LA RICCHEZZA
DEL MONDO
IN MANO A POCHI NABABBI
di Giuseppe Savagnone
Chi lo dice che le cose non
cambieranno mai? Cambiano, eccome! Solo che noi non ce ne accorgiamo, anche
perché, nella ridda di notizie inutili (a quanto pare Brad Pitt ha una nuova
fiamma!) da cui siamo tempestati ogni giorno, nessuno ci informa dei
cambiamenti veramente importanti. Un’eccezione a questo silenzio è il
recentissimo rapporto della Oxfam – una confederazione internazionale composta
da 18 organizzazioni di Paesi diversi – , da cui risulta che le disuguaglianze
economiche a livello mondiale si accrescono a una velocità vertiginosa. Nel
2010 erano i 388 uomini più ricchi a possedere quanto la metà più povera del
pianeta (oltre 3 miliardi e mezzo di persone). Dopo soli quattro anni, nel
2014, per realizzare questa equivalenza, ne bastavano 80. Nel 2015, 62. Oggi,
secondo i dati pubblicati nel rapporto, ad avere da soli quanto tutti i miserabili
della terra messi assieme (426 miliardi di dollari!), sono in 8. Possiamo
leggere i loro nomi sulla famosa rivista «Forbes»: Bill Gates, Amancio Ortega,
Warren Buffet, Carlos Slim, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Larry Ellison, Michael
Bloomberg.
Attenzione: non si tratta
soltanto di geni solitari che si sono fatti da sé. È il meccanismo
dell’economica neo-capitalistica oggi dominante a produrre questi effetti. I
soggetti sopra elencati sono, infatti, in buona compagnia, se è vero che nel
2015 si è calcolato che l’1% più ricco dell’umanità possiede più del restante
99%. Non è l’eredità del passato: la forbice si è andata sempre più allargando
in questi ultimi decenni. Tra il 1988 e il 2011 il reddito medio del 10% più
povero della popolazione mondiale è aumentato di 65 dollari, meno di 3 dollari
l’anno, mentre quello dell’1% più ricco di 11.800 dollari, vale a dire 182
volte tanto. Il tutto legato ai processi economici e finanziari che non fanno
capo solo a singoli individui, ma a potenti aziende: nel biennio 2015/2016
dieci tra le più grandi multinazionali hanno realizzato complessivamente
profitti superiori a quanto raccolto dalle casse di 180 Paesi del pianeta.
L’Italia non fa eccezione alla
regola. Stando ai dati del 2016, l’1% più facoltoso della popolazione ha nelle
mani il 25% della ricchezza nazionale netta. I primi 7 miliardari italiani
posseggono una ricchezza superiore a quella complessiva del 30% più povero dei
nostri connazionali. E anche nel nostro Paese il processo è in corso di
svolgimento. La classe media, che ne era il tessuto base, si sta disfacendo.
Pochi diventano sempre più ricchi, la maggior parte scivola inesorabilmente
nella povertà……..
Leggi LE PENTOLE DEL DIAVOLO
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