Appello di Save the Children: ripartiamo dai
bambini e dagli adolescenti fortemente penalizzati dalla pandemia per radicare
la ripresa del Paese. 100 firme autorevoli a sostegno del Manifesto
“Riscriviamo il futuro”.
Roberta
Gisotti – Città del Vaticano
“Riscriviamo il futuro”,
il titolo della Campagna lanciata oggi in Italia dall’organizzazione
internazionale umanitaria Save the Children, per chiedere al Governo, al
Parlamento e alle Regioni di ripartire dai bambini e dagli adolescenti
fortemente penalizzati dalle misure restrittive della pandemia, con la chiusura
delle scuole e di ogni attività sportiva e ricreativa e la crescita di
disagi economici e sociali, anche gravi in molte famiglie, in tutto il
Paese, con la sospensione, riduzione o perdita di lavoro da parte dei genitori.
Gli effetti del Covid19 sui minori
Un allarme rosso sull’Italia, supportato da
una ricerca condotta, alla fine di aprile, attraverso un questionario on line
rivolto a circa mille minori tra gli 8 e i 17 anni e i loro genitori. Non un
campione molto esteso, che ha però confermato nel 40 per cento dei casi la
povertà economica ed educativa diffusa e aggravata dalle misure
restrittive della pandemia.
Povertà economica
Sono quasi raddoppiati i nuclei familiari che
necessitano di sussidi dello Stato per andare avanti. Quasi la metà delle
famiglie intervistate ha dovuto infatti ridurre le spese alimentari e il
consumo di carne e pesce, tutte private del servizio mensa scolastico per i
figli, che era esente da pagamenti per i nuclei più disagiate. Un milione di
bambini in più – stima Save the children - rischia di scivolare nella
povertà assoluta.
Povertà educativa
1 su minore su 5 incontra maggiori difficoltà
a fare i compiti e tra gli 8 e gli 11 anni, 1 su 10 non segue mai le lezioni a
distanza o lo fa meno di una volta a settimana. C’è pericolo che molti ragazzi
abbandonino gli studi, condannati all’ignoranza, già oggi 1 su 2 non legge
libri al di fuori della scuola, e siano privati ulteriormente della possibilità
di fare sport, già oggi 4 su 10 non lo praticano. Dispersione scolastica,
scarsità di opportunità educative, culturali, sportive e ricreative per bambini
e ragazzi, fenomeni già ampiamente presenti prima della pandemia, soprattutto
nel regioni del centro sud, rischiano di estendersi al resto d’Italia.
Ripartire subito in vista dell’estate
“Nell’immediato – spiega Daniela
Fatarella direttrice generale di Save the Children Italia – puntiamo
ad affrontare educazione, opportunità e speranza a 100 mila bambini e ragazzi
che vivono nei contesti più deprivati del Paese, all’indomani della grande
emergenza sanitari e socio-economica che ha colpito il Paese”. Ma dopo mesi di
lockdown, di mancanza di socialità, di assenza dalle aule con una didattica a
distanza non sempre efficace e fruibile da tutti, incombe per tutte le famiglie
italiane il periodo estivo, vuoto di proposte per i figli, che rischiano di
essere perfino abbandonati in casa dai genitori obbligati a tornare al lavoro.
C’è bisogno di tutti per aiutare bambini e ragazzi
“Ora più che mai – sollecita Fatarella è
necessario un impegno collettivo che veda tutti coinvolti – cittadini,
famiglie, scuole, terzo settore, aziende e istituzioni – per una ripartenza che
identifichi i diritti dei minori come bussola per intervenire sul
presente e riscrivere il futuro”. Oltre 100 personalità del mondo della
cultura, dello spettacolo, dell’impresa e dello sport hanno già firmato il
Manifesto “Riscriviamo il futuro”, cui è possibile aderire sul sito
Nessun commento:
Posta un commento