giovedì 13 marzo 2025

LA STORIA NEL PRIMO CICLO

 


Nuove Indicazioni Nazionali,

 l’insegnamento della Storia 

dal terzo anno 

della scuola primaria: 

narrazione e metodologie

 didattiche innovative


Di Andrea Carlino

Le Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione introducono importanti novità nell’insegnamento della storia.

Il documento, frutto del lavoro della Commissione incaricata della redazione, prevede che l’insegnamento della storia vera e propria inizi dal terzo anno della scuola primaria. Nei primi due anni, invece, l’insegnante dovrà familiarizzare il giovane allievo con la dimensione del passato e con i luoghi che sono stati teatro delle vicende storiche.

La finalità principale dell’insegnamento storico è dare agli studenti la consapevolezza che la dimensione esistenziale del “qui” e “ora” non si esaurisce nella contemporaneità, ma costituisce l’esito delle vicende vissute dagli uomini che ci hanno preceduto. Nella scuola primaria, l’insegnamento avrà al centro la dimensione nazionale italiana, sia per far maturare nell’alunno la consapevolezza della propria identità di persona e di cittadino, sia per favorire l’integrazione degli studenti provenienti da altre culture.

Obiettivi e competenze: un percorso graduale

Gli obiettivi generali dell’insegnamento della storia nel primo ciclo comprendono: comprendere e collocare eventi storici nel tempo e nello spazio; riconoscere i principali contesti storici, culturali e geografici; possedere competenze narrative e logiche; conoscere le molteplici radici dell’identità storica dell’Italia; favorire la comprensione della diversità delle culture; stimolare curiosità e interesse per la ricostruzione storica.

Al termine della classe quinta, gli studenti dovranno aver acquisito specifiche competenze: conoscenza dei principali fatti, processi e personaggi storici; capacità di collocarli correttamente nella successione cronologica; individuazione dei rapporti tra fenomeni e processi storici; analisi dei documenti storici proposti dall’insegnante; capacità di esporre oralmente o per iscritto le conoscenze acquisite.

Metodologie didattiche innovative

Il documento suggerisce approcci metodologici sia tradizionali che innovativi. L’insegnamento potrà avvalersi del libro di testo o di attività laboratoriali, di materiali reperibili in rete (sotto la guida dell’insegnante), di letture mirate di lavori storiografici elementari o di fonti particolarmente suggestive. Altrettanto validi sono i materiali tratti dalle fonti audiovisive, come programmi della RAI o documentari reperibili in internet.

È fondamentale privilegiare la dimensione narrativa, particolarmente coinvolgente in questa fase di formazione. L’insegnante non deve temere di ricorrere al coinvolgimento anche emotivo e sentimentale dei giovani allievi, facendo uso di episodi particolari anche aneddotici, che fanno parte della cultura del nostro paese. Lo studio della storia nella scuola primaria può incentrarsi su alcuni snodi storico-cronologici di particolare rilievo, come la nascita e la diffusione del modello greco di città o l’eredità di Roma nei paesaggi rurali e urbani d’Italia.

Per guidare gli alunni alla conoscenza del passato, un ruolo importante può essere svolto dalla dimestichezza con il patrimonio culturale presente sul territorio italiano, attraverso visite a luoghi, siti e monumenti di rilevanza storica, partendo dalla dimensione locale.

 Orizzonte Scuola

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