Croce Rossa:
la situazione è
preoccupante ma inutile il panico
Quasi 78 mila i contagiati nel mondo. Aumentano i casi in Corea del Sud,
ma calano i nuovi contagiati in Cina per le polmonite virale. In Italia 44
persone sarebbero positive al virus, due i morti. Per Giuseppe Ippolito
direttore scientifico dello Spallanzani di Roma “non bisogna farsi prendere
dall'allarmismo"
di Alessandro Guarasci
Il Coronavirus Covid 19 ha provocato finora 2.360
vittime a livello mondiale. E’ quanto emerge dal bilancio aggiornato della
statunitense Johns Hopkins University. Il totale dei casi confermati di contagi
è salito a quota 77.662, mentre i pazienti guariti sono in aumento e finora
sono 21.029. Per la Croce Rossa Internazionale i nuovi casi registrati in
Europa, in Corea e in Iran dimostrano che l'epidemia non è più circoscritta
solo alla Cina.
Aumentano in casi in Corea del Sud, in calo i
contagi in Cina
La Corea del Sud ha accertato altri 87 casi di
contagio da Coronavirus, portando il totale a quota 433: l'ultimo aggiornamento
inasprisce la situazione, visto che il Paese è quello con il maggior numero di
casi verificati dopo la Cina. In Cina, i nuovi contagiati sono 397, molto al di
sotto dei 900 registrati ieri. Massima l’allerta anche in Iran dove si
registrano 5 morti e 28 casi confermati. L'esplosione del coronavirus sarà al
centro dei colloqui del G20 finanziario in corso questo weekend a Riyad, in
Arabia Saudita.
Due
morti in Italia, dimesso un uomo ricoverato allo Spallanzani
E’ salito a 44 il numero dei pazienti risultati
positivi ai test del Corovinarus e residenti tra la Lombardia e il Veneto.
L’Italia è il Paese col più alto numero di contagiati a livello europeo.
E ci sarebbe una seconda vittima. Si tratta di una donna residente in
Lombardia che potrebbe essere collegata ai casi di Codogno. Ieri è deceduto in
Veneto Adriano Trevisan, di 78 anni, all'ospedale di Schiavonia, in provincia
di Padova. Ma arrivano anche notizie positive. Il ricercatore italiano ricoverato
allo Spallanzani per coronavirus sarà "dimesso in giornata". Il
giovane, caso confermato di Covid-19, era risultato persistentemente negativo
ai test. Per Giuseppe Ippolito direttore scientifico dello Spallanzani di Roma
“non bisogna farsi prendere dall'allarmismo”, mentre il paziente arrivato da
Ostia è negativo. Il premier Conte ha detto che il governo è “al lavoro senza
sosta per reagire con la massima compattezza a questa emergenza”. Su
indicazioni della prefettura, il vescovo di Piacenza monsignor Giovanni
Ambrosio ha disposto per le Messe nelle chiese della Diocesi che la
Comunione sia distribuita solo sulla mano e non in bocca e ha chiesto di
evitare lo scambio di pace.
La
Croce Rossa chiede senso di responsabilità ai cittadini
Emanuele Capobianco, direttore Salute della
Federazione internazionale di Croce Rossa, dice che "l'epidemia sta
muovendosi in altri Paesi. E questi nuovi casi che sono aumentati,
particolarmente nella giornata di ieri, non solo in Italia, ma anche in Corea e
soprattutto in Iran, sono preoccupanti perché sono l'indicazione di un'epidemia
che non è più circoscritta alla Cina e che si sta rapidamente diffondendo al di
fuori della Cina, aumentando il rischio pandemia". "E’ una situazione
preoccupante - spiega ai nostri microfoni - ma non c'è assolutamente
bisogno di panico. Dobbiamo seguirla tutti insieme. La solidarietà sarà un
elemento fondamentale per affrontare questa sfida che speriamo non arrivi, ma
se dovesse presentarsi in maniera più grande richiederà da parte di tutti i
cittadini un forte senso civico, senso di responsabilità per ridurre le
conseguenze di un'epidemia che speriamo possano essere non gravi" .
Intervista
a Emanuele Capobianco
Come sta reagendo la Croce Rossa Internazionale? Che cosa state facendo
in questo momento per far sì che il contagio sia limitato?
R. - Noi lavoriamo su due aree: una prima area è di
comunicazione, ed è un'area sulla quale ci stiamo concentrando per far passare
i messaggi alle comunità per prevenire i rischi di infezione. Facciamo un
lavoro comunicazione anche per prevenire lo stigma, per prevenire risposte non
adeguate nei confronti di persone che possono essere colpite dalla malattia, ne
abbiamo viste in diversi paesi. Per noi il principio di umanità è fondamentale,
ed è una delle cose che cerchiamo di promuovere, non solo in questo caso ma in
tutto il nostro lavoro di Croce Rossa a livello internazionale. Stiamo
anche lavorando per cercare di controbattere quelle fake news,
quell’informazione che si propaga soprattutto nei social media. E poi
ovviamente siamo sul campo con i nostri volontari per dare una mano alle
persone colpite, agli operatori sanitari con i nostri volontari che sono pronti
anche ad un possibile peggioramento dell’epidemia, nel quale ci sarà sempre più
bisogno di dare appoggio psicologico alle persone infettate, ai familiari, ai
sanitari e possibilmente anche un appoggio pratico per gestire l'emergenza.
Si sente dare un consiglio, magari uno importante ai cittadini?
R. - Lavarsi le mani regolarmente, far lavare le
mani alle persone anziane, e quando ci si sposta lavarle frequentemente perché
questo è il mezzo con cui l'infezione si può propagare. Una buona igiene
lavandosi le mani riduce anche il rischio di trasmissione di altri virus come il
virus influenzale che in questo momento circola tra di noi. E’ una cosa molto
semplice, lo diciamo, ma non lo facciamo abbastanza.
Il
Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità hanno messo a punto un decalogo
anti-coronavirus. Si tratta di dieci raccomandazioni per prevenire
l’epidemia.
Realizzato
con l’adesione degli ordini professionali medici e delle principali società
scientifiche e associazioni professionali, oltre che della Conferenza Stato
Regioni, il manifesto è pubblicato sul sito del Ministero e Iss.
Ecco
il decalogo
1
Lavati spesso le mani.
2
Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni
respiratorie acute.
3
Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani.
4
Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci.
5
Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal
medico.
6
Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
7
Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate.
8
I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi.
9
Contatta il Numero Verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da
meno di 14 giorni.
10
Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.
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