mercoledì 2 giugno 2021

FESTA DELLA REPUBBLICA. LETTERA AD UN BAMBINO

 

-        di Luigi Sanlorenzo

 

- Caro bambino nato nel giorno della Repubblica,

prima di tutto,  complimenti perché sarà vacanza a scuola e  potrai godere della tua festa per l’intera giornata,  magari con qualche “ponte” che, di tanto in tanto,  ti permetterà di farlo in un lungo weekend; sei nato in una giornata particolare  che, comunque vadano le cose in futuro, vedrà sempre, almeno in questo giorno,  un’Italia unita nei cui cieli si intrecceranno i colori della bandiera che una leggenda vuole abbiamo un significato ben preciso, ossia il verde per ricordare i nostri prati, il bianco per ricordare le nevi perenni e il rosso per il sangue versato nelle guerre combattute sotto forme diverse per conquistare e assicurare la tua liberà.

Che tu compia oggi tre anni o settantacinque, la coincidenza della tua data natale con quella della Repubblica, pur casuale come per tutti, non può che interrogarti su quanto il destino ti sia stato benevolo.

Qualunque sia il colore della pelle dei tuoi genitori, sei venuto alla luce in un Paese libero del continente che ha donato al mondo musica sublime, altissima letteratura, l’idea stessa di quell'arte che da ogni parte ti circonda e ti stordisce, il concetto antico e sempre attuale di democrazia, l’aspirazione all'uguaglianza nei diritti e nei doveri tra tutti gli uomini e le donne. Ove tu non ne sia ancora un cittadino a tutti gli effetti, ti auguro di diventarlo presto, per il semplice motivo di essere nato in Italia.

Qualunque sia il tuo credo politico o religioso sappi che la sua pacifica espressione sarà sempre tutelata dalla Costituzione e dalle leggi. Adoperati perché ciò sia sempre più concreto e percepito da tutti. Qualunque sia il tuo stato sociale, ricorda che avrà sempre diritto di essere rispettato e, quando necessario, sostenuto ed aiutato perché non ti siano precluse pari opportunità di realizzazione, a condizione che tu faccia la parte che l’età ti assegnerà in ogni fase della vita.

Qualunque sia il genere a cui ti sentirai spontaneamente e senza condizionamenti di appartenere, confida che nessuno avrà mai il diritto di discriminarti, di insultarti o di farti del male per tale ragione.

Se in questo anniversario sei ancora nell'infanzia o nell'adolescenza, probabilmente tutto ciò ti sembrerà ovvio e normale. Purtroppo non è stato sempre così e quando te ne parleranno a scuola o in famiglia, rivolgi un pensiero a quanti si sono ribellati perché tu potessi considerarlo “scontato” e se dovessi avere la fortuna di incontrare qualcuno di essi che è ancora tra noi, distingui tra le sue rughe il ricamo di un sogno chiamato Libertà e leggi nel suo sguardo i fotogrammi drammatici che di quella lotta vi sono rimasti impressi per sempre. Degli altri troverai in molti casi il ricordo nei nomi delle strade e delle piazze che percorrerai, talvolta frettoloso e distratto. Sappi che sono lì perché tu possa orientarti nel labirinto in cui è sempre in agguato qualcuno che vorrebbe invece che ti smarrissi.

Delle Istituzioni democratiche, con le cui tante insufficienze avrai modo di confrontarti quando in forme diverse le incontrerai, tieni a mente che sono idee astratte che diventano concrete soltanto attraverso le azioni di uomini e di donne di diversa indole e natura: alcuni danno ad esse lustro e dignità, altri le usano e le avviliscono con comportamenti indegni che spesso hanno a che fare con il proprio interesse o con la propria stupidità. Difendile sempre e comunque, mentre nel frattempo ti adoperi perché esse trovino il più possibile, gli interpreti adeguati a tale ineguagliabile ruolo.

Non commettere mai l’errore di confonderle con i comportamenti sbagliati di quanti le dovessero rappresentare, rischieresti di indebolirne le fondamenta che altri e migliori di alcuni di loro, hanno edificato settantacinque anni fa.

La Repubblica che ti viene consegnata ogni anno come il più bello dei regali che potrai mai ricevere non è, se non nelle proprie ed irrinunciabile radici ideali, un pacchetto ben confezionato e definitivo; somiglia piuttosto ad un mosaico colorato di cui sei tu la tessera più recente che ne identifica il profilo in divenire o, se preferisci, ad un gioco creativo dalle composizioni molteplici ma fatte tutte della stessa materia ideale. Diffida pertanto di coloro che vorrebbero indurti a considerarne una ed una sola nel cui pensiero unico imprigionare i futuri possibili.

Di ciò con cui sei nato come con una sorta di camicia della fortuna, non dimenticare che due terzi dell’Umanità è ancora priva o solo all’inizio di un cammino faticoso disseminato di mille ostacoli.

Fai in modo di non essere tu uno di quelli e stai sempre dalla parte di chi più soffre, spera ed ama, consapevole del privilegio che ti è stato donato e se un giorno dovesse toccare a te di rappresentare questa Repubblica nei mille ruoli di servizio in cui essa diventa realtà, siine degno e fiero indossando una toga, una divisa, un camice, una tuta  o semplici abiti civili: non ti mancheranno gli esempi da seguire né quelli da evitare; in ogni caso la tua testimonianza personale sarà unica, irripetibile e mai esente da responsabilità.

E ove la vita dovesse portarti ad assumere ruoli e compiti in altri settori, ricorda che nella società italiana “privato” non è il contrario di “pubblico” né una zona franca da cui i valori repubblicani possano essere esclusi in nome del profitto, del potere o di altre tentazioni della natura umana. Anche in questo non ti mancheranno italiani che hanno lasciato una traccia su cui orientare i tuoi comportamenti.

Infine, quando sarai giunto all'età in cui si dice prevalga la saggezza come figlia dell’esperienza e ti troverai a festeggiare la Repubblica, magari scrivendo una lettera come questa a chi ti è più caro, che il bilancio della tua vita civile sia sereno e senza rimpianti.

Buon compleanno a te che sei nato il due giugno, buon compleanno all'Italia libera, democratica e repubblicana.

 

Lo Spessore



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