Tornare a scuola in
presenza, ma anche e soprattutto in piena sicurezza.
È questo l’obiettivo del
Governo e del Ministero dell’Istruzione, che ha ricevuto oggi dal Comitato
tecnico-scientifico istituito per l’emergenza coronavirus il documento con le
misure per il rientro a settembre.
“Il Governo è al lavoro per
riportare tutti gli studenti in classe. Questo documento è la cornice in cui
inserire il piano complessivo di riapertura: poche semplici regole, soluzioni
realizzabili che ci permetteranno di tornare tra i banchi in sicurezza”, spiega
la Ministra Lucia Azzolina. “A questo documento si unirà quello del
Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione che offrirà spunti che
guardano alla ripresa di settembre, ma anche oltre: l’uscita da questa
emergenza, come abbiamo sempre detto, deve diventare una straordinaria spinta
per migliorare il sistema di Istruzione e per promuovere l’innovazione
didattica”.
“Dal Comitato
tecnico-scientifico arriva un contributo importante per riaprire le nostre
scuole in sicurezza. A questo obiettivo il Governo dedicherà ogni energia”,
prosegue il Ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Quello fatto per la scuola
è stato un lavoro impegnativo, che ha l’obiettivo di conciliare il contenimento
del rischio di contagio con il recupero della normale attività per studenti e
lavoratori del mondo dell’Istruzione. Sarà importante, nelle prossime
settimane, mantenere cautela e responsabilità nei comportamenti da parte di
tutti per poter garantire il rientro nelle classi a settembre”, chiude Agostino
Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico.
Il distanziamento
fisico, le misure di igiene e prevenzione sono i cardini
del documento. Previsto il distanziamento interpersonale di almeno un
metro, considerando anche lo spazio di movimento. Questa distanza andrà
garantita nelle aule, con una conseguente riorganizzazione della
disposizione interna, ad esempio, dei banchi, ma anche nei laboratori, in aula
magna, nei teatri scolastici. Si passa a due metri per le attività
svolte in palestra.
Il consumo del pasto a
scuola va assolutamente preservato, spiega il documento, ma sempre garantendo
il distanziamento attraverso la gestione degli spazi, dei tempi (turni) di
fruizione e, in forma residuale, anche attraverso l’eventuale fornitura del
pasto in “lunch box” per il consumo in classe.
Andranno limitati gli
assembramenti nelle aree comuni. Saranno valorizzati gli spazi
esterni per lo svolgimento della ricreazione, delle attività motorie o per
programmate attività didattiche.
La presenza dei genitori nei
locali della scuola dovrà essere ridotta al minimo. Sempre per evitare il
rischio assembramento, saranno privilegiati tutti i possibili accorgimenti
organizzativi per differenziare l’ingresso e l’uscita delle studentesse e degli
studenti, attraverso lo scaglionamento orario o rendendo disponibili tutte le
vie di accesso dell’edificio scolastico.
All’ingresso della
scuola non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Ma
chiunque avrà una sintomatologia respiratoria o temperatura superiore a 37,5°
dovrà restare a casa. Sarà importante rispettare, da parte di tutti, questa
regola, per ridurre le possibilità di contagio.
Ciascuna realtà scolastica
procederà ad una mappatura e riorganizzazione dei propri spazi in
rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale con l’obiettivo
di garantire quanto più possibile la didattica in presenza, anche avvalendosi
di spazi in più grazie a collaborazioni con i territori e gli Enti locali.
Prima della riapertura della
scuola sarà prevista una pulizia approfondita di tutti gli spazi.
Le
pulizie, poi, dovranno essere effettuate quotidianamente. Saranno resi
disponibili dispenser con prodotti igienizzanti in più punti della scuola.
Sarà necessario indossare la mascherina. Gli alunni sopra i 6 anni
dovranno portarla per tutto il periodo di permanenza nei locali scolastici,
fatte salve le dovute eccezioni, ad esempio quando si fa attività fisica,
durante il pasto o le interrogazioni, come già accadrà per gli Esami di Stato
del II ciclo.
Gli alunni della scuola
dell’infanzia non dovranno indossare la mascherina, come previsto per i minori
di 6 anni di età. Non sono necessari ulteriori dispositivi di protezione.
Potranno essere organizzate
apposite esercitazioni per tutto il personale della scuola, per
prendere dimestichezza con le misure previste.
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