Pagine

venerdì 19 marzo 2021

PEDOFILIA. REPORT METER 2020


INARRESTABILE TRAFFICO DI MINORI

NUOVA FORMA DI SCHIAVITÙ. 

DON DI NOTO: LORO NON SI FERMANO, NEMMENO NOI

Avola (SR), 18 marzo 2021 – La pedofilia e la pedopornografia non temono il Covid e non hanno bisogno di vaccino, anzi. Se nel 2020 è toccato a tutti restare a casa, questo ha significato affari d’oro per chi violenta i bambini e sfrutta il materiale prodotto con questi piccoli schiavi dei tempi moderni. E per adesso contro l’abuso sui minori sembra non esistere alcun vaccino. È questo, in sintesi, il contenuto dell’edizione 2020 del Report elaborato dall’Associazione Meter Onlus (www.associazionemeter.org) fondata e presieduta da don Fortunato Di Noto, da oltre 30 anni in prima linea a difesa dei bambini. Il Report è stato presentato con una conferenza stampa online il 18 marzo, con la presenza di Don Fortunato Di Noto, Presidente Meter Onlus; della Dott.ssa Nunzia Ciardi, Dirigente Superiore della Polizia di Stato e Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni; la Dott.ssa Marisa Scavo, Procuratore aggiunto vicario della Procura distrettuale di Catania; il Dott. Antonio Scavone, Assessore della famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro della Regione Sicilia, moderatore Pino Ciociola, inviato di Avvenire.

LA PANDEMIA NON HA FERMATO I PEDOFILI – Nel corso del 2020 Meter, attraverso il suo OS.MO.CO.P. (Osservatorio Mondiale Contro la Pedofilia) ha monitorato la rete e compilato precise segnalazioni che ha poi inviato alla Polizia Postale Italiana e alle Polizie estere. Questo significa che i nostri dati e link sono contati uno per uno e da essi, molto spesso, sono partite indagini a livello nazionale e mondiale che hanno portato all’arresto ed al processo – con relativa condanna – di vere e proprie reti di pedofili e pedopornografi.

I link sono quasi raddoppiati rispetto al 2019: 14.521 contro 8.489. Meter constata un dato interessante, quanto sconcertante, la quantità di video denunciati è più che raddoppiata, dai 992.300 video del 2019 si è passati ai 2.032.556 del 2020. Le cartelle compresse segnalate passano da 325 a 692.

Nel 2019 le immagini segnalate sono state 7.074.194, nel 2020 si rilevano 3.768.057, il dato risulta quasi dimezzato. Evidentemente le “semplici” foto non bastano più, i pedofili ricercano e producono più video per soddisfare i loro desideri malsani, la loro deviata perversione trova maggiore sfogo e appagamento nelle immagini in movimento. I video, fagocitati dai “consumatori” di pedopornografia consentono loro di entrare di più nella “scena”, di essere “partecipi” davanti ad uno schermo degli atti contro povere vittime inermi.

Meter ha registrato un incremento del materiale segnalato tra febbraio e maggio 2020. In seguito alle misure di confinamento è aumentato l’utilizzo dei social media e il tempo dedicato alla rete Internet da parte dei minori. Se da un lato la Rete rappresentava l’unica modalità per rimanere in contatto con i pari, con i loro amici, per studiare e per distrarsi dalla routine domestica, dall’altro lato ha esposto i minori ai rischi online, infatti è aumentato il potenziale numero di bambini soggetti ad adescamento online. ...

Leggi il RAPPORTO



Nessun commento:

Posta un commento