Il segretario di Stato vaticano ha inviato un
messaggio in occasione dell’incontro promosso da Telefono Azzurro e incentrato
sul tema “Dignità dei bambini e degli adolescenti al tempo del covid”. Il
porporato sottolinea che è necessario "un approccio più incisivo
nell'educazione delle giovani generazioni"
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Amedeo Lomonaco –
Città del Vaticano
Cardinale Parolin: si riaffermi il valore inestimabile
della vita
Durante l’incontro, tenutosi a Palazzo Borromeo e trasmesso
in diretta streaming anche attraverso il canale youtube di Vatican News, è
stato letto il messaggio del segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro
Parolin. Il porporato, riferendosi all’iniziativa promossa da Telefono Azzurro,
ricorda che l’evento organizzato oggi “intende mettere in luce rischi, paure e
pericoli a cui va incontro oggi la parte più fragile della
nostra società, bambini e adolescenti”. Ed
auspica che l'odierno momento di riflessione “riaffermi il valore
inestimabile della vita e della dignità dei più piccoli e dei più indifesi”. Il
cardinale Parolin, nel suo messaggio, indica anche una priorità: “il dovere di
un approccio più incisivo nell'educazione delle giovani generazioni, per un
radicale rifiuto di ogni violenza e sopraffazione a danno dei
minori”. E per “un uso sempre più corretto dei mezzi di
comunicazione”.
Un turpe fenomeno in costante evoluzione
All’incontro ha partecipato, tra gli altri, anche
il Cardinale O'Malley che ha illustrato l’attività della Pontificia
Commissione per la Tutela dei Minori. Monsignor Hans Zollner, docente
dell’Università Gregoriana e direttore del “Centre for Child Protection”,
ha ricordato inoltre alcuni dati presenti nel volume "Online Child
Sexual Exploitation. Treatment and Prevention of Abuse in a Digital
World", pubblicato da Springer e curato dal professor Ernesto Caffo,
presidente e fondatore di Telefono Azzurro in qualità di responsabile
scientifico del convegno “Child Dignity in the Digital World” svoltosi nel 2017
presso la Pontificia Università Gregoriana. Complessivamente, i dati sull’abuso
sessuale confermano che si tratta di un fenomeno costantemente in evoluzione.
Il Consiglio d’Europa stima che nel vecchio Continente 1 bambino su 5 subisca
abusi. Nel Regno Unito si ritiene che il 7,5% degli adulti abbia subito abusi
sessuali prima dei 16 anni I dati internazionali confermano anche che, nei casi
di abuso sessuale, le vittime nella maggior parte dei casi fatichino a chiedere
aiuto e optino per rimanere nel silenzio.
Le insidie della rete
Durante l’incontro si è anche ricordato un altro preoccupante
trend: da tempo, e anche in questo periodo scosso dalla pandemia, Internet e le
tecnologie digitali hanno contribuito ad esporre bambini e adolescenti a un
nuovo livello di vulnerabilità. Nel report annuale pubblicato lo scorso anno, Internet
Watch Foundation (aprile 2020) segnala - in riferimento all’anno 2019 - un
incremento del numero di siti web che ospitano immagini o video 3 raffiguranti
abusi sessuali a danno di minori. In un terzo dei casi, questi contenuti sono
prodotti dai bambini stessi, a fronte di un inganno o di un ricatto. La maggior
parte di questi contenuti raffigurano minori pre-adolescenti, tra gli 11 e i 13
anni. I dati del Centro di Ascolto e Consulenza di Telefono Azzurro dimostrano
inoltre che Internet e le nuove tecnologie hanno accresciuto adescamenti
sessuali e abusi sui minori.
Il ministro Bonetti: regole per i social
All’incontro è intervenuto anche il Ministro per le Pari
Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti. Al microfono di
Alessandro Guarasci sottolinea che si deve attuare, in particolare, un’azione
educativa nei confronti dei più piccoli e delle loro famiglie affinché si possa
abitare con precise regole uno spazio come quello dei social.
Caffo: più norme su Internet
Il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto
Caffo, riferendosi ai rischi in Internet, sottolinea in particolare
che è necessario formare i ragazzi ad un uso corretto delle nuove tecnologie.
Occorre anche avere ulteriori normative, a livello internazionale, che
vincolino le grandi aziende della rete a delle regole tese ad evitare che i
bambini possano andare incontro a situazioni per loro dannose.
Ernesto Caffo: più normative a livello internazionale
Con la pandemia si è registrato, in tutto il mondo, un
incremento dei casi di violenza, online e offline. “La sfida più grande per noi
adulti - ha dichiarato Ernesto Caffo intervenendo all'incontro - è assicurare
che i giovani abbiano un accesso sicuro a queste tecnologie: il web infatti è
frequentato anche da perpetratori e i bambini, specialmente i più vulnerabili,
possono facilmente diventare preda di diversi tipi di abuso. I governi, il
settore non-profit, le istituzioni, il mondo accademico e la società civile
dovrebbero unire gli sforzi”.
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