I paradossi di logica al contrario
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di ALFONSO BERARDINELLI
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Ascoltando l’interminabile e spesso
ripetitiva discussione televisiva sui vaccini (scienziati a favore
e qualche filosofo contro) viene da riflettere, anche un po’
semplicisticamente, sul rapporto tra logica e realtà, principi
e dati di fatto, idee e esperienze. Questa rubrica non è certo
la sede più adatta per affrontare problemi di tale portata; ma
dato che sono entrati di prepotenza nella vita quotidiana di
tutti, alcune cose si possono dire. Una delle più evidenti è che
i nemici del vaccino procedono per deduzione da principi generali
(assoluta libertà minacciata da assoluta dittatura
sanitaria). Mentre chi sostiene come ovvie, utili e doverose le
vaccinazioni, parte piuttosto da una drammatica realtà di fatto, un
virus che contagia e può uccidere, per difendersi dal
quale bisogna usare ogni mezzo medico, comportamentale
e
sociale. Attendere, astenersi da ogni precauzione, comporta un prezzo
insostenibile di vite umane, di sofferenze e crisi del sistema ospedaliero.
La
logica no-vax, se vogliamo usare un po’ di umorismo, potrebbe essere applicata
per ipotesi a fenomeni più comuni. L’estremista deduttivo dice: «Ci
sono stati casi accertati di persone che tenevano una sciarpa
intorno al collo, eppure gli è venuto il mal di gola: quindi
aboliamo le sciarpe e denunciamo le industrie che le
producono solo per ingannare la gente facendo soldi». Oppure:
«Si sa di casi di persone che tenevano aperto l’ombrello,
eppure si sono bagnate una spalla e si sono raffreddate: quindi
gli ombrelli sono un imbroglio, non è vero che proteggono dalla
pioggia al cento per cento, aboliamoli e denunciamo i
fabbricanti di ombrelli che ci impediscono di essere liberi
quando piove».
È la logica estremistica del tutto o niente e
del centopercento. Smettere di mangiare se dopo il pasto mi sento
ancora debole. Smettere di andare al cinema perché si può rischiare di
annoiarsi. Non leggere un libro perché di libri da leggere ce ne sono molti
altri.
Smettere
di informarsi perché tanto non sapremo mai tutte le cose da sapere... È solo un
minimo elenco di estremismo deduttivo e di falsa logica contraria, direi, alla
realtà della vita, alle sue oscillazioni e relatività. Eppure, c’è chi ne fa
una fanatica certezza.
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