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di Luigi Sanlorenzo
- Caro
bambino nato nel giorno della Repubblica,
prima
di tutto, complimenti perché sarà vacanza a scuola e potrai godere
della tua festa per l’intera giornata, magari con qualche “ponte” che, di
tanto in tanto, ti permetterà di farlo in un lungo weekend; sei nato in
una giornata particolare che, comunque vadano le cose in futuro, vedrà
sempre, almeno in questo giorno, un’Italia unita nei cui cieli si
intrecceranno i colori della bandiera che una leggenda vuole abbiamo un
significato ben preciso, ossia il verde per ricordare i nostri prati, il
bianco per ricordare le nevi perenni e il rosso per il sangue versato nelle
guerre combattute sotto forme diverse per conquistare e assicurare la tua
liberà.
Che
tu compia oggi tre anni o settantacinque, la coincidenza della tua data natale
con quella della Repubblica, pur casuale come per tutti, non può che
interrogarti su quanto il destino ti sia stato benevolo.
Qualunque
sia il colore della pelle dei tuoi genitori, sei venuto alla luce in un Paese
libero del continente che ha donato al mondo musica sublime, altissima
letteratura, l’idea stessa di quell'arte che da ogni parte ti circonda e ti
stordisce, il concetto antico e sempre attuale di democrazia, l’aspirazione
all'uguaglianza nei diritti e nei doveri tra tutti gli uomini e le donne. Ove
tu non ne sia ancora un cittadino a tutti gli effetti, ti auguro di diventarlo
presto, per il semplice motivo di essere nato in Italia.
Qualunque
sia il tuo credo politico o religioso sappi che la sua pacifica espressione
sarà sempre tutelata dalla Costituzione e dalle leggi. Adoperati perché ciò sia
sempre più concreto e percepito da tutti. Qualunque sia il tuo stato sociale,
ricorda che avrà sempre diritto di essere rispettato e, quando necessario,
sostenuto ed aiutato perché non ti siano precluse pari opportunità di realizzazione,
a condizione che tu faccia la parte che l’età ti assegnerà in ogni fase della
vita.
Qualunque
sia il genere a cui ti sentirai spontaneamente e senza condizionamenti di
appartenere, confida che nessuno avrà mai il diritto di discriminarti, di insultarti
o di farti del male per tale ragione.
Se
in questo anniversario sei ancora nell'infanzia o nell'adolescenza,
probabilmente tutto ciò ti sembrerà ovvio e normale. Purtroppo non è stato
sempre così e quando te ne parleranno a scuola o in famiglia, rivolgi un
pensiero a quanti si sono ribellati perché tu potessi considerarlo “scontato” e
se dovessi avere la fortuna di incontrare qualcuno di essi che è ancora tra
noi, distingui tra le sue rughe il ricamo di un sogno chiamato Libertà e leggi
nel suo sguardo i fotogrammi drammatici che di quella lotta vi sono rimasti
impressi per sempre. Degli altri troverai in molti casi il ricordo nei nomi
delle strade e delle piazze che percorrerai, talvolta frettoloso e distratto.
Sappi che sono lì perché tu possa orientarti nel labirinto in cui è sempre in
agguato qualcuno che vorrebbe invece che ti smarrissi.
Delle
Istituzioni democratiche, con le cui tante insufficienze avrai modo di
confrontarti quando in forme diverse le incontrerai, tieni a mente che sono
idee astratte che diventano concrete soltanto attraverso le azioni di uomini e
di donne di diversa indole e natura: alcuni danno ad esse lustro e dignità,
altri le usano e le avviliscono con comportamenti indegni che spesso hanno a
che fare con il proprio interesse o con la propria stupidità. Difendile sempre
e comunque, mentre nel frattempo ti adoperi perché esse trovino il più
possibile, gli interpreti adeguati a tale ineguagliabile ruolo.
Non
commettere mai l’errore di confonderle con i comportamenti sbagliati di quanti
le dovessero rappresentare, rischieresti di indebolirne le fondamenta che altri
e migliori di alcuni di loro, hanno edificato settantacinque anni fa.
La
Repubblica che ti viene consegnata ogni anno come il più bello dei regali che
potrai mai ricevere non è, se non nelle proprie ed irrinunciabile radici
ideali, un pacchetto ben confezionato e definitivo; somiglia piuttosto ad un
mosaico colorato di cui sei tu la tessera più recente che ne identifica il
profilo in divenire o, se preferisci, ad un gioco creativo dalle composizioni
molteplici ma fatte tutte della stessa materia ideale. Diffida pertanto di
coloro che vorrebbero indurti a considerarne una ed una sola nel cui pensiero
unico imprigionare i futuri possibili.
Di
ciò con cui sei nato come con una sorta di camicia della fortuna, non
dimenticare che due terzi dell’Umanità è ancora priva o solo all’inizio di un
cammino faticoso disseminato di mille ostacoli.
Fai
in modo di non essere tu uno di quelli e stai sempre dalla parte di chi più
soffre, spera ed ama, consapevole del privilegio che ti è stato donato e se un
giorno dovesse toccare a te di rappresentare questa Repubblica nei mille ruoli
di servizio in cui essa diventa realtà, siine degno e fiero indossando una
toga, una divisa, un camice, una tuta o semplici abiti civili: non ti
mancheranno gli esempi da seguire né quelli da evitare; in ogni caso la tua
testimonianza personale sarà unica, irripetibile e mai esente da
responsabilità.
E
ove la vita dovesse portarti ad assumere ruoli e compiti in altri settori,
ricorda che nella società italiana “privato” non è il contrario di “pubblico”
né una zona franca da cui i valori repubblicani possano essere esclusi in nome
del profitto, del potere o di altre tentazioni della natura umana. Anche in
questo non ti mancheranno italiani che hanno lasciato una traccia su cui
orientare i tuoi comportamenti.
Infine,
quando sarai giunto all'età in cui si dice prevalga la saggezza come figlia
dell’esperienza e ti troverai a festeggiare la Repubblica, magari scrivendo una
lettera come questa a chi ti è più caro, che il bilancio della tua vita civile
sia sereno e senza rimpianti.
Buon
compleanno a te che sei nato il due giugno, buon compleanno all'Italia libera,
democratica e repubblicana.
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