della
spiritualità agostiniana
-Di Antonio Tarallo
“Sono figlio di sant'Agostino”, così si è presentato Papa Leone XIV ai
fedeli riuniti in piazza San Pietro. Una frase che rende omaggio al percorso
spirituale che ha segnato Prevost, religioso agostiniano. Era il primo settembre del 1977 quando Prevost a Saint
Louis entrò nel noviziato dell'Ordine di Sant'Agostino (provincia di Nostra
Signora del Buon Consiglio di Chicago). Emetterà la prima professione il 2
settembre del 1978. Il 29 agosto 1981 pronuncia i voti solenni. Un cammino,
dunque, che inizia con sant'Agostino, il vescovo di Ippona, il famoso autore
de “Le Confessioni”.
Agostino, ossia la ricerca dell'interiorità. Del dialogo con Dio. Agostino e la spiritualità dell'ordine: un binomio inscindibile. Ma di quale interiorità si tratta? Non certamente di fuga dalla realtà, ma radice della stessa vita, nell'ascolto del Maestro interiore: lo Spirito Santo. Un Dio che sta dentro di noi, più intimo dell'intimità stessa. Un'anima che si domanda, si chiede, riflette e cerca. E' il verbo “cercare” un altro punto fondamentale: Dio pone interrogativi all'uomo e lo sprona alla ricerca. E nodo centrale nella vita di ognuno rimane l'amore: “Ciascuno vive secondo quello che ama”, così scrive il vescovo santo d'Ippona nel suo “La Trinità”.
Un amore che si “espande” e si dirige verso il prossimo.
Verso la Chiesa, espressione di Cristo: Chiesa, suo corpo, madre dei cristiani
e depositaria della verità rivelata. Nella
Chiesa "siamo diventati Cristo. Perché se egli è il Capo, noi siamo le
membra", perché "il Cristo totale è capo e corpo". Parole di
sant'Agostino.
La vita del cristiano. Come si realizza? Agostino riesce
a rispondere a questo fondamentale quesito ponendo la fraternità, la comunione
con gli altri, al primo posto. E'
un percorso che si fa assieme. Itinerario che porta alla costruzione di ciò che
Agostino chiamerà la “Città di Dio”. È possibile costruirla? Certo, risponde la
spiritualità agostiniana, perché tutti gli uomini sono rivolti al bene. Solo
quando facciamo del bene, allora, siamo liberi: "Non temete il servizio
del Signore. [...] Nella casa del Signore libera è la schiavitù. Libera, perché
il servizio non l'impone la necessità ma la carità. [...] La carità ti renda
servo, come la verità ti ha fatto libero".
La spiritualità agostiniana potrebbe essere riassunta in
queste parole chiave: interiorità,
preghiera, ricerca di Dio, correzione fraterna, bene comune, unità in Cristo e
grazia. Temi o parole chiave che, molto probabilmente, ritroveremo durante
tutto il pontificato di papa Leone XIV.
L'ordine agostiniano è un istituto religioso di diritto
pontificio fondato nel 1224. Nell'ultimo
censimento (2008) l'ordine contava nel mondo 448 conventi e 2.769
religiosi.
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