lunedì 16 luglio 2018

AIMC. LETTERA AI PARLAMENTARI ITALIANI

Dal CN/AIMC
Lettera al Parlamento italiano



Al  Signor Presidente del Senato
Al Signor Presidente della Camera
Agli onorevoli Deputati e Senatori
della Repubblica Italiana

Il Consiglio nazionale dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) si rivolge al Parlamento, quale espressione più alta della democrazia popolare e luogo della progettualità e della tutela del bene comune del nostro Paese.
Non vuol essere un rivolgersi alle Camere per tutelare interessi di parte o per sollecitare provvedimenti specifici di cui la scuola italiana, in questo momento, ha pur bisogno, ma per sottolineare che il tema educativo deve essere considerato una reale priorità non solo a parole, ma in termini di provvedimenti legislativi ad ampio raggio.
Al Parlamento, come da mandato costituzionale, spetta la responsabilità progettuale del Paese, con l’individuazione di strategie normative che superino la visione immediata e si aprano a orizzonti di senso.
I dati recenti pubblicati da Istat ed Eurostat fanno emergere, in tutta la loro gravità, l’esigenza di riposizionare al centro della politica nazionale l’educazione, vera risorsa e volàno per il futuro.
L’AIMC, associazione di professionisti di scuola, chiede che sull’educazione e sulla scuola non ci siano posizioni “proprietarie” di questa o quella compagine politica, ma che le scelte siano ampiamente condivise perché l’importanza del tema e la sua strategicità per il futuro richiedono assunzione di corresponsabilità da parte di tutte le forze politiche dell’intero Parlamento.
La consapevolezza, che gli analfabetismi dell’oggi, iniziali o di ritorno, rischiano di essere analfabetismi valoriali ed etici e che lo sviluppo e la libertà si misurano in conoscenza più che in denaro, non può che chiamare tutti a condivisione progettuale. Le periferie della società stanno diventando periferie d’aula e viceversa. Un Paese che rinuncia ad educare è un Paese che rinuncia al proprio futuro.
Come ricorda il Documento programmatico del nostro recente XXI Congresso nazionale: “In un contesto dominato da complessità e relativismo, da superamento dei confini materiali, ma anche etici, occorre riportare l’azione educativa al completo servizio dell’uomo secondo la logica di un nuovo umanesimo, che riposizioni al centro la persona e riaffermi la centralità dei processi educativi”.
Siamo pienamente convinti, come afferma Papa Francesco, che “non bisogna occupare posizioni ma generare processi”, quindi, ci permettiamo di chiedere, da cittadini e come corpo intermedio organizzato, al servizio della scuola e del Paese da quasi 75 anni, che sia costituito un Osservatorio permanente interparlamentare, che veda coinvolte le VII Commissioni di Camera e Senato, per ascoltare tutti i vari soggetti in campo e le varie posizioni, per ri-significare la corresponsabilità educativa e per riflettere su come definire e valorizzare il profilo di docenti e dirigenti scolastici.
Si potrebbero fornire, in tal modo, risposte significative alle nuove generazioni che sono il presente e, soprattutto, il futuro dell’Italia e dell’Europa, così come vorremmo che fossero.

Giuseppe Desideri
Presidente nazionale AIMC
Roma, 11 luglio 2018

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