, tra tante perle,
quella di maggior valore. O colui che, arando un campo, si imbatte in qualcosa
che si rivela essere un tesoro”. “Alla luce di questi esempi, il discernimento
si presenta come un esercizio di intelligenza, di perizia e anche di volontà,
per cogliere il momento favorevole: queste sono condizioni per operare una
buona scelta”, ha spiegato Francesco: “E c’è anche un costo richiesto perché il
discernimento possa diventare operativo. Per svolgere al meglio il proprio
mestiere, il pescatore mette in conto la fatica, le lunghe notti trascorse in
mare, e poi il fatto di scartare parte del pescato, accettando una perdita del
profitto per il bene di coloro a cui è destinato. Il mercante di perle non
esita a spendere tutto per comprare quella perla; e lo stesso fa l’uomo che si
è imbattuto in un tesoro”.
“In
una decisione giusta si incontra la volontà di Dio con la nostra volontà:
prendere la giusta decisione, fare discernimento, è fare questo incontro, il
tempo con l’eterno” ha spiegato, a braccio, il Papa, nella prima catechesi
dedicata al discernimento. “Prendere una decisone bella, giusta, ti porta
sempre una gioia finale: forse nel cammino si deve soffrire un po’, ma alla
fine c’è gioia”, ha assicurato ancora a braccio, ricordando che il Vangelo
“suggerisce un altro aspetto importante del discernimento: esso coinvolge gli
affetti. Chi ha trovato il tesoro non avverte la difficoltà di vendere tutto,
tanto grande è la sua gioia. Il termine impiegato dall’evangelista Matteo
indica una gioia del tutto speciale, che nessuna realtà umana può dare; e difatti
ritorna in pochissimi altri passi del Vangelo, che rimandano tutti all’incontro
con Dio. È la gioia dei Magi quando, dopo un lungo e faticoso viaggio, rivedono
la stella; è la gioia delle donne che tornano dal sepolcro vuoto dopo aver
ascoltato l’annuncio della risurrezione da parte dell’angelo. È la gioia di chi
ha trovato il Signore”. “Nel giudizio finale Dio opererà un discernimento nei
nostri confronti”, ha ricordato Francesco: “Le immagini del contadino, del
pescatore e del mercante sono esempi di ciò che accade nel Regno dei cieli, un
Regno che si manifesta nelle azioni ordinarie della vita, che richiedono di
prendere posizione. Per questo è così importante saper discernere: le grandi
scelte possono nascere da circostanze a prima vista secondarie, ma che si
rivelano decisive”. L’esempio citato è quello del primo incontro di Andrea e
Giovanni con Gesù, un incontro che nasce da una semplice domanda: “Rabbì, dove
abiti?” – “Venite e vedrete”. “Uno scambio brevissimo, ma è l’inizio di un
cambiamento che, passo a passo, segnerà tutta la vita”, ha commentato il Papa:
”A distanza di anni, l’evangelista continuerà a ricordare quell’incontro che lo
ha cambiato per sempre, ricorderà anche l’ora: ‘Erano circa le quattro del
pomeriggio’. È l’ora in cui il tempo e l’eterno si sono incontrati nella sua
vita. Conoscenza, esperienza, affetti, volontà: ecco alcuni elementi
indispensabili del discernimento. Nel corso di queste catechesi ne vedremo
altri, altrettanto importanti”.
“Abbiamo
fatto spesso questa esperienza: scegliere qualcosa che ci sembrava bene e
invece non lo era. Oppure sapere quale fosse il nostro vero bene e non
sceglierlo”, ha attualizzato il Papa: “L’uomo, a differenza degli animali, può
sbagliarsi, può non voler scegliere in maniera corretta: è la libertà. La
Bibbia lo mostra fin dalle sue prime pagine. Dio dà all’uomo una precisa
istruzione: se vuoi vivere, se vuoi gustare la vita, ricordati che sei
creatura, che non sei tu il criterio del bene e del male e che le scelte che
farai avranno una conseguenza, per te, per altri e per il mondo; puoi rendere
la terra un giardino magnifico o puoi farne un deserto di morte. Un
insegnamento fondamentale: non a caso è il primo dialogo tra Dio e l’uomo”. “Un
discernimento dove il Signore dà una missione”, ha commentato a braccio: “e
l’uomo, ogni passo che fa, deve discernere quale decisione prendere.
Discernimento è quella riflessione della mente e del cuore che noi dobbiamo
fare prima di prendere una decisione”. Per il Papa, “il discernimento è
faticoso ma indispensabile per vivere. Richiede che io mi conosca, che sappia
cosa è bene per me qui e ora. Richiede soprattutto un rapporto filiale con
Dio”.
“Dio
è Padre e non ci lascia soli, è sempre disposto a consigliarci, a
incoraggiarci, ad accoglierci”, ha garantito Francesco: “Ma non impone mai il
suo volere. Perché? Perché vuole essere amato, non temuto: e anche Dio ci vuole
figli, non schiavi, ma figli liberi. E l’amore si può vivere solo nella
libertà. Per imparare a vivere si deve imparare ad amare, e per questo è
necessario discernere: cosa fare adesso? Davanti a questa alternativa possiamo
fare più maturità nell’amore. Che lo Spirito Santo ci guidi! Invochiamolo ogni giorno, specialmente quando dobbiamo
fare delle scelte”.
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