- Edoardo
Giribaldi - Città del Vaticano
Progresso
tecnologico e sviluppo umano
Il
segretario generale del Governatorato ha esordito legando il concetto di
"progresso tecnologico" a quello di "sviluppo umano",
notando come, da una parte, gli strumenti più innovativi permettano "di
ridurre i rischi, di migliorare il nostro lavoro e le nostre condizioni di
vita" e come dall'altra la società sia chiamata ad un loro utilizzo
"eticamente responsabile". Ciò si rende vero per le tecnologie
"relativamente semplici" ma "ancora più necessario in relazione
all'uso dell'IA", capace di rappresentare, riprendendo il concetto
espresso da Papa Francesco nel corso della sua partecipazione alla sessione del
G7 sul tema, "una vera e propria rivoluzione cognitivo-industriale".
Uno
sviluppo etico per l'IA
I
criteri scelti per "allenare" tali tecnologie sono, nella visione di
suor Raffaella Petrini, "fattori cruciali" nel determinare "se i
diritti umani fondamentali sono rispettati", se tali sistemi sono
"affidabili e duraturi" e se essi risultino effettivamente
"sostenibili". In tale contesto, la "cooperazione
internazionale", basata su un "dialogo onesto", risulta
"essenziale nello stabilire politiche condivise che possano guidare lo
sviluppo di questi modelli secondo standard di sicurezza e principi etici."
Un compito "impegnativo", tuttavia "necessario per produrre
riflessioni condivise e soluzioni politiche volte a ricercare ciò che è buono e
giusto".
L'algor-etica
delle nuove tecnologie
Durante
il suo intervento, il segretario generale del Governatorato dello Stato della
Città del Vaticano cita ancora Francesco, che nel messaggio per la Giornata
mondiale della pace 2024 notava la "necessità di un dialogo
interdisciplinare finalizzato a uno sviluppo etico degli algoritmi –
l’algor-etica –, in cui siano i valori a orientare i percorsi delle nuove
tecnologie". La tecnologia, ha ricordato ancora la religiosa, "è nata
con uno scopo", ovvero quello di rimanere "uno strumento per
costruire il bene di ogni essere umano e un domani migliore per tutti".
Una concreta "ispirazione" nell'applicazione di tale auspicio
"esemplifica oggi una forma concreta di solidarietà che permette ai
governi di stabilire priorità e alle organizzazioni di assumersi responsabilità
per tutti i loro interlocutori".
La
proposta per un'Agenzia internazionale
Una
cooperazione tra Stati che, in conclusione di intervento, suor Petrini
definisce, al pari di Papa Francesco, "politica sana che coinvolgendo
diversi settori e competenze, può presidiare lo sviluppo tecnologico e creare
le condizioni per rendere possibile e fruttuoso il buon uso della tecnologia,
compresa l'IA". In una risposta a margine del suo messaggio, il Segretario
generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha ricordato la
proposta avanzata dalla Santa Sede per la creazione di un'Agenzia
internazionale relativa all'IA volta a "sviluppare un quadro normativo e
operativo" sul suo utilizzo "pacifico".
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