lunedì 21 aprile 2025

SUI SENTIERI DEL CIELO

 


Profeta del bene comune e testimone di fede, speranza e carità.

L'arte dell'educare e del prendersi cura, lo spirito di servizio, la ricerca della fratellanza e della pace, anelito alla santità, lungimiranza e dialogo hanno caratterizzato il suo cammino terreno.

21 aprile 2025

         All’alba del lunedì di Pasqua, Papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Il giorno prima, domenica di Pasqua, volle inviare un forte messaggio di pace a tutti gli uomini di buona volontà. Una testimonianza chiara e un invito ai potenti di questo mondo a costruire pace e fratellanza. Poi volle, «ostinatamente», nonostante il suo precario stato di salute, passare tra la gente per benedire e salutare tutti. Forse sentiva che il suo viaggio terreno stava giungendo al termine.

Condividendo il dolore della Chiesa, dei cristiani e del mondo intero, l’Unione Mondiale degli Insegnanti Cattolici esprime la sua gratitudine al Santo Padre per la vicinanza affettuosa, paterna e fraterna che ha sempre avuto verso l’Unione e l’educazione.

Non possiamo dimenticare l’incontro che abbiamo avuto con Lui in occasione del Congresso mondiale quadriennale dell’UMEC-WUCT (12 novembre 2022).

Restano ancora in noi il suo abbraccio affettuoso a ciascuno dei partecipanti e le parole chiare che ci ha rivolto: «…. «La presenza di educatori cristiani nel mondo della scuola è di vitale importanza. …L’educatore cristiano è infatti chiamato ad essere pienamente umano e pienamente cristiano. …. Deve essere radicato nel presente, nel suo tempo, nella sua cultura. È importante che la sua personalità sia ricca, aperta, capace di instaurare relazioni sincere con gli studenti, di comprendere i loro bisogni più profondi, le loro domande, le loro paure, i loro sogni. E sappia anche testimoniare – prima di tutto con la vita e poi con le parole – che la fede cristiana abbraccia tutto ciò che è umano, tutto, che porta luce e verità a ogni ambito dell’esistenza, senza escludere nulla, senza tarpare le ali ai sogni dei giovani, senza impoverire le loro aspirazioni. Nella tradizione della Chiesa, infatti, l’educazione dei giovani ha sempre avuto come obiettivo la formazione integrale della persona umana… Per realizzare questa missione educativa, voi dell’UMEC-WUCT siete chiamati a sostenere gli insegnanti di ogni età, di ogni condizione lavorativa: …come opportunità per introdurli, con saggezza e rispetto, ai cammini del mondo e della vita, accompagnando le loro menti ad aprirsi al vero, al bello, al bene. Sappiamo per esperienza personale quanto sia importante avere buoni insegnanti ed educatori saggi durante gli anni della formazione!

Ringraziamo il Santo Padre per l'accompagnamento e l'insegnamento che ha voluto donarci, per l'esempio che ha voluto offrirci, anche nei giorni di "calvario" della sua malattia in questi ultimi mesi. Lo ringraziamo perché ci incoraggia ancora ad aprirci al mondo per dialogare, interagire, essere e lasciare un segno nel cammino di crescita, umana e spirituale, di ogni persona.

Lo ringraziamo per averci invitato con insistenza ad andare «verso le periferie del mondo» con attenzione a ciascuno, in particolare agli «ultimi».

Anche in questo ultimo periodo di preparazione al Giubileo del mondo dell'educazione, egli ci ha invitato a valorizzare «i tre linguaggi dell'educazione: il linguaggio della mente, quello delle mani e quello del cuore».

Sono questi i tre linguaggi che hanno caratterizzato la vita del Santo Padre. Tre linguaggi che ci impegniamo a valorizzare pienamente, ovunque noi, insegnanti cattolici, siamo chiamati a servire, testimoniando i valori del Vangelo tra le giovani generazioni, con umiltà e semplicità, con coraggio e lungimiranza, con lo stile del “camminare con speranza” sui complessi e variegati sentieri del mondo.

L’educare è, infatti, un cammino di speranza e di gioia per tutti.  

Il Comitato esecutivo UMEC-WUCT




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