LA PREGHIERA DEL PAPA E DEI PATRIARCHI A LESBO 16 aprile 2016
S.S. Papa Francesco:
Dio di misericordia,
Ti preghiamo per tutti gli
uomini, le donne e i bambini,
che sono morti dopo aver
lasciato le loro terre
in cerca di una vita migliore.
Benché molte delle loro tombe
non abbiano nome,
da Te ognuno è conosciuto,
amato e prediletto.
Che mai siano da noi
dimenticati, ma che possiamo onorare
il loro sacrificio con le
opere più che con le parole.
Ti affidiamo tutti coloro che
hanno compiuto questo viaggio,
sopportando paura, incertezza
e umiliazione,
al fine di raggiungere un
luogo di sicurezza e di speranza.
Come Tu non hai abbandonato il
tuo Figlio
quando fu condotto in un luogo
sicuro da Maria e Giuseppe,
così ora sii vicino a questi
tuoi figli e figlie
attraverso la nostra tenerezza
e protezione.
Fa’ che, prendendoci cura di
loro, possiamo promuovere un mondo
dove nessuno sia costretto a
lasciare la propria casa
e dove tutti possano vivere in
libertà, dignità e pace.
Dio di misericordia e Padre di
tutti,
destaci dal sonno
dell’indifferenza,
apri i nostri occhi alle loro
sofferenze
e liberaci dall’insensibilità,
frutto del benessere mondano e
del ripiegamento su sé stessi.
Ispira tutti noi, nazioni,
comunità e singoli individui,
a riconoscere che quanti
raggiungono le nostre coste
sono nostri fratelli e
sorelle.
Aiutaci a condividere con loro
le benedizioni
che abbiamo ricevuto dalle tue
mani
e riconoscere che insieme,
come un’unica famiglia umana,
siamo tutti migranti,
viaggiatori di speranza verso di Te,
che sei la nostra vera casa,
là dove ogni lacrima sarà
tersa,
dove saremo nella pace, al
sicuro nel tuo abbraccio.
S.B. Ieronymos (Patriarca della Chiesa Ortodossa di Atene):
O Dio di ogni spirito e ogni
carne, che hai calpestato la morte, distruggendo il potere del diavolo, donando
la vita al cosmo, alle anime dei tuoi servi che hanno lasciato questa vita.
Tu stesso, o Signore, dona
loro riposo in un luogo di luce, in un luogo di verdi pascoli, in un luogo di
ristoro, da cui il dolore e la tristezza e il lutto sono scomparsi.
Tu, nostro Dio buono e
amorevole, perdona ogni peccato da essi commesso in pensieri, parole od opere,
poiché che non c’è alcun uomo che possa vivere senza peccare, perché Tu solo
sei senza peccato: la tua giustizia, e la tua legge è verità.
Poiché Tu sei la Resurrezione,
la Vita, e il Riposo dei tuoi servi, o Cristo nostro Dio; a Te rendiamo Gloria,
come al tuo Padre Eterno, al tuo Spirito tutto santo, buono e creatore della
Vita, ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Amen.
S.S. Bartolomeo
(Patriarca di Costantinopoli):
Signore di misericordia, di
compassione e di ogni consolazione, Ti preghiamo per i nostri fratelli che
vivono in situazioni difficili e ci rivolgiamo alla Tua Bontà.
Nutri i neonati; istruisci i
giovani; accresci le forze degli anziani; infondi coraggio ai deboli; riunisci
coloro che sono divisi; naviga insieme ai naviganti; viaggia con i viaggiatori;
difendi le vedove; proteggi gli orfani; libera i prigionieri; guarisci gli
infermi. Ricordati, O Signore, di quanti lavorano nelle miniere, sono in
esilio, hanno un lavoro duro, tutti coloro che vivono ogni genere di
afflizione, di necessità, di pericolo; e di tutti coloro che implorano la tua
amorevole bontà; di tutti quelli che ci amano e di quelli che ci odiano;
effondi su tutti la tua infinita misericordia, rispondendo alle loro
invocazioni per ottenere salvezza.
Ti preghiamo ancora, O Signore
della vita e della morte, di concedere l’eterno riposo alle anime dei tuoi
servi defunti, alle anime di quanti hanno perso la vita nell’esodo dalle
regioni lacerate dalla guerra, o nel corso del viaggio verso luoghi di
sicurezza, di pace e prosperità.
Perché tu, O Signore, sei il
soccorritore degli indifesi, la speranza dei disperati, il salvatore degli
afflitti, il porto del viaggiatore, e il medico dei malati. Tu sei tutto per
tutti, tu che conosci ogni persona, le sue richieste, la sua casa e la sua
famiglia, e le sue necessità. Libera questa isola, O Signore, e ogni città e
paese, dalla fame, da ogni flagello, dal terremoto, dalle inondazioni, dagli
incendi, dalla spada, dall’invasione di nemici stranieri e dalla guerra civile.
Amen.
Leggi: DICHIARAZIONE CONGIUNTA
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