Raccontare quali sono le esigenze, i diritti e le fragilità
dei bambini, ma anche i loro sogni e desideri. È questo l’obiettivo dei
Children’s Days, promossi dalla Fondazione Cesvi nell’ambito della campagna di
sensibilizzazione sull’infanzia trascurata e maltrattata “Quando Sarò Grande”.
Venti incontri virtuali in programma da oggi fino a sabato 8 maggio, a cui
prenderanno parte anche figure del mondo dello spettacolo e dello sport
Marina Tomarro – Città del Vaticano
Capire quanto l’emergenza Covid-19 ha inciso sulla salute
mentale delle famiglie, dei genitori e dei bambini diventando un nuovo fattore
di rischio al maltrattamento dei minori. Con questo focus si è aperta la
rassegna Children’s Days, promossa dalla Fondazione Cesvi, l’organizzazione
umanitaria che si occupa dei diritti dell’infanzia, e trasmessa in diretta sui
suoi social network, per accendere i riflettori su bambini e adolescenti e
sulle loro difficoltà, soprattutto in questo periodo di pandemia.
La pandemia ha aggravato situazioni già difficili
“Il tema dell’infanzia è molto delicato – spiega Roberto
Vignola, vice direttore generale di Fondazione Cesvi – soprattutto in
questo periodo, perché ha subito pesanti conseguenze a causa dell’isolamento e
della mancanza dei servizi sociali, lì dove erano necessari. Per questo abbiamo
deciso di aprire questi incontri con la presentazione del report 'Indice
Regionale sul Maltrattamento all’infanzia in Italia', uno studio curato dalla
nostra fondazione, che ha analizzato la vulnerabilità al maltrattamento dei
bambini nelle singole regioni italiane, attraverso l’analisi dei fattori di
rischio presenti sul territorio e di conseguenza la capacità delle
amministrazioni locali di prevenire e contrastare il fenomeno tramite i servizi
offerti”. E questo report, purtroppo, ha evidenziato una situazione molto
peggiorata in quest’ultimo anno, a causa dell’interruzione delle attività
scolastiche e quindi delle lunghe giornate passate in casa dai piccoli, dove lo
stress che ha colpito in particolare le famiglie più vulnerabili, la paura
della malattia o della perdita del posto di lavoro, uniti all’assenza dei
servizi sociali, ha rischiato di innescare pericolose situazioni di violenza di
cui i bambini sono le prime vittime. “Proprio a causa del Covid – continua
Vignola – non siamo riusciti a fare un’analisi quantitativa del fenomeno, ma
chi lavora sul campo ogni giorno ci ha raccontato di un quadro nettamente
peggiorato”.
Sostenere non solo i bambini, ma anche le famiglie
Tanti i relatori che si alterneranno nelle differenti
giornate, e che racconteranno le loro esperienze di crescita e di riscatto. Tra
loro, Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, la
psicoterapeuta Stefania Andreoli, la giornalista e scrittrice Christiana
Ruggeri, la giornalista Cristina Parodi, gli attori Alessio Boni e Maria Grazia
Cucinotta, i cestisti Giorgia Sottana e Giampaolo Ricci e il calciatore Cherif
Karamoko, arrivato in Italia dalla Guinea a bordo di un barcone affondato nel
Mediterraneo, e che oggi gioca con il Padova in serie B. “I bambini che oggi
sono in condizioni di vulnerabilità – sottolinea il vice direttore Vignola –
devono essere sostenuti nei loro sogni, perché le condizioni in cui vivono
hanno mancanze non solo materiali ma anche affettive ed educative e impediscono
loro di credere di poter avere diritto ad un futuro migliore. Quello che noi
cerchiamo di fare è incoraggiare questi piccoli a continuare a credere nei loro
sogni, che non sono impossibili, e spesso abbiamo dei risultati incredibili,
perché non dobbiamo dimenticare che loro sono gli adulti del domani”. E il
sostegno non è solo per i bambini ma anche per i loro genitori. “Noi creiamo per
queste famiglie – spiega ancora Vignola – dei percorsi di supporto genitoriale,
in cui cerchiamo di guidare quei genitori, che magari stanno vivendo un momento
della loro vita particolarmente difficile, in modo che evitino di scaricare
tutta la loro rabbia o le preoccupazioni addosso a questi bambini, che hanno
diritto invece ad una crescita serena”.
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