mercoledì 20 gennaio 2016

A PROPOSITO DI BULLISMO .... "Adesso sarete contenti!"


Non servono psicologi, progetti o leggi

di Alex Corlazzoli*
Se fossi nato negli anni duemila sarei stato etichettato “bullo”. Non ho dubbi. La vicenda della ragazzina di Pordenone che si è gettata dalla finestra dopo aver lasciato un biglietto ai suoi compagni con scritto “adesso sarete contenti”, mi ha riportato alla memoria la mia pre-adolescenza. A dodici-tredici anni, alle medie, avevo preso di mira Mirko: troppo secchione, troppo “leccapiedi”, troppo servile con i prof.
Quel ragazzino mi infastidiva per quel modo di fare un po’ saccente, da primo della classe. Feci alleanza con altri compagni e gli smontai pezzo per pezzo la bicicletta. Non ricordo bene il fatto ma ho ben presente la reazione di Mirko e dei suoi genitori: il compagno di classe per anni non mi rivolse la parola e i suoi genitori persino in età adulta faticarono a salutarmi. Nessuno mi scoprì. Non subii alcuna punizione a scuola e tantomeno a casa.
Cos’era successo? Perché mi ero trasformato in un “bullo”? ....

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